A questi hanno dato manforte anche operai iscritti all'ADL Cobas, dopo che ieri
si era verificato il percorso inverso, con i primi che erano andati a portare
sostegno alla lotta in corso a Nogara contro la Coca-Cola. Una lunga fila di
camion si è formata dalle prime ore del mattino grazie all'azione dei
lavoratori e delle lavoratrici in lotta contro i 55 licenziamenti
padronali effettuati dal gigante della macellazione carni, autore in passato della infame montatura a scopo denigratorio ai danni di Aldo Milani.
padronali effettuati dal gigante della macellazione carni, autore in passato della infame montatura a scopo denigratorio ai danni di Aldo Milani.
A tre differenti cancelli sono stati
portati i blocchi, effettuate da operai di Modena (dove era in corso una
giornata di sciopero a livello provinciale), Bologna, Milano, Pavia, Napoli. La
giornata è stata contrassegnata dal solito atteggiamento puramente mirato
all'ordine pubblico da parte delle forze dell'ordine. Infatti, mentre arrivava
la notizia che il tetto dello stabilimento della Coca-Cola di Nogara era stato
sgomberato dai vigili del fuoco, le sette camionette di celere presenti a
Castelnuovo Rangone hanno scagliato i loro reparti a sgomberare i blocchi
operai, lanciando lacrimogeni contro i picchettanti. I manifestanti prima hanno
indietreggiato e poi si sono divisi in cinque blocchi del traffico
contemporanei, bloccando la strada provinciale per tutta la mattina tramite
l'occupazione della rotonda di Castelnuovo Rangone. Mentre scriviamo è tuttora
in corso la mobilitazione operaia, che dopo aver fintamente lasciato intendere
di terminare la giornata di lotta ha effettuato un blitz alla prefettura di
Modena, dopo è riuscita a strappare un incontro per le 15.30 nel quale ribadire
ulteriormente le proprie ragioni: non ci si tirerà indietro fino a che questa
battaglia, in corso da novembre, non verrà vinta con il reintegro dei 55
licenziati!
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