Un'ordinanza dello scorso sabato del comune di
Amatrice, lo Spazio Solidale, unico punto d'incontro e confronto per la
popolazione rischia di essere chiuso.
Lo Spazio Solidale di Amatrice, animato dagli
attivisti di 'Scossa Solidale' e dalle Brigate di Solidarietà Attiva rischia di
chiudere? Così sembrerebbe a leggere l'ordinanza numero 186 del 31/3/2017 del comune
di Amatrice firmata dal sindaco Sergio Pirozzi. Il testo dispone:
“L'immediata dismissione di ogni deposito alimentare
non autorizzato; coloro che sinora hanno gestito simili iniziative dovranno,
entro sette giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza, smaltire nelle
forme consentite dalla legge gli eventuali alimenti scaduti o deteriorati e
conferire alla Croce Rossa Italiana, che gestisce la logistica degli
approvvigionamenti per conto del Comune di Amatrice, gli alimenti in perfetto
stato di conservazione previa registrazione di tracciabilità. Gli uffici della
CRI presso Amatrice sono a disposizione per concordare le modalità dei conferimenti
dal lunedì al venerdì nell'orario di 16.00-17.00. La presente ordinanza sarà
trasmesse alle Forze dell'Ordine, alla Asl di Rieti, alla Prefettura, al COI
Amatrice Accumoli per le attività di competenza”.
L'ordinanza prende atto del termine della fase
emergenziale, e visto e considerato il ruolo del comune, della Cri e della
Caritas, il termine dell'utilità di tali depositi. Si vuole inoltre ridurre le
fonti di “possibile rischio igienico sanitario”. L'unico luogo a cui si può
riferire l'ordinanza è proprio lo Spazio Solidale di Amatrice, che non è però
solo un magazzino di beni, ma lo spazio dove i cittadini della zona e le
associazioni si sono potuti organizzare liberamente e democraticamente,
discutendo sul loro futuro e sulle modalità e i tempi della ricostruzione. L'ordinanza
appare anche più grave visto che arriva a poche ore dal termine della
mobilitazione della popolazione del cratere sabato 31 marzo quando, in
contemporanea all'esplosione della rabbia delle popolazioni terremotate sotto
Palazzo Chigi, si mettevano in atto dei blocchi nell'area del cratere da parte
dei cittadini stanchi di sentire solo promesse. Dal canto nostro continueremo a
sostenere le popolazioni del cratere, chiedendo democrazia, trasparenza e
impegni concreti per la ricostruzione, e saremo all'assemblea popolare di
sabato 8 aprile ad Amatrice, quando sarà presentato anche il documentario 'Non
Tremare' e il vademecum ad uso dei cittadini e delle cittadine.
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