sabato 29 ottobre 2016

pc 29 ottobre - L'HOTSPOT DI TARANTO SEMPRE PIU' LUOGO DI DEPORTAZIONE E DI VIOLAZIONEDEI DIRITTI UMANI - DEVE ESSERE CHIUSO!

Avevamo già denunciato mesi fa la deportazione da Ventimiglia e da Como di tanti migranti all'hotpost di Taranto, con il chiaro scopo di ricacciarli dai paesi da dove provengono e dove subiscono violenze, fame e guerre, per cui i principali responsabili sono i nostri stessi paesi imperialisti; avevamo denunciato che questa deportazione in alcuni casi serviva solo a rimandare al nord i migranti, ma per rinchiuderli nei Cie - su uno di questi casi esemplari vi è stata la denuncia/ricorso contro il Questore e il Prefetto di Taranto da parte dell'Avv. Vitale di Torino,

ORA SI DEPORTANO ALL'HOTSPOT DI TARANTO ANCHE I MIGRANTI IN REGOLA COL PERMESSO DI SOGGIORNO, CON LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE ATTIVATA, E CHE PER QUESTO LAVORANO ANCHE REGOLARMENTE.


Questo è accaduto il 21 ottobre in cui cento migranti sono stati improvvisamente e senza fornire loro alcuna motivazione, presi e obbligati a salire su un treno e ad essere deportati da Milano a Taranto.

Associazioni di Taranto, dall'ass. Babele, a Welcome Taranto, a associazione Ohana, a campagna LasciateCIEntrare, lo hanno subito denunciato, a cui ha risposto, guarda caso, un assordante e complice silenzio stampa dei giornali locali. Oggi questa denuncia è stata ripresa con un'interrogazione parlamentare urgente dalla deputata tarantina di Sel, Donatella Durante - insieme al gruppo di Sinistra Italiana - che tra l'altro denuncia che "fra di loro (vi è) addirittura un migrante in piena condizione di “vulnerabilità”, con regolare permesso di soggiorno, deportato da Milano all’Hotspot jonico e da questo allontanato ed abbandonato per strada.

L'Hotspot di Taranto è sempre più, quindi, un luogo di deportazione e di violazione aperta dei diritti umani.

E' un luogo in cui può succedere di tutto e nessuno deve saper niente, perchè nessuno può accedervi, se non i parlamentari, soprattutto PD - che dicono che va tutto bene.
Un luogo gestito direttamente da forze militari, con la complicità di un'associazione e del Comune.
Un luogo in cui le identificazioni vengono fatte anche usando metodi violenti verso i migranti che vi si oppongono; in cui non viene fornita informazione sui loro diritti legali.
Un luogo in cui si fa una selezione tra migranti "buoni", quelli pronvenienti da zone di guerra e che quindi possono entrare (essere mandati in Centri di accoglienza, le cui condizioni di assistenza il più delle volte sono vergognose) e migranti "cattivi", quelli cosiddetti "economici", che (per loro fortuna...) possono morire solo di fame o di persecuzioni, non sotto le bombe...; che vengono buttati fuori dall'hotspot senza un minimo di assistenza.
Un luogo in cui vengono ammassati uomini, donne, bambini in numero superiore alle capacità di accoglienza, e quest'estate sotto un pesante caldo, in una struttura senza un filo di ombra - nei giorni scorsi sono stati 521 i migranti in un centro hotspot che ne può contenere al massimo 400, e tra di loro vi erano 14 donne incinte, 119 minori, di cui 90 non accompagnati; nella stessa giornata erano arrivati altri 100 migranti, 50 provenienti da Ventimiglia e 50 da Como.

QUESTO LUOGO E' UNA VERGOGNA CHE VA CHIUSO CON LA LOTTA UNITA DEI SOLIDALI E DEI MIGRANTI!

BASTA CON LE DEPORTAZIONI! 
I 100 MIGRANTI DEVONO TORNARE A MILANO!
Queste aperte violazioni dei diritti umani, di civiltà, sono il retroterra quotidiano che creano l'humus della gentaglia razzista di Gorino, e delle sparate fasciste di Lega, casa Pound a Milano.
Il Ministro Alfano invece di arrestare questi fascisti e razzisti che violano anche le leggi di questo paese, deporta o incarcera nei Cie i migranti. 

Nessun commento:

Posta un commento