Sorveglianza speciale a Luca e Paolo, non ci faremo intimidire
È
notizia di poche ore fa che Luca e Paolo, volti pubblici della lotta
per il diritto all'abitare di Roma e del paese sono stati condannati a
un anno di sorveglianza speciale.
Dopo
le settimane di detenzione domiciliare, le decine di processi, le firme
la procura di Roma scrive un'altra vergognosa pagina di attacco alle
lotte sociali. Si conferma l'interpretazione sbirresca che relega alla
condotta di singoli individui, bollati come violenti per indole e
inclini a commettere reati, il giudizio su esperienze collettive di
migliaia di persone che quotidianamente si organizzano per garantirsi
una vita dignitosa.
Nel attesa che
siano i compagni e le compagne della lotta per il diritto all'abitare di
Roma a prendere parola, sentiamo l'urgenza di esprimere la nostra
solidarietà ai compagni colpiti da questa infame misura. Abbiamo avuto
affianco Luca e Paolo decine di volte, noi come chi a Roma paga la colpa
di non avere una casa o di subire uno sfratto. Abbiamo imparato a
conoscere la loro determinazione e sappiamo che non sarà questo a
fermarli. Sappiamo che le ragioni di chi si oppone con coraggio alla
speculazione sulle nostre vite sono più forti dei tentativi intimidatori
di procure e questure. La violenza criminale è quella che priva
migliaia di persone di un alloggio dignitoso non certo quella di chi
alza la testa.
la redazione di Infoaut
Nessun commento:
Posta un commento