sabato 29 ottobre 2016

pc 29 ottobre - Ora che è chiaro che il movimento NOTAV aveva ragione - intensificare la lotta in tutte le forme è giusto e necessario!

Notte agitata al cantiere Tav di Chiomonte, tra i dimostranti pure la "pasionaria" agli arresti

Notte agitata al cantiere Tav di Chiomonte,  tra i dimostranti pure la "pasionaria" agli arresti

Fuochi artificiali e "battitura" delle reti, Nicoletta Dosio "evade" per partecipare alla manifestazione

Notte di tensione al cantiere di Chiomonte. E tra i manifestanti, in prima fila, c’è anche Nicoletta Dosio, "pasionaria" No Tav ai domiciliari da circa un mese, una misura cautelare che non ha mai voluto rispettare, sottraendosi per protesta ai vincoli imposti dai magistrati come aveva già fatto con l’obbligo di firma e l’obbligo di dimora. Ora rischia l’arresto in carcere per evasione.
Per tutto il fine settimana il movimento No Tav ha in programma azioni di protesta a Chiomonte. Ieri sera un gruppo di manifestanti è partito per una passeggiata sui sentieri sopra il cantiere.

Quasi subito è iniziata la solita battitura delle reti con pietre e bastoni. Dosio è stata immortalata in una foto pubblicata sul sito Notav.info mentre batte con una pietra contro le maglie metalliche di un new jersey. Al termine della manifestazione alcuni attivisti  hanno poi "scortato Nicoletta con un lungo serpentone di macchine fino alla Credenza, in attesa della prossima evasione", si legge in un post sul sito del movimento.

Durante la notte gli attivisti hanno lanciato fuochi artificiali in direzione del cantiere e la polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni per disperdere il gruppo di un centinaio di persone.
La situazione è tornata alla normalità intorno all1.30. Le indagini della Digos sono in corso per identificare gli autori del lancio di fuochi artificiali.

Mentre i No Tav si radunavano a Giaglione per incamminarsi verso i cantieri, ieri sera a San Didero l’amministrazione ha organizzato un incontro per informare i proprietari dei terreni destinati all’esproprio. In questi giorni infatti è partita una ventina di lettere con cui Telt, la società che sta realizzando la Tav, invita i proprietari dei terreni che dovranno essere espropriati a presentarsi nei pripri uffici per le prime verifiche e valutazioni. Sui terreni sarà spostato l’autoporto di Susa dove invece sorgerà la nuova stazione.

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