27 ottobre 2016
Almaviva, nuova fumata nera: no dei sindacati ai contratti
di Exprivia
I sindacati respingono tutte le proposte, e su trecento
dipendenti palermitani del call center Almaviva torna a incombere il rischio
trasferimenti. Il governo sta facendo pressione su
Exprivia, l'azienda di Molfetta nuova vincitrice dell'appalto Enel, per salvaguardare il futuro dei centralinisti che finora hanno gestito l'assistenza clienti dell'operatore elettrico. Allo stesso tempo, l'esecutivo corre ai ripari, destinando altri trenta milioni di euro agli ammortizzatori sociali e promettendo una riorganizzazione complessiva del settore.
Exprivia, l'azienda di Molfetta nuova vincitrice dell'appalto Enel, per salvaguardare il futuro dei centralinisti che finora hanno gestito l'assistenza clienti dell'operatore elettrico. Allo stesso tempo, l'esecutivo corre ai ripari, destinando altri trenta milioni di euro agli ammortizzatori sociali e promettendo una riorganizzazione complessiva del settore.
Il call center pugliese intende mantenere invariato l'orario
di lavoro degli addetti, assumendoli con un contratto a tutele crescenti,
quello previsto dal Jobs Act, senza riconoscere le tutele previste
dall'articolo 18, gli scatti di anzianità e i livelli contrattuali raggiunti da
ciascuno. Già la scorsa settimana, quando si era decisa la sospensione dei
trasferimenti a Rende, in Calabria, le organizzazioni sindacali avevano
respinto il piano, seguendo le direttive dei lavoratori interessati. Secondo
fonti sindacali, i centralinisti a rischio non sarebbero convinti della
solidità della nuova azienda. Alcuni, specie chi ha un contratto a tempo pieno,
preferirebbero addirittura spostarsi a Rende, in provincia di Cosenza, pur di
rimanere sotto contratto con Almaviva. Una situazione confusa, che non si è
risolta neanche a seguito dei corposi incentivi offerti dall'azienda pugliese
per compensare l'azzeramento degli scatti d'anzianità. Exprivia si è detta
disposta a erogare ai dipendenti 120 mila euro di incentivi, più altri 120 mila
euro l'anno per il prossimo triennio.
Preso atto della posizione dei lavoratori, Almaviva ha
deciso di far ripartire le procedure di trasferimento da Palermo alla Calabria.
Un passaggio che l'azienda giudica inevitabile, a causa delle perdite
milionarie registrate negli ultimi mesi. Il management denuncia un dimezzamento
dei ricavi negli ultimi quattro anni, e continua a pretendere l'attivazione
delle procedure di controllo individuale dei lavoratori per aumentarne la
produttività. Non solo: ai dipendenti viene offerta la partecipazione diretta
alla società, attraverso un "accesso privilegiato" alle azioni. Un
nuovo incontro è stato fissato tra quindici giorni.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/10/27/news/almaviva_nuova_fumata_nera_i_sindacati_non_indietreggiano-150705065/
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