Renzi aveva già fatto un giro del genere nel 2014 in
Sicilia, facendo promesse a destra e a manca, da Gela a Termini Imerese e poi
lo ha ripetuto lo scorso anno firmando “patti” con Orlando, Crocetta ecc. e in
questi giorni li ha firmati con il sindaco di Messina… insomma fa di tutto pur
di recuperare qualche “Sì” in più per il suo referendum costituzionale visto
che i sondaggi danno il NO vincente in Sicilia.
Ma l’accoglienza che ha ricevuto a Palermo e a Trapani gli
ha ricordato che chi combatte e lotta sa bene che si trova davanti un
rappresentante della borghesia moderno fascista, e che non sarà affatto facile per
i suoi scagnozzi nell’isola, a cominciare da Faraone, recuperare qualche voto
in più!
E dire che di promesse ne ha fatte davvero tante,
infrastrutture, innanzi tutto, anche se sul Ponte sullo stretto ha dovuto fare
un po’ marcia indietro dicendo che prima bisogna sistemare strade, ferrovie,
scuole… ha detto infatti: "Ci sono cose che non funzionano, che, è vero,
sono molte di più di quelle che pensiamo,” ma Renzi è ottimista per definizione
e quindi soprattutto ha insistito sugli “asset”(?) “ma possediamo soprattutto
asset e opportunità impressionanti. Basta con chi si lamenta soltanto, e
alimenta la cultura della rassegnazione”, insomma ci vuole appunto “fiducia” perché
in fondo che cosa vuole il mondo secondo Renzi? “Il mondo chiede bellezza,
cultura. Questo è il ruolo dell'Italia, del Mezzogiorno e della Sicilia…" ha
il coraggio di dire tutto questo mentre sbarcano migliaia di migranti compreso
i morti, bambini morti, e morti in tale modo che anche i medici piangono!
Ma lui è un imbonitore per passione e ricorda a tutti che
farà anche il G7 a Taormina (ricorda anche il sostegno di Obama che ripete ad
ogni minuto!): "Sarà una gigantesca operazione sul brand, Taormina, certo,
ma sul brand Sicilia. Tutte le operazioni di successo degli ultimi dieci anni,
si sono accompagnate a una brillante operazione di comunicazione.” E quali sarebbero queste operazioni di
successo??? “Senza una buona storia da raccontare, anche il prodotto
migliore non sarà venduto. Senza una buona storia da raccontare la Sicilia
continuerà ad avere un quinto dei turisti delle Canarie o delle Baleari".
Sono i fatti che contano, e non le “buone storie da
raccontare”! e i fatti dicono che in Sicilia le fabbriche chiudono, che la
disoccupazione è alle stelle e la precarietà gli va appresso, e che come nel
resto del Paese i proletari che subiscono gli effetti veri delle politiche, e
non solo le chiacchiere, di Renzi e del suo governo, si devono attrezzare
realmente, bene e prima possibile per dargli le risposte adeguate.
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