sabato 23 gennaio 2016

pc 23 gennaio - Azzerare la Regione Piemonte con tutto il PD, partito degli imbrogli e della corruzione e...

L’edizione nazionale della Stampa di sabato sedici gennaio riporta – a pagina trentotto, a firma Andrea Rossi – un articolo dal titolo: “Firme, l’ultima difesa del Pd. Irrilevante il lavoro dei pm”.
Il riferimento è all’annullamento delle elezioni regionali del 2014 – quelle che hanno portato alla presidenza della Regione Piemonte l’estremista renziano Sergio Kiamparino – che viene richiesto da più parti, per evidenti reati compiuti nella raccolta delle firme per la candidatura dell’ex sindaco di Torino.
Secondo il perito nominato dal Tribunale, la dottoressa Rossana Ruggeri, ben ventisette delle trentatre sottoscrizioni avallate dall’ex consigliere provinciale torinese Pasquale Valente risulterebbero palesemente false.

Chi scrive, nella seconda metà degli anni novanta, è stato testimone diretto di avvenimenti simili – nella sua qualità di funzionario tecnico del Comitato regionale ligure di Rifondazione – e può confermare non essere un caso isolato, quello contestato dalla Magistratura torinese alla cricca renziana.
Come ho sempre detto, però, questo non significa che un comportamento del genere – siccome è comune a tutte le formazioni politiche – non vada perseguito: il mio pensiero è che l’autore materiale della frode deve essere perseguito penalmente, ed il risultato alterato della consultazione vada immediatamente cancellato con la contestuale indizione di nuove elezioni.
Bosio (Al), 23 gennaio 2016

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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