Fronte Rivoluzionario di Difesa dei Diritti del Popolo – Brasile
I nostri saluti più calorosi marxisti-leninisti-maoisti per la realizzazione di questo seminário di celebrazione dei 10 anni della rivolta nelle Banlieues di Francia. Salutiamo tutti i partiti e organizzazioni partecipanti, specialmente il Partito Comunista Maossta di Francia e il Partito Comunista maoista Italia, organizzatori di questa importante roinione.
Proletári e popoli di tutto il mondo,
untevi!
I nostri saluti più calorosi marxisti-leninisti-maoisti per la realizzazione di questo seminário di celebrazione dei 10 anni della rivolta nelle Banlieues di Francia. Salutiamo tutti i partiti e organizzazioni partecipanti, specialmente il Partito Comunista Maossta di Francia e il Partito Comunista maoista Italia, organizzatori di questa importante roinione.
La realizzazione di questa iniziativa nel contesto della escalation fascista
dello Stato d’Emergenza e a 10 giorni degli attentati dell’ISIS che hanno
scosso lo Stato imperialista francese é una sconfitta per l’imperialismo e un’importante
vittoria per il proletariato internazionale e le nazioni e popoli oppressi di
tutto il mondo.
I turbolenti eventi del 13 novembre sono atti di guerra delle nazioni
oppresse dall'imperialismo in risposta all’aggressione criminale contro di esse.
Sono espressione diretta dell’aggravarsi della contraddizione che oppone nazioni
e popoli oppressi all'imperialismo, contraddizione principale della
nostra epoca. L'aggravarsi della crisi generale dell’imperialismo sospinge e acuisce tutte le contraddizioni fondamentali di oggi, oltre alla contraddizione principale nei paesi imperialisti tra proletariato e borghesia e alla contraddizione l'interimperialista. Come giustamente affermato nella dichiarazione del MPP (CR) del gennaio scorso: “la guerra imperialista torna a casa”.
nostra epoca. L'aggravarsi della crisi generale dell’imperialismo sospinge e acuisce tutte le contraddizioni fondamentali di oggi, oltre alla contraddizione principale nei paesi imperialisti tra proletariato e borghesia e alla contraddizione l'interimperialista. Come giustamente affermato nella dichiarazione del MPP (CR) del gennaio scorso: “la guerra imperialista torna a casa”.
I banditi imperialisti, Hollande in testa, utilizzano questi atti di guerra
per intensificare il fascismo ed estendere controllo assoluto dello Stato e del
governo allo scopo espandere la guerra imperialista su e più larga scala. L’imperialismo
USA ei suoi lacchè manipolano le informazioni per creare “opinione pubblica”
favorevole ai loro piani di genocidio contro i popoli del Medio Oriente. Come parte
di ciò, applicano la loro guerra a bassa intensità contro il popolo, approfittando
delle contraddizioni esistenti nella regione e delle altre causate dalle loro politiche
di intervento.
In questo momento in Medio Oriente mettono i curdi contro gli arabi di Siria
e Iraq e contro i turchi, fornendo armi alle parti in conflitto e fabbricando
ogni tipo di provocazione, come i vili attentati a Suruç e Ankara in Turchia.Come
affermava il presidente Mao, gli imperialisti USA sono maestri nel creare cortine
di fumo per manipolare la situazione nel loro interesse, gettando sabbia negli
occhi delle masse e della loro direzione per confonderle, mettendo l’uno contro
l'altro per dividere il fronte anti-imperialista. Questo devia la resistenza
del popolo dal concentrare i suoi attacco contro il nemico comune e principale,
l'imperialismo yankee impedendo a queste lotte, anche se solo temporaneamente,
di avanzare e vincere.
Perciò questo importante e rivoluzionario evento politico, che si tiene sotto
lo stato di emergenza dell'imperialismo francese, lo stesso scenario delle
grandiose rivolte dei giovani ribelli degli strati più profondi del
proletariato e delle azioni del 13 novembre, è una contundente presa di
posizione delle forze maoiste del continente e un duro colpo alla politica
imperialista di confondere il popolo e dividere il fronte antimperialista.
La ribellione dei giovani lavoratori e immigrati nelle banlieues francesi
nel 2005, come tutte quelle che sono seguite e continuano a scuotere le
cittadelle imperialiste, sono innegabilmente parte dell’aggravamento della
crisi generale dell'imperialismo e dello sviluppo ineguale della situazione
rivoluzionaria in tutto il mondo. Queste rivolte sono esempi ispiratori per i
rivoluzionari in questi paesi che mirano e vogliono aprire la strada alla
guerra popolare.
L'imperialismo, nella sua più profondo e inesorabile crisi generale, sta
portando la guerra imperialista in tutto il pianeta, il che comporta la
completa militarizzazione della vita di tutta la società. Ricordiamo che il
compagno Lenin affermava che “una classe
oppressa che non aspira a prendere le armi, ad usare le armi, questa classe
merita solo di essere trattata come vengono trattati gli schiavi.” Questa è
una verità che descrive esattamente l'atteggiamento che sempre più vanno
assumendo le masse oppresse e sfruttate. E questo si sta verificando sempre più
spesso sia nei centri della tempesta rivoluzionaria di Asia, Africa, America
Latina, sia nelle periferie delle metropoli imperialiste, come nella rivolta delle
banlieues francesi.
Le masse si sollevano e combattono. In questo consiste l'aspetto positivo
della situazione, che rappresenta una solida base oggettiva per avanzare. I
popoli delle nazioni oppresse e le masse popolari dei paesi imperialisti si stanno
ribellando in forma spontanea e combattono con le armi e le organizzazioni di
cui dispongono. E comunque realizzano azioni sempre più violente contro gli aggressori
nella guerra imperialista e contro lo Stato imperialista. Questo è la forma in
cui reclamano una salda direzione proletaria rivoluzionaria, ma non possono
stare ad aspettarla e seguono quelli che le chiamano e ordinano di colpire i loro
nemici.
Nei paesi in cui non si può contare su una direzione rivoluzionaria proletaria,
in particolare in Medio Oriente, ma anche all'interno di molti paesi
imperialisti, le masse arrabbiate infuriate dallo sfruttamento e oppressione
imperialista sono dirette da forze non proletarie, da ideologie conservatrici,
come in Medio Oriente, principalmente dell'ideologia religiosa islamica di tipo
feudale, o da altre, e così alla rivoluzione viene temporaneamente impedito di avanzare
e vincere. In questo consiste l'aspetto negativo della situazione.
In questa situazione, le forze maoiste che combattono con decisione per
assolvere al compito irrisolto di costituire o ricostituire partiti comunisti
marxisti-leninisti-maoisti, partiti militarizzati, devono accelerare i
preparativi per passare dalla resistenza popolare alla lotta armata
rivoluzionaria, come guerra popolare, sia nei paesi oppressi, sia nei paesi
imperialisti. I rivoluzionari maoisti devono assumere pienamente quanto
enunciato dal presidente Mao, che l'imperialismo è entrato nella fase della sua
completa eliminazione ad opera della rivoluzione proletaria e l’innegabile realtà
che, con l’aggravamento di tutte le contraddizioni fondamentali del nostro tempo,
per l'imperialismo la guerra diventa più che mai l'unico mezzo per qualsiasi
soluzione di ogni problema, una guerra ingiusta condotta all'estremo e in forma
permanente. Sta alla direzione rivoluzionaria al proletaria rispondere a questa
realtà con la guerra rivoluzionaria, la guerra giusta per porre fine a tutte le
guerre e raggiungere una pace duratura.
Le rivolte nelle banlieues francesi, le esplosioni e sollevazioni dei
popoli nel mondo e le loro lotte armate di liberazione nazionale, le loro
azioni di guerra contro l'imperialismo, e soprattutto le guerre popolari in
India, Filippine, Turchia e Perù dimostrano e confermano che i comunisti, quando
assumono le loro responsabilità, si pongono alla testa delle masse nella
realizzazione delle loro azioni di guerra, e passano all'uso della parola
armata contro l'imperialismo e tutta la reazione. Solo attraverso la lotta
armata, non con slogan dottrinari gridati al vento, le forze maoiste possono distinguersi
dalle ideologie e organizzazioni non proletarie e guidare la rivoluzione di
nuova democrazia nei paesi oppressi e la rivoluzione socialista nei paesi
imperialisti, opponendo con determinazione alla guerra imperialista la guerra
popolare e alla guerra mondiale imperialista la guerra popolare mondiale.
Viva il decimo anniversario delle rivolte proletarie
nelle Banlieues francesi!
Abbasso la guerra imperialista in Medio Oriente!
Abbasso il genocidio degli eroici popoli arabi!
Abbasso la guerra imperialista! Viva a Guerra Popolare!
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