Torino, la mazza da baseball del candidato sindaco di destra: "Immigrato, qui non siamo a Colonia"
Luca Olivetti un coglione che va 'monitorato'
Una mazza da baseball: ecco l’ultima provocazione del “civico” di centrodestradestra Luca Olivetti e della sua “100 idee per un sindaco”. Dopo aver dato appuntamento al sindaco Fassino con mega cartelloni per consegnargli le chiavi di Askatasuna, previa manifestazione in corso Regina e sgombero del centro sociale che la Questura non ha permesso per motivi di ordine pubblico, e dopo aver fatto il verso alla Lega Nord con cartelli dove si annunciava la cacciata degli stranieri che venivano per delinquere e imporre la Shari’a, Olivetti lancia un volantino lungo e stretto. C'è una scritta in arabo, ma non manca la traduzione sopra la mazza da baseball blu e marrone. E' un "messaggio" agli immigrati: “Torino non è Colonia. Non pensarci neanche un minuto”. Il riferimento è, ovviamente, alle violenze compiute da un migliaio di stranieri contro le donne a Capodanno. Olivetti sceglie una mazza da baseball per avvisare che gli aspiranti stupratori se la dovranno vedere con lui "e con i cittadini che credono in un sogno e si mobilitano"
Raid in città, scritte su tre uffici postali: "Siete complici dei Cie"
"Poste complici dei Cie". Sono le scritte tracciate con vernice rossa comparsa nella notte sulle facciate di tre uffici postali nei quartieri Barriera di Milano, San Salvario e Cit Turin. Gli uffici imbrattati sono in via Susa, via Saluzzo e via Porpora. Le Poste, da parte degli autori del gesto dimostrativo, sono considerate "complici nella gestione dei Cie e delle espulsioni dei clandestini" probabilmente in riferimento a Mistral Air, la compagnia aerea partcipata di Poste Italiane spesso utilizzata per rimpatriare gli immigrati espulsi.
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