Nel XXI secolo continuare a etichettare le cose in termini di
ideologia è un anacronismo».
La settimana scorsa ha inviato i propri rappresentanti a New York per riprendere i negoziati sul debito coi creditori americani. Ha dato ordine di migliorare l’offerta, dato che in passato non si è arrivati a nulla?
«Andiamo con le migliori intenzioni e speriamo di ottenere lo stesso anche dall’altra parte. La nostra idea è quella di risolvere tutti i conflitti che al momento restano aperti».
Anche la questione delle Falklands rientra tra i temi che vuole affrontare?
«Il nostro reclamo sull’arcipelago resta vigente, ma voglio aprire una nuova era in termini di relazioni bilaterali. Inizieremo col sederci a un tavolo con Londra e parlare del problema».
Incontrerà personalmente il primo ministro inglese, David Cameron?
«Sì, ho già appuntamento con lui giovedì. Resta solo da decidere l’orario».
E Renzi? «Ci siamo conosciuti quando entrambi eravamo sindaci. Lo aspetto presto a Buenos Aires».
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