Dichiarazione
L'imperialismo, mentre annunciava al mondo che era ormai uscito dalla crisi e che si assisteva alla ripresa, precipita nuovamente nel buco nero con l'eplosione della bolla cinese. La Cina, la grande riserva della nuova fase dello sviluppo del sistema imperialista mondiale, ne diviene la mina potenzialmente devastante. Come un masso che rotola, come un incendio che si propaga.
L'imperialismo, mentre annunciava al mondo che era ormai uscito dalla crisi e che si assisteva alla ripresa, precipita nuovamente nel buco nero con l'eplosione della bolla cinese. La Cina, la grande riserva della nuova fase dello sviluppo del sistema imperialista mondiale, ne diviene la mina potenzialmente devastante. Come un masso che rotola, come un incendio che si propaga.
La crisi imperialista
aveva acceso diversi focolai nel mondo, nella contesa per il petrolio
e le materie prime e ora questi focolai si estendono e si accentuano
in tutto il mondo.
La guerra, come una nuova guerra mondiale di
ripartizione, appare all'orizzonte, o, come dicono alcuni, è già in
corso.
Crisi e guerra tornano a
casa e portano con sé l'esigenza della dittatura reazionaria nelle
forme che ciascun paese imperialista ha nel suo Dna.
Assumendo l'immigrazione,
il terrorismo come bandiera per unire la borghesia, gli alleati e
settori del popolo e dividere il popolo.
Dittatura, crisi, guerra
attraversano una nuova fase, che non è la vecchia, non è come prima.
Le fasi crisi/ripresa non
sono come prima, le crisi sono sempre piu' grandi, lunghe e incisive (della serie: la prima crisi ti immiserisce, la seconda ti spegne la luce a casa... In Italia non è ancora stato
attuato il jobs act che ora il governo deve fare una nuova legge).
Ma crisi, guerra e reazione
alimentano resistenza e ribellione dei popoli oppressi
dall'imperialismo e dei proletari all'interno dei paesi imperialisti.
In nessun luogo al mondo
c'è miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, c'è pace e
democrazia e quindi in nessun luogo al mondo le masse accettano di
vivere nella miseria, sotto le bombe e sotto il tallone di ferro di
eserciti e dittature.
Dalla crisi si esce o con
la guerra imperialista o con le rivoluzioni proletarie, popolari,
socialiste.
"La guerra imperialista
si può fermare solo se avanza la guerra popolare!"
La
collina del proletariato e dei popoli oppressi attraversata dalle
lotte, da ribellioni e tormente, il cui punto di riferimento
strategico sono le guerre popolari, anima la rivoluzione come
tendenza principale. Ma questo non vuol dire assolutamente che le
cose vanno bene e che il trionfo della rivoluzione sia dietro
l'angolo. Nella maggiorparte dei paesi manca la direzione di partiti
comunisti autentici e, di conseguenza, manca un fronte unito e un
esercito popolare.
Le
masse oppresse, ribelli e disperate, senza questa direzione, cadono nelle mani e
nell'orizzonte di forze reazionarie e feudali che criticano
l'imperialismo dal punto di vista del passato, dando alla lotta delle
masse la prospettiva non di una luce ma di una ancora peggiore
oscurità.
Questo
è l'Isis, questa è la reazione fascista vecchia e nuova dei paesi
imperialisti.
Tornano
quindi davanti alla coscienza delle masse due montagne:
l'imperialismo e le sue illusioni riformiste, il fascismo, il feudalesimo e le sue
tenebrose catene.
La direzione sbagliata delle masse chiama a riformulare l'azione dei comunisti.
Il
movimento comunista deve e può intraprendere la strada di Yu Kung
per abbattere queste due montagne.
L'esempio di Yu Kung respinge ogni valutazione trionfalistica, ottimistica. Le masse ora si trovano davanti a due montagne.
Yu Kung sono i tempi della
rivoluzione, sono la scalata delle due
montagne; scalare significa batterle sul campo. Questo deve ispirare l'azione dei comunisti mlm.
Proletari comunisti-PCm sta dicendo cose
nuove sia sul piano interno sia sul piano internazionale: la teoria del gruppo
compatto; la teoria delle due lotte: battere il nemico interno per
battere il nemico esterno, e viceversa...
Non dobbiamo considerare le masse
"buone" che aspettano sola la direzione; prima aspettavano, ora la direzione
è arrivata. Non si può far finta che non è così.
Dietro la visione della
"rivoluzione dietro l'angolo" ci sono visioni non mlm.
Il
sentiero luminoso della rivoluzione e della liberazione da ogni
oppressione domanda ai comunisti e all'avanguardia proletaria di
unirsi come gruppo compatto in ogni paese e su scala mondiale; unirsi
come un esercito rivoluzionario, guidato dall'ideologia poderosa del
proletariato, il marxismo-leninismo-maoismo applicato alla realtà
concreta dei singoli paesi, ma applicato anche magistralmente a
livello internazionale per costruire l'organizzazione internazionale
dei comunisti.
Proletari comunisti - PCm-Italy
gennaio 2016
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