Riportiamo il comunicato tratto da http://www.nomuos.info/ancora-denunce-contro-attivisti-no-muos/
In tutta la Sicilia, una nuova ondata di decine e decine di
denunce sta colpendo gli attivisti No MUOS. Questa volta per i fatti del 9
agosto 2014 quando, per la seconda volta, i No Muos e gli antimilitaristi di
tutta la Sicilia e di tutta l’italia, dopo avere sfilato in corteo contro la
base di Contrada Ulmo, hanno tagliato le reti e sono entrati ad occuparla
simbolicamente e a dare solidarietà agli attivisti che il 7 agosto erano saliti
sulle antenne per bloccarne la mortifera funzione. Ancora una volta, la
repressione si accanisce contro chi lotta per difendere pace, salute,
territorio e sovranità della propria terra, tra la collusione imperante nei
politici e l’opera di propaganda architettata dalle istituzioni che cercano di
nascondere e ridurre la pericolosità del MUOS e delle 46 antenne della base
NRTF di Niscemi. Il fine delle ultime denunce è sempre il tentativo maldestro
di colpire, isolare e scoraggiare singoli attivisti, comitati e movimenti che
non vogliono abbandonare la mobilitazione e continuano a impegnarsi a vari
livelli per diffondere la giusta informazione sul MUOS, aggregare e compiere
azioni di disturbo contro chi esporta guerra e avvelena l’ambiente. Pensano,
ingenuamente, colpendo un centinaio di attivisti, di intimidire la massa di persone
che in tutta la Sicilia e l’Italia oramai lotta contro le basi e l’inquinamento
elettromagnetico che esse producono. Noi rivendichiamo il valore di quella
giornata e di quelle azioni e rivendichiamo le pratiche messe in campo durante
il campeggio No Muos. Una simile operazione repressiva stride con i proclami di
libertà e di democrazia ascoltati in questi giorni, dopo i drammatici fatti di
Parigi, da chi lavora, a livello Europeo e globale in realtà, per produrre atti
di guerra continui, per supportare i quali è stata costruita la base del Muos e
decine di altre in tutta l’Europa e l’Italia: un’altra grande e innegabile
prova di come l’ipocrisia dei poteri dominanti si accanisca contro le istanze
di vera libertà, giustizia e sostegno alle resistenze dei popoli, in
particolare kurdo e palestinese. Movimento e Comitati No MUOS non si lasciano
intimorire e continuano a mobilitarsi contro la presenza della base NRTF e del
MUOS, contro l’elettromagnetismo e contro la guerra. Restiamo vigili, in
particolare in questi giorni, nei quali si attende la sentenza del TAR che
dovrà esprimersi entro breve tempo sui ricorsi presentati contro la base e
ribadiamo che non accetteremo esiti che autorizzino o avallino in alcun modo la
legittimità di questa enorme opera di morte.
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