Ultima TAC buona.
#Emilioresisti
Giornata di risposta immediata in tutta Italia, quella di ieri, nei confronti della provocazione fascista di domenica nei confronti del CSA Dordoni. Mentre si rincorrevano le notizie sullo stato di salute di Emilio, con la rabbia nel cuore tanti presidi si sono formati nel tardo pomeriggio rispondendo all'appello dell'assemblea tenutasi la sera stessa dell'aggressione al CSA. Da Torino a Roma, da Bologna a Brescia, si è rilanciata la solidarietà contro ogni fascismo e aperta la mobilitazione verso la giornata di lotta antifascista del 24 gennaio prossimo a Cremona.
Oltre alla denuncia dell'infamia di CasaPound, obiettivi delle tante manifestazioni di ieri era stato anche sottolineare le connivenze di questi con la polizia, che ne permette l'agibilità politica, e soprattutto evidenziare le strette relazioni che l'opzione della nuova Lega di Salvini in salsa lepenista tiene con questi soggetti capaci solamente di recitare il ruolo di servi armati del potere, alla caccia di qualche appoggio nei palazzi.
Intanto arrivavano i primi gesti di solidarietà, come quello dei 99 Posse che suoneranno al Dordoni il 29 gennaio per sostenere lo sforzo dei compagni e delle compagne di Cremona. Il Dordoni ieri è stato promotore di un primo momento di agitazione cittadina, con un presidio cittadino trasformatosi in corteo dove più di 300 persone che ha saputo comunicare la rabbia per quanto successo, iniziando a smontare le teorie vergognose che narrano l'accaduto come di uno “scontro tra ultras” o tra “teste calde” e andando a chiedere conto all'amministrazione cittadina, mai critica nei confronti della presenza fascista in città, delle sue responsabilità in quanto accaduto.
Ma tante altre città hanno effettuato
momenti di comunicazione verso il 24 gennaio e al grido di “Emilio
Resisti!”. A Torino il presidio convocato a
Palazzo Nuovo si è poi mosso per le vie del centro, andando a
sanzionare la Prefettura (simbolo della connivenza tra fascisti e
polizia anche nell'aggressione di sabato, dove le forze dell'ordine
hanno di fatto permesso la fuga ai fascisti) e concludendosi poi in
piazza Castello. A Brescia il corteo cittadino chiamato dal
Magazzino47 ha attraversato i luoghi più centrali e simbolo della
tragica storia fascista italiana come Piazza della Loggia,
concludendosi poi nel quartiere del Carmine.
A Bologna il corteo partito da piazza
Verdi ha visto diverse centinaia di persone riprendersi le vie del
centro effettuando blocchi stradali in serie, e abbellendo i muri con
scritte e attacchinaggi di massa di materiale antifascista e di
rilancio alla giornata di manifestazione di sabato. Anche a Modena e
Pisa ci sono stati presidi solidali, con la città emiliana che ha
visto un breve corteo muoversi per le vie del centro e quella toscana
effettuare un presidio in Logge dei Banchi. Stesso scenario a Roma,
dove il presidio di piazzale Tiburtino si è evoluto con bloc
A Bologna il corteo partito da piazza Verdi ha visto
diverse centinaia di persone riprendersi le vie del centro effettuando
blocchi stradali in serie, e abbellendo i muri con scritte e
attacchinaggi di massa di materiale antifascista e di rilancio alla
giornata di manifestazione di sabato. Anche a Modena e Pisa ci
sono stati presidi solidali, con la città emiliana che ha visto un
breve corteo muoversi per le vie del centro e quella toscana effettuare
un presidio in Logge dei Banchi. Stesso scenario a Roma,
dove il presidio di piazzale Tiburtino si è evoluto con blocchi della
circolazione, ha poi attraversato San Lorenzo e ha impostato la sua
comunicazione politica soprattutto nell'opposizione alla marcia
fascio-leghista di Salvini e CasaPound prevista per fine febbraio nella
Capitale. Altri momenti di solidarietà ci sono stati in città come Bergamo, Cosenza, Livorno, Mantova, Viareggio.Una serie composita di iniziative tutte convergenti verso la manifestazione del 24 gennaio, per un corteo nazionale antifascista, determinato, autodifeso e militante con una parola d'ordine: chiudere subito tutte le sedi fasciste! Nuove iniziative sono già state annunciate per oggi in solidarietà ai compagni, ad esempio a Roma e Cagliari, verso una manifestazione nazionale che si annuncia partecipatissima e a cui speriamo si possa arrivare con notizie ancora migliori sullo stato di salute di Emilio, di cui trovate un breve aggiornamento qui.
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