La Paita e quei nove mesi di contributi "scomodi"
Raffaella Paita, candidata alla presidenza della Regione Liguria
Nel 2007 entrò nella Sti senza mai lavorare un giorno. Nel Cda molti politici Pd. La risposta: "Mi dimisi, sono un esempio".
ALLA fine è sempre una questione di prospettiva, di punti di vista. Quei nove mesi di contributi previdenziali che il Comune di La Spezia pagò all'Inps, tra il 2007 e il 2008, per l'assessore Raffaella Paita, grazie ad un contratto di lavoro recuperato pochi giorni prima della nomina e che non svolse mai neppure per un minuto, possono avere una doppia lettura. Un'assunzione di comodo che un comune mortale privo di raccomandazioni non avrebbe mai ottenuto oppure, come spiega Raffaella Paita, "un modo per dimostrare il mio rigore e la mia correttezza. Mi dimisi quando capii che avrei fatto la politica. Da allora non ho mai più ricevuto versamenti. Credo di essere un esempio da questo punto di vista. In Regione immagino che non troverete un solo consigliere che non abbia versamenti contributivi
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