domenica 14 settembre 2014
pc 14 settembre - USB ILVA PARTECIPA AL "TEATRINO" CON RENZI SEPARANDOSI DALLE CONTESTAZIONI
Riportiamo il comunicato fatto dall'Usb sulla loro partecipazione all'incontro in prefettura con Renzi, perchè in sintonia con l'atteggiamento ultra defilato dalla contestazione di operai Ilva, ambientalisti, realtà sociali e sindacali di base, ma di beata partecipazione al ridicolo e osceno "teatrino" con Renzi.
Questo atteggiamento de l'Usb di fare un incontro - vuoto e inutile - indipendentemente e separatamente dalla protesta in corso, con un Renzi che da ragazzino arrogante dopo aver detto nei mesi scorsi che doveva venire a Taranto, all'Ilva ad incontrare operai e popolazione, mandava invece la sua polizia contro gli operai e la gente, E' FUORI DA OGNI ATTEGGIAMENTO DI DIGNITA' DI CLASSE.
Questa linea coltiva anche tra gli operai atteggiamenti sbagliati, di pensare solo ai risultati del proprio sindacatino, di "muoversi" sulla base della controparte "Se non fossimo andati all'incontro, poi Renzi avrebbe detto che era colpa nostra...", di pensare che contano le parole ai 'Tavoli' e non la crescita della lotta e della protesta che contesta i "Tavoli", perchè oggi senza una rivolta generale a Taranto non possono portare nulla!
Su questo l'Usb fa il paio con la giustificazione della revoca dello sciopero in vari reparti per la morte di Iodice: "poi se accadeva qualcosa agli impianti, l'azienda cosa avrebbe detto? Avrebbe scaricato la colpa su di noi...".
Sugli incontri, poi, Rizzo non ha neanche buona memoria: l'anno scorso (era in corso la lotta per il licenziamento del loro delegato Zanframundo) proprio in occasione della Fiera del Levante a Bari incontrò un altro Presidente del Consiglio, Letta; questi fece qualche promessa... e la conclusione è che Zanframundo non è più rientrato in Ilva.
In questo comunicato l'Usb da un lato dice cose false, dall'altro sul "niente" fa demagogia.
Dal Comunicato: "ILVA TARANTO: Renzi "costretto" ad incontrare i Rappresentanti sindacali dei Lavoratori"
Non è vero che Renzi è stato "costretto". Ha tranquillamente incontrato i rappresentanti de l'Usb (e non altri rappresentanti degli operai) perchè sapeva bene che da loro, oltre qualche distinguo e sottolineatura più calcata rispetto alle dichiarazioni di Fim, Fiom e Uilm, non avrebbe avuto alcuno problema.
(continua il comunicato) "per la prima volta un Presidente del Consiglio in carica viene a Taranto ad incontrare le Rappresentanze sindacali dei Lavoratori. Evidentemente le tante battaglie ed iniziative messe in campo come USB, in ultimo l’annunciata manifestazione a Bari in occasione della Fiera del Levante, hanno “costretto” Renzi a modificare la sua agenda ed a confrontarsi sulle drammatiche problematiche tarantine, dentro e fuori la fabbrica, e sulle proposte e soluzioni che da tempo come USB portiamo avanti"
Non è vero, altre volte è successo. Così è falso come viene rappresentata la decisione all'ultimo momento (annunciata) di venire a Taranto sabato 13 settembre, come "conseguenza dell'annunciata manifestazione a Bari e delle tante battaglie de l'Usb" - Ma, per favore...!
Renzi è da varie settimane che aveva annunciato di venire a Taranto in occasione della Fiera del Levante, poi è calato il silenzio e quindi ha fatto una "toccata e fuga"- ma questo è pienamente nello stile di Renzi, e dimostra solo che dell'Ilva e di Taranto, dei lavoratori e degli abitanti, non gliene può fregar di meno, se non come una delle tante passerelle...
(continua il comunicato) "All’incontro, tenutosi presso la Prefettura e durato oltre due ore, hanno partecipato Rappresentanti sindacali, Confindustria, Confcommercio, i Sindaci di Taranto e di Statte.
Come USB abbiamo denunciato la “latitanza” dello Stato da 26 mesi ad oggi, chiarendo, a differenza degli altri interlocutori presenti, che i 6 Decreti emanati non sono serviti né a migliorare la situazione né a stabilizzarla, anzi la stessa è peggiorata. Oggi lo stabilimento viene mantenuto in piedi grazie al sacrificio quotidiano dei lavoratori di ILVA e Appalto ILVA che sono costretti a lavorare in condizioni di estrema precarietà ambientale, di sicurezza ed economica..."
Non è vero che l'incontro è "durato oltre due ore", ma scarsa 1 ora e mezza (dalle 12,30 a circa le 14, compresa l'andata al bagno di Renzi...).
Ma passando alle cose serie, Rizzo-Usb non ha ricordato che questo "sacrificio" si chiama troppo spesso morte/assassinio, come l'ultimo di Iodice; non ha detto che questa condizione di precarietà è accompagnata non solo dagli scontati sindacati confederali, ma oggi anche dal suo sindacato di base Usb che insieme a Fim e Uilm ha revocato lo sciopero per la morte di Angelo Iodice in tutta l'area Acc. 1; revoca di cui l'azienda proprio in queste ore ha prontamente utilizza per imporre un nuovo accordo che renda permanente il fatto che in alcune aree non si debba MAI scioperare.
(continua il comunicato) "Abbiamo ribadito che lo Stato deve intervenire “nazionalizzando"...
Abbiamo detto un NO assoluto al progetto “Tempa Rossa” e ad altre proposte che mirano ad aggravare la drammatica condizione di devastazione dell’intero territorio, ribadendo che Taranto ha bisogno di un progetto politico di deindustrializzazione a medio termine che consenta di creare alternative agli insediamenti industriali, partendo dalle risorse naturali e dalle nostre bellezze...
Il Presidente del Consiglio, inoltre, ha accettato l’invito rivoltogli dal Coordinatore USB Francesco Rizzo rendendosi disponibile a tornare a Taranto e visitare l’Ilva entro la fine dell’anno...
Sulla proposta di un piano di deindustrializzazione del territorio, pur considerando la validità di detta proposta, ha sottolineato l’importanza di mantenere comunque un solido apparato industriale nel paese.
Per il resto il Presidente Renzi ha mantenuto una posizione vaga e senza assumere impegni precisi, non chiarendo nei fatti quali sono le reali intenzioni del Governo per il futuro dei Lavoratori Ilva e Appalti e della città di Taranto..."
Sul resto del comunicato siamo alle solite richieste generiche, da un lato inutili ("nazionalizzazione" che senza un potere in mano agli operai vuol dire solo che lo Stato fa esattamente e anche peggio dei privati, vedi ex Italsider, vedi ora Eni, ecc.), dall'altro sbagliate ("creare alternative agli insediamenti industriali" - che seminano solo illusioni coltivando idee reazionarie tra le masse su un auspicabile ritorno alla Taranto di più di 100 anni fa). Nessuna pressante richiesta concreta verso il governo sui fondi per le bonifiche interne ed esterne all'Ilva, su un decreto operaio che salvaguardi comunque posti di lavoro e salario; nessuna richiesta concreta su sicurezza, postazione ispettiva fissa in Ilva...
Alla fine anche l'Usb deve ammettere che Renzi non ha detto nulla! O meglio, ha detto "Sì, comprendo, però... andremo avanti, sulla svendita dell'Ilva, su Tempa rossa, ecc., come adesso...".
E non saranno certo gli inviti di Rizzo e nuovi incontri a cambiare la situazione... MA BEN ALTRO!
Ma su questo Rizzo non ci sta. Non si può guastare il vestito della festa...
MA COSI' PUOI L'USB ALL'ILVA FINISCE INEVITABILMENTE COME I SINDACATI CONFEDERALI
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