mercoledì 17 settembre 2014

pc 17 settembre - Renzi contestato a Palermo... cronaca di un compagno del circolo di pc

Mercoledì 15/09/2014 il presidente del consiglio Matteo Renzi è venuto ad inaugurare l'anno scolastico alla scuola Padre Pino Puglisi di Brancaccio a Palermo, con una faccia tosta da presentarsi alla scuola per portare la sua "buona scuola" in mezzo ai bambini, e sopratutto crearsi una passerella nel giorno della memoria di Padre Puglisi, vittima della mafia, per aver lottato per togliere i ragazzini “dalla strada”, quando invece Renzi le nuove giovani generazioni le sta buttando letteralmente in mezzo alla strada, con le sue riforme sempre più al servizio del capitale.
Alla manifestazione di contestazione a Renzi non si  poteva mancare, infatti come militanti del Circolo di Proletari comunisiti eravamo presenti con i lavoratori precari delle cooperative sociali dello Slai Cobas per s.c.

Arrivati a Brancaccio nella zona della scuola abbiamo subito notato (ovviamente) che la zona in tutti gli angoli era presenziata da Digos a tal punto che entrando in un bar già solo lì erano in circa 8. Mentre camminavamo sul marciapiede della strada (incredibilmente pulita; una strada che invece affoga 365 giorni all'anno nella spazzatura) subito la Digos si è avvicinata a noi “Ah siete qui!” dicendoci che ci dovevamo togliere da lì per motivi di sicurezza e ne è nato un battibecco nell'attesa di una nostra lavoratrice che non ha avuto esito però per loro.

Dopo un po' abbiamo raggiunto gli altri manifestanti alle transenne “protette” da uno schieramento di polizia a circa un centinaio di metri dalla scuola. Erano presenti lavoratori ex pip licenziati, studenti universitari, studenti medi, giovani di scienze della formazione primaria , professori precari e diversi lavoratori edili che hanno perso il lavoro e anche alcuni cittadini del quartiere; l'annuncio dell'arrivo di Renzi a Palermo confermato poco tempo prima, così come successo a Taranto, ha inciso sicuramente sui numeri di chi ha partecipato alla contestazione e protesta, alcune centinaia, è ovvio che Renzi, con queste toccate e fughe, cerca di conquistare consenso propagandando dietro annunci ad effetto le riforme reazionarie che vuole mettere in campo, ricordiamo che è già stato a Termini Imerese, Gela, Taranto, Napoli e Palermo 2 volte con questa, ma i suoi mega-annunci sono anche armi a doppio taglio, un operaio dell'indotto Fiat intervistato da Rai Tre il giorno prima alla domanda della giornalista “Se lei potesse fare una domanda a Renzi che cosa gli chiederebbe?” ha risposto infastidito “ E' già venuto a Termini Imerese annunciando la soluzione Cina per la Fiat, ma di cinesi poi noi non ne abbiamo proprio visto uno! Che cosa dovrei chiedergli secondo lei adesso?”

Nella strada davanti la scuola abbiamo quindi iniziato a fare slogan insieme ai lavoratori tra i quali "disoccupazione, miseria e caro vita con questo governo facciamola finita", “contro la scuola del Capitale rivoluzione sociale”, abbiamo denunciato che Renzi non è degno di presentarsi in nessuna scuola portando la sua "buona scuola", il suo “patto educativo” dato che la sta distruggendo e la sta rendendo sempre più privatizzata e meno pubblica, la scuola/fabbrica, denunciando che il suo governo è quello della disoccupazione dilagante, precarietà permanente, della repressione delle lotte, della guerra imperialista...
Alcune persone del quartiere si sono quindi unite attivamente alla nostra contestazione ed una donna in particolare ha voluto sorreggere un nostro cartello di denuncia.
Abbiamo distribuito e spiegato tra i presenti volantini, sia sulla riforma sulla scuola che sulle fabbriche che continuano a chiudere... che hanno incontrato l'approvazione di tutti.

Prima delle macchine di Renzi, sempre ben scortato, ne sono arrivate altre che sono entrate direttamente nella scuola, scatenando una selva di grida da parte dei manifestanti "buffoni, buffoni" perché in quelle macchine c'erano sia Crocetta (presidente della Regione) che Orlando (sindaco). Quando arriva un'altra macchina che invece si ferma fuori e ne scende l'assessore Scilabra, la protetta di Crocetta, questa viene contestata fortemente e con rabbia da tutti i giovani essendo lei la responsabile del famoso bluff del "piano giovani".




Verso le 10:30 arrivano le tre macchine che accompagnano Renzi e lo si capisce per il grande movimento tra i giornalisti e poliziotti e comunque abbiamo tutti immediatamente gridato ad alta voce che se ne doveva andare, che era solo un buffone calato dall'alto della casta, lavoro, lavoro, lavoro...

Prima dell'uscita di Renzi dalla scuola ci siamo spostati su un altro marciapiede per riuscire a contestarlo più da vicino; nell'attesa abbiamo continuato a parlare con la gente del quartiere che mostrava disprezzo per la presenza del presidente del consiglio e nella discussione veniva fuori la presa d'atto che siamo in un paese in cui le masse popolari per loro al potere non contano nulla.
All'uscita dalla scuola come un codardo Renzi si infilava velocemente in macchina e ad una velocità di circa 80 all'ora in una strada con un limite di 30! Si è allontanato girato per non farsi vedere, ma questo non ha fermato la contestazione, anzi!

Contestare Renzi in ogni città e per tutti gli aspetti, lottare contro tutto il governo al servizio della classe dominante borghese che vuole sempre più sfruttare il proletariato per continuare a fare profitto sulla sua pelle, deve diventare una pratica quotidiana con una mobilitazione che deve crescere guardando a queste contestazioni, da Termini, a Napoli, a Gela, a Taranto, a Palermo... come significativi passi della lotta.



Circolo proletari comunisti Palermo

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