Toccata e fuga del premier all'Orèal, niente visita al cantiere Tav di Chiomonte
Toccata e fuga in Piemonte per il premier Renzi a Settimo per visitare la fabbrica della multinazionale francese. La rinuncia alla Valsusa per difficoltà meteo
Matteo Renzi è arrivato all'Oreal di Settimo poco prima delle dieci e mezzo. Ad accompagnarlo il presidente della Regione Sergio Chiamparino e il sindaco di Torino Piero Fassino. Ad accogliere il presidente del consiglio l'ad Cristina Scocchia e gli altri manager dell'azienda che, costruita 55 anni fa, oggi ha tre linee di produzione su cui lavorano 400 addetti. Crea gli shampoo (a marchio Fructis- Garnier e Franck Provost), le polveri cosmetiche e i mascara (per L'Oréal Paris e Maybelline New York). Totale: 320 milioni di pezzi (erano 175 milioni fino a dieci anni fa) che vengono realizzati in Piemonte e poi finiscono in 38 Paesi. Secondo indiscrezioni Renzi dopo la visita ripartirà immediatamente per Roma senza andare al cantiere Tav di Chiomonte. Ma sarebbe solo un arrivederci.
Il premier dovrebbe salire in val di Susa in una data compresa tra il 13 e il 18 ottobre. A suggerire il rinvio di un mese rispetto alle indiscrezioni circolate ultimamente ci sarebbero stati un problema logistico e le difficoltà meteo per far volare l'elicottero che avrebbe dovuto portare Renzi da Settimo a Chiomonte.
I No Tav hanno fermato gli operai di Cociv che
stavano posizionando i picchetti su un terreno che, per gli oppositori al terzo
valico, non era ancora stato espropriato. Cociv replica: “siamo legittimati ad
entrare sui terreni”
SERRAVALLE SCRIVIA – Nuovo blocco dei cantieri
del Terzo Valico dei Giovi ad opera degli attivisti No Tav che sono
entrati in azione a difesa di un terreno in zona Libarna, dietro l'area
industriale, nel bosco dei Moriassi, che fu teatro degli scontri del 30 luglio
scorso.
Secondo i No Tav, il terreno su cui gli operai stavano mettendo i picchetti di recinzione e abbattendo alcuni alberi non era stato espropriato. Hanno quindi avvisato i carabinieri e le forze dell'ordine, presupponendo che fosse in atto un'occupazione di proprietà privata.
Il blocco è durato tutta la mattinata di martedì, fino a quando non è arrivato da Genova un geometra di Cociv che “per sua ammissione si occupa di bonifiche belliche e non di espropri”, sottolineano gli attivisti No Tav. Sembra, infatti, che i proprietari dei terreni non abbiano ricevuto nessuna notifica dell'avvenuto esproprio.
Il funzionario Cociv, “ovviamente non ha acconsentito che si potessero vedere le carte comprovanti quanto da lui dichiarato e si è quindi allontanato tornandosene presso il suo ufficio che è bene ricordare si occupa di bonifiche belliche. Ormai non c’è più niente di cui stupirsi davanti a chi pensa di potersi muovere sul territorio con un’arroganza e un’impunità che non fa altro che accrescere la rabbia nei confronti di chi vorrebbe costruire il Terzo Valico”, dichiarano i No tav.
Replica, questa volta, Cociv: “i terreni sui quali gli operai hanno agito questa mattina sono stati oggetto di occupazione d'urgenza previsti in precedenza. Il Cociv, in base a questo “istituto giuridico”, è legittimato ad entrare sui terreni”.
La "battaglia", promettono i No Tav, non si ferma in ogni caso: questa sera si riuniranno i comitati di zona per decidere come proseguire la lotta contro la grande opera.
Secondo i No Tav, il terreno su cui gli operai stavano mettendo i picchetti di recinzione e abbattendo alcuni alberi non era stato espropriato. Hanno quindi avvisato i carabinieri e le forze dell'ordine, presupponendo che fosse in atto un'occupazione di proprietà privata.
Il blocco è durato tutta la mattinata di martedì, fino a quando non è arrivato da Genova un geometra di Cociv che “per sua ammissione si occupa di bonifiche belliche e non di espropri”, sottolineano gli attivisti No Tav. Sembra, infatti, che i proprietari dei terreni non abbiano ricevuto nessuna notifica dell'avvenuto esproprio.
Il funzionario Cociv, “ovviamente non ha acconsentito che si potessero vedere le carte comprovanti quanto da lui dichiarato e si è quindi allontanato tornandosene presso il suo ufficio che è bene ricordare si occupa di bonifiche belliche. Ormai non c’è più niente di cui stupirsi davanti a chi pensa di potersi muovere sul territorio con un’arroganza e un’impunità che non fa altro che accrescere la rabbia nei confronti di chi vorrebbe costruire il Terzo Valico”, dichiarano i No tav.
Replica, questa volta, Cociv: “i terreni sui quali gli operai hanno agito questa mattina sono stati oggetto di occupazione d'urgenza previsti in precedenza. Il Cociv, in base a questo “istituto giuridico”, è legittimato ad entrare sui terreni”.
La "battaglia", promettono i No Tav, non si ferma in ogni caso: questa sera si riuniranno i comitati di zona per decidere come proseguire la lotta contro la grande opera.
17/09/2014
Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it
Assemblea pubblica per il circolo No Tav "Terra e libertà"
giovedì 18 settembre, alle 21, nei locali
del circolo parrocchiale, si terrà un incontro per fare il punto della
situazione sullo stato di avanzamento dei lavori, il protocollo amianto e le
iniziative che il movimento contrario alla realizzazione dell'opera intende
adottare
GAVI - Un appuntamento per fare il punto della situazione
sul Terzo Valico. Domani, giovedì 18 settembre, alle 21, al circolo
parrocchiale si terrà un’assemblea pubblica organizzata dal circolo “Val
Lemme Terra e libertà”, composto da attivisti che si oppongono alla
realizzazione dell’opera ferroviaria.
Sarà l’occasione per discutere dello stato di avanzamento dei lavori, della situazione dei finanziamenti e del protocollo amianto. Verranno anche discusse le iniziative del circolo, che da qualche settimana ha attivato anche un sito Internet, raggiungibile all’indirizzo www.notavvallemme.it.
Sarà l’occasione per discutere dello stato di avanzamento dei lavori, della situazione dei finanziamenti e del protocollo amianto. Verranno anche discusse le iniziative del circolo, che da qualche settimana ha attivato anche un sito Internet, raggiungibile all’indirizzo www.notavvallemme.it.
17/09/2014
Redazione - novionline@novionline.net
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