QUESTI LICENZIAMENTI DEVONO ESSERE RITIRATI!
parla la
compagna RSA licenziata
«L'azienda ha ieri sancito una prima fase
di "licenziamenti plurimi individuali" per "/giustificato motivo oggettivo"
(ossia per motivi economici-organizzativi) manifestando anche
un'ingiustificata rigidità nell'adozione di strumenti che avrebbero
consentito il mantenimento del livello occupazionale e una proporzionale
riduzione dei costi sostenuti. Ma facciamo un passo indietro, lo facciamo non
solo per i lavoratori licenziati, ma per quelli che restano e per i
consumatori dell'Aleandri Bricolage srl, che quando entreranno al negozio troveranno ancora meno personale a servirli, ancora meno merce sugli
scaffali, ancora prezzi troppo alti. Agitando lo spauracchio della "cassa
integrazione", a gennaio di quest'anno l'azienda ha deciso in maniera
unilaterale di applicare una "riduzione orizzontale dell'orario di lavoro" e
concentrando il carico di lavoro. Le ore di permesso maturate dai lavoratori
sono stati assorbiti dall'azienda e la possibilità di organizzare il proprio
tempo libero è diventata un sogno. Alla richiesta di un confronto con
i lavoratori e le relative O.S. nel tentativo di disciplinare
questa flessibilità, l'azienda ha risposto con inspiegabile rigidità e
invece di considerare almeno la ricerca di "ammortizzatori sociali" per evitare
i licenziamenti, è passata direttamente alle misure repressive,
con l'applicazione della flessibilità selvaggia e questo primo ciclo
di licenziamenti. Per ammissione aziendale in sede conciliativa,
forse non basteranno neanche i 4 licenziamenti a "sanare" l'azienda! Come dire
che al 'Brico io' si licenza a tempo indeterminato. Il rifiuto aziendale
di ogni forma di soluzione alternativa per il recupero di un'attività
che rappresenta una risorsa importante nel tessuto sociale ed economico
di questo territorio, vuole unicamente scaricare sui lavoratori i costi
di una crisi di cui i lavoratori non hanno colpa.
Lo Slai Cobas per il
sindacato di classe respinge con forza questa manovra, impugnerà i
licenziamenti e darà battaglia affinché vengano ritirati, in quanto li
consideriamo illegittimi e ingiusti.
Al messaggio di "speranza", lanciato
dal padrone A. Aleandri come una estrema unzione alla commissione di
conciliazione ("Speriamo che il mercato riparta e se riparte, i lavoratori
licenziati saranno i primi ad essere
riassorbiti") rispondiamo che "La
speranza è una trappola inventata dai padroni" (M. Monicelli) e invitiamo
tutti i lavoratori alla lotta e alla solidarietà con gli operai
licenziati».
L'Aquila giugno 2014
Slai Cobas per il
sindacato di classe, RSA: Luigia De Biasi
SOLIDARIETA' E SOSTEGNO A
LUIGIA E ALLE ALTRE LAVORATRICI E AI LAVORATORI, DEL "BRICO ALEANDRI"
DELL'AQUILA, INGIUSTAMENTE LICENZIATI
Luigia De Biasi, RSA SLAI Cobas
s.c. dell'azienda commerciale "Brico Aleandri", nella giornata dello SCIOPERO
GENERALE E NAZIONALE DELLE DONNE del 25 novembre 2013, aveva organizzato
un'importante e particolare iniziativa di lotta all'interno e fuori dal
negozio Brico io, appendendo striscioni e drappi rossi all'esterno del
predetto locale commerciale, e cartelli rossi nei vari reparti, contro
femminicidi e stupri, e per il cambiamento di tutta la vita delle donne,
distribuendo, inoltre, alle clienti, i volantini contenenti la piattaforma
dello sciopero.
Si è trattato di uno sciopero simbolico, come hanno
affermato allora Luigia e le lavoratrici che hanno dato vita alla singolare
iniziativa, ma "tinto di rosso, come il sangue e il dolore delle donne uccise
e violentate dagli
uomini che odiano le donne, ma anche come il colore della
passione della lotta"
Evidentemente la cosa ha parecchio infastidito
l'azienda, tanto che tra i 4 licenziamenti, già annunciati lo scorso mese di
gennaio, vi è proprio quello della lavoratrice e rappresentante sindacale in
oggetto, aderente al MFPR.
La cosa altrettanto grave è che non solo non vi
era alcun giustificato motivo oggettivo per licenziare, ma l'amministrazione
aziendale non ha voluto fare neanche ricorso agli ammortizzatori sociali
previsti per legge, onde evitare di buttare in mezzo ad una strada
lavoratrici e lavoratori.
IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA, LO DIFENDEREMO CON LA
LOTTA!
CONTRO IL MODERNO FASCISMO PADRONALE, PIENAMENTE LEGITTIMATO DAL
GOVERNO RENZI, MODERNO FASCISTA, CHE COLPISCE DOPPIAMENTE LE DONNE, SERVE ED
URGE LA SOLIDARIETA', L'UNITA' DI CLASSE E LA MOBILITAZIONE DI TUTTE LE
LAVORATRICI, OPERAIE, PRECARIE,DISOCCUPATE, GIOVANI.
LICENZIAMO. I PADRONI
E IL GOVERNO RENZI, GOVERNO DEI PADRON
Pa, 20.06.2014
Lavoratrici SLAI
Cobas s.c./Policlinico Palermo
CHE ERA SUCCESSO IL 25
NOVEMBRE:
L'AQUILA - "le lavoratrici del Brico io si
sono "tinte" di rosso, hanno appeso striscioni e drappi rossi fuori dal
negozio, cartelli rossi nei reparti, dove ognuna ha scritto la sua. Abbiamo
messo spillette con su scritto "sciopero delle donne, contro femminicidi e
stupri tutta la vita deve cambiare" e distribuito alle clienti (purtroppo
molto poche in realtà), volantini con la piattaforma dello sciopero delle
donne. Alle h 10:00, 12:00 e 16:00 è stato letto un breve comunicato, riscuotendo, con nostra sorpresa, rispetto e attenzione da
parte dei colleghi maschi. Quel comunicato è stato inviato al centro
(giornale locale) per la pubblicazione. Vedremo domani se lo
pubblicheranno:
"Giornata mondiale contro la violenza sulle donne Le
lavoratrici del brico io di L'Aquila aderiscono allo sciopero delle donne
indetto per il 25 novembre 2013 contro femminicidi e stupri. Il nostro sarà
uno sciopero simbolico, ma si tingerà di rosso come in tutta Italia. Rosso
come il sangue e il dolore delle donne uccise e violentate dagli uomini che
odiano le donne, ma anche come il colore della passione e della
lotta...
... Immaginate un giorno senza le donne e forse imparerete a
rispettarci
SOLIDARIETA' DA COMPAGNE DI BOLOGNA
Esprimiamo la nostra solidarieta' e il nostro
sostegno ai lavoratori e lavoratrici licenziate. Basta licenziamenti. Basta
con questo governo fascista e con tutti i governi. Basta. Le proletarie/i i
lavoratori le donne che lavorano nOn sono e nOn devono piu' essere carne da
macello.
Vicine a Luigia e alle altre/i.
COLLETTIVO STELLA LA ROSSA di
Bologna
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