domenica 22 giugno 2014

pc 22 giugno - FRONTE PADRONALE 1 - LE 8 PROPOSTE DI PRODI PER LA RINASCITA DEI PADRONI


Primo: LEGGI PER DARE PIU' SOLDI AI CAPITALISTI (mentre i lavoratori possono accontentarsi delle 80 euro e per i disoccupati non c'è alcun reddito):
"Occorre una legislazione volta ad aumentare la convenienza ad apportare capitale proprio nelle imprese mentre, nello stesso tempo, le associazioni imprenditoriali debbono spingere i loro associati a mettere più soldi nelle aziende. Avere imprese povere e padroni ricchi non giova né al proprietario né all’impresa, che si indebolirà nel tempo e sarà incapace di affrontare la normale concorrenza e gli inevitabili periodi di crisi..."

Secondo: LEGGE PER INCENTIVARE FUSIONI E CONCENTRAZIONI (che sempre portano a taglio di posti di lavoro):
"...In secondo luogo in un paese in cui sono scomparse tutte le imprese manifatturiere di grandi dimensioni dobbiamo aumentare la forza e la dimensione delle aziende minori. Una legge ed una serie di buone politiche pubbliche e bancarie volte a incentivare fusioni e concentrazioni appare quindi lo strumento necessario per rendere le strutture produttive in grado di competere nei nuovi mercati globali..."

Terzo: LEGGI PER LA CONTINUITA' DELLE IMPRESE FAMILIARI (con invito ai padroni a preparare bene la successione tra padri e figli, perchè il padre padrone può morire ma la proprietà privata è eterna):
"...Come terzo obiettivo una buona politica industriale deve tenere conto del fatto che le nostre imprese sono in generale imprese familiari, con i grandi vantaggi e le debolezze che questo comporta...
Dal potere pubblico ci si attende una legislazione volta a facilitare (sull'esempio della Germania) la nascita di fondazioni che, mantenendo il ruolo proprietario della famiglia, garantiscano la continuità dello sviluppo dell'azienda anche nei momenti di crisi familiari o di passaggi generazionali...
Da parte privata ci aspettiamo un'opera di formazione e convinzione riguardo all'importanza delle risorse dirigenziali esterne alla famiglia e riguardo alla necessità di preparare bene e per tempo la successione, in modo da fare fronte a qualsiasi evento. Non solo molti politici ma anche molti imprenditori si credono immortali e, purtroppo, non lo sono..."

Quarto: LEGGI PER FAVORIRE GLI IMPRENDITORI FALLITI (perchè continuino a fare guai):
"...In quarto luogo occorre revisionare alcune leggi che... disciplinano il fallimento... modificare alcune norme che scoraggiano le possibili nuove iniziative di un imprenditore che è fallito in buona fede e nel rispetto delle leggi..."

Quinto: LEGGI PER ATTRARRE LE MULTINAZIONALI RENDENDO IL LAVORO PIU' FLESSIBILE (rendendo più possibile intensificare lo sfruttamento dei lavoratori):
"...Come quinto obiettivo occorre una politica di attrazione delle multinazionali tenendo presente che, mentre molte di esse fuggono atterrite da una burocrazia invincibile e da regole sulle modalità di prestazione del lavoro spesso incomprensibili... Perché questa tendenza possa generalizzarsi, la priorità principale non è diminuire il costo del lavoro orario ma renderne più flessibili, più cooperative e più logiche le modalità di prestazione. Elemento oggi molto più importante della pur necessaria flessibilità in entrata e in uscita e del costo orario del lavoro..."

Settimo: LEGGI PER RIDURRE I COSTI NELL'ACQUISTO DI MATERIE PRIME E FONTI ENERGETICHE:
"...Un settimo obiettivo riguarda gli orientamenti della politica energetica sia come fonte di investimenti e di occupazione sia come strumento di equilibrio della bilancia commerciale, che vede la nostra voce passiva più pesante nell'acquisto di materie prime e di fonti energetiche..."

Ottavo: LEGGI PERCHE' LE SCUOLE PREPARINO LE "RISORSE UMANE" (forza lavoro da sfruttare) AL SERVIZIO DEL CAPITALE:
"...L'ultimo ma più importante capitolo di politica industriale riguarda le risorse umane. Nessuno degli obiettivi di sviluppo che ci proponiamo può essere raggiunto senza un piano globale di valorizzazione delle risorse umane. Ricerca e Sviluppo, formazione e istruzione sono l'unico reale strumento di crescita in un paese con popolazione in costante diminuzione...
Per fortuna che si è, pur in modo non ancora operativo, rimesso sul tavolo il tema dell'apprendistato, che è il passaggio obbligatorio per imparare seriamente le regole di un mestiere.
E' urgente una strategia a livello nazionale in materia di preparazione delle nuove risorse umane, in primo luogo per fare capire a tutti gli italiani, anche con un'esplicita campagna pubblicitaria, il ruolo chiave dell'istruzione applicata in un mondo moderno e per dettare quindi alle regioni le linee-guida per mettere in atto un grande progetto di rilancio dell'istruzione tecnica..."

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