Primo: LEGGI PER DARE PIU' SOLDI AI CAPITALISTI (mentre i lavoratori possono accontentarsi delle 80 euro e per i disoccupati non c'è alcun reddito):
"Occorre una legislazione volta ad aumentare la convenienza ad
apportare capitale proprio nelle imprese mentre, nello stesso tempo, le
associazioni imprenditoriali debbono spingere i loro associati a mettere
più soldi nelle aziende. Avere imprese povere e padroni ricchi non
giova né al proprietario né all’impresa, che si indebolirà nel tempo e
sarà incapace di affrontare la normale concorrenza e gli inevitabili
periodi di crisi..."
Secondo: LEGGE PER INCENTIVARE FUSIONI E CONCENTRAZIONI (che sempre portano a taglio di posti di lavoro):
"...In secondo luogo in un paese in cui sono
scomparse tutte le imprese manifatturiere di grandi dimensioni dobbiamo
aumentare la forza e la dimensione delle aziende minori. Una legge ed
una serie di buone politiche pubbliche e bancarie volte a incentivare
fusioni e concentrazioni appare quindi lo strumento necessario per
rendere le strutture produttive in grado di competere nei nuovi mercati
globali..."
Terzo: LEGGI PER LA CONTINUITA' DELLE IMPRESE FAMILIARI (con invito ai padroni a preparare bene la successione tra padri e figli, perchè il padre padrone può morire ma la proprietà privata è eterna):
"...Come terzo obiettivo una buona politica industriale deve tenere conto
del fatto che le nostre imprese sono in generale imprese familiari, con i
grandi vantaggi e le debolezze che questo comporta...
Dal potere pubblico ci si attende una legislazione volta a facilitare (sull'esempio della Germania) la nascita di fondazioni che, mantenendo il ruolo proprietario della famiglia, garantiscano la continuità dello sviluppo dell'azienda anche nei momenti di crisi familiari o di passaggi generazionali...
Da parte privata ci aspettiamo un'opera di formazione e convinzione riguardo all'importanza delle risorse dirigenziali esterne alla famiglia e riguardo alla necessità di preparare bene e per tempo la successione, in modo da fare fronte a qualsiasi evento. Non solo molti politici ma anche molti imprenditori si credono immortali e, purtroppo, non lo sono..."
Dal potere pubblico ci si attende una legislazione volta a facilitare (sull'esempio della Germania) la nascita di fondazioni che, mantenendo il ruolo proprietario della famiglia, garantiscano la continuità dello sviluppo dell'azienda anche nei momenti di crisi familiari o di passaggi generazionali...
Da parte privata ci aspettiamo un'opera di formazione e convinzione riguardo all'importanza delle risorse dirigenziali esterne alla famiglia e riguardo alla necessità di preparare bene e per tempo la successione, in modo da fare fronte a qualsiasi evento. Non solo molti politici ma anche molti imprenditori si credono immortali e, purtroppo, non lo sono..."
Quarto: LEGGI PER FAVORIRE GLI IMPRENDITORI FALLITI (perchè continuino a fare guai):
"...In quarto luogo occorre revisionare alcune leggi che... disciplinano il
fallimento... modificare alcune norme che scoraggiano le possibili nuove iniziative di
un imprenditore che è fallito in buona fede e nel rispetto delle leggi..."
Quinto: LEGGI PER ATTRARRE LE MULTINAZIONALI RENDENDO IL LAVORO PIU' FLESSIBILE (rendendo più possibile intensificare lo sfruttamento dei lavoratori):
"...Come quinto obiettivo occorre una politica di attrazione delle
multinazionali tenendo presente che, mentre molte di esse fuggono
atterrite da una burocrazia invincibile e da regole sulle modalità di
prestazione del lavoro spesso incomprensibili... Perché questa tendenza possa generalizzarsi,
la priorità principale non è diminuire il costo del lavoro orario ma
renderne più flessibili, più cooperative e più logiche le modalità di
prestazione. Elemento oggi molto più importante della pur necessaria
flessibilità in entrata e in uscita e del costo orario del lavoro..."
Settimo: LEGGI PER RIDURRE I COSTI NELL'ACQUISTO DI MATERIE PRIME E FONTI ENERGETICHE:
Settimo: LEGGI PER RIDURRE I COSTI NELL'ACQUISTO DI MATERIE PRIME E FONTI ENERGETICHE:
"...Un settimo obiettivo riguarda gli orientamenti della politica energetica
sia come fonte di investimenti e di occupazione sia come strumento di
equilibrio della bilancia commerciale, che vede la nostra voce passiva
più pesante nell'acquisto di materie prime e di fonti energetiche..."
Ottavo: LEGGI PERCHE' LE SCUOLE PREPARINO LE "RISORSE UMANE" (forza lavoro da sfruttare) AL SERVIZIO DEL CAPITALE:
Ottavo: LEGGI PERCHE' LE SCUOLE PREPARINO LE "RISORSE UMANE" (forza lavoro da sfruttare) AL SERVIZIO DEL CAPITALE:
"...L'ultimo ma più importante capitolo di politica industriale riguarda le
risorse umane. Nessuno degli obiettivi di sviluppo che ci proponiamo può
essere raggiunto senza un piano globale di valorizzazione delle risorse
umane. Ricerca e Sviluppo, formazione e istruzione sono l'unico reale
strumento di crescita in un paese con popolazione in costante
diminuzione...
Per fortuna che si è, pur in modo non ancora operativo, rimesso sul tavolo il tema dell'apprendistato, che è il passaggio obbligatorio per imparare seriamente le regole di un mestiere.
E' urgente una strategia a livello nazionale in materia di preparazione delle nuove risorse umane, in primo luogo per fare capire a tutti gli italiani, anche con un'esplicita campagna pubblicitaria, il ruolo chiave dell'istruzione applicata in un mondo moderno e per dettare quindi alle regioni le linee-guida per mettere in atto un grande progetto di rilancio dell'istruzione tecnica..."
Per fortuna che si è, pur in modo non ancora operativo, rimesso sul tavolo il tema dell'apprendistato, che è il passaggio obbligatorio per imparare seriamente le regole di un mestiere.
E' urgente una strategia a livello nazionale in materia di preparazione delle nuove risorse umane, in primo luogo per fare capire a tutti gli italiani, anche con un'esplicita campagna pubblicitaria, il ruolo chiave dell'istruzione applicata in un mondo moderno e per dettare quindi alle regioni le linee-guida per mettere in atto un grande progetto di rilancio dell'istruzione tecnica..."
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