Dal
18 giugno 2014 tutti i prigionieri in Grecia hanno fatto lo sciopero
del carrello in segno di protesta contro il disegno di legge fascista
sulle carceri di tipo C) e in difesa del diritto al permesso temporaneo e
alla concessione di libertà condizionale.
Tuttavia,
il ministro di Giustizia e il governo insistono a ignorare la nostra
protesta. Non hanno risposto assolutamente alle nostre giuste richieste e
in modo provocatorio tendono ad approvare il disegno di legge nella
sessione parlamentare estiva, per tentare di impedire la reazione
popolare.
Contro questo
disegno di legge che ci condanna a rimanere prigionieri per sempre senza
diritti o speranza poniamo i nostri corpi e spiriti come scudi. Questo è
la sola cosa che ci è rimasta.
Da
lunedì 3 giugno 2014 inizieremo uno sciopero della fame di massa in
tutte le prigioni della Grecia. Rivendichiamo i nostri diritti e
lottiamo per restare degli individui, invece di fantasmi umani rinchiusi
e dimenticati nella disperazione.
Chiediamo:
1.
Il ritiro del disegno di legge fascista sulle carceri di tipo C). Siamo
contro la Grecia ‘Guantanamo’, “prigione nella prigione” senza la
concessione di permessi temporanei, visite, senza domani…
2.
Permessi e libertà condizionale devono essere un diritto innegabile per
tutti i prigionieri. La Grecia è l’unico paese in cui il detenuto è
sottoposto a processi e punizioni ogni giorno. Mentre la legge prevede
che a chiunque abbia scontato 1/5 e 3/5 della sua pena (donne e uomini
rispettivamente) siano concessi giorni di permesso d’uscita dalla
prigione e libertà provvisoria, i prigionieri sono invece costretti a
subire sempre più la santa inquisizione dei persecutori del carcere che
respingono le richieste una dopo l’altra senza ragione o per azioni
disciplinari pendenti. Questo è il modo con cui creano prigionieri
disperati e riproducono la criminalità.
3.
Sia applicata l’equità di fronte alla legge per tutti. I prigionieri
detenuti per droga secondo la vecchia legge 3459/2006 (perché la polizia
ha assicurato che rappresentano affermati trafficanti, invece di
tossicodipendenti) devono avere il diritto a un nuovo processo,
conformemente alla nuova legge e alle sue clausole beneficiarie per i
tossicodipendenti (4139/2013).
4.
Sia attuato il diritto alle visite coniugali. In prigione si è privati
della propria libertà. Ma nelle prigioni greche ti privano persino del
piacere della comunicazione sociale e del contatto diretto con i propri
cari. In tutte le prigioni dei paesi europei sono permesse le visite
coniugali, solo in Grecia al detenuto viene negato il diritto alla
comunicazione umana.
5.
Infine, ora parliamo della continua prigionia di chi subisce la
deportazione. Centinaia d’immigrati sono detenute per le burocrazie
delle ambasciate, anche quelli che hanno scontato l’intera pena.
Chiediamo il loro immediato rilascio.
Chiediamo
che il ministro di Giustizia affronti questi problemi riguardanti le
prigioni e ritiri immediatamente il disegno fascista per la ‘Guantanamo’
greca nel carcere di Domokos.
Il
ministro di Giustizia sarà considerato responsabile per ogni giorno di
sciopero della fame e per ogni prigioniero la cui vita è in pericolo.
NOI, PRIGIONIERI IN SCIOPERO DELLA FAME VINCEREMO
LOTTA – DIGNITÀ – SOLIDARIETÀ
Comitato di lotta dei prigionieri
(22 giugno 2014)
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