Morti per amianto nei
capannoni Alfa Romeo, la Regione parte civile
Regione
Lombardia si è costituita parte civile nel processo penale contro alcuni ex
dirigenti Fiat per ventuno decessi legati all’esposizione all’amianto negli
anni Ottanta e Novanta all’Alfa Romeo di Arese
di Monica
Guerci
Arese, 15
marzo 2014 - Regione Lombardia si è costituita parte civile nel processo penale
contro alcuni ex dirigenti Fiat per ventuno decessi legati all’esposizione
all’amianto negli anni Ottanta e Novanta all’Alfa Romeo di Arese.
L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 31 marzo al Palazzo di
Giustizia di Milano. Nei giorni scorsi anche il Comune di Arese aveva preso la
stessa decisione. «Sulla salute dei luoghi di lavoro non si scherza. Bene
dunque ha fatto Regione Lombardia a costituirsi parte civile contro i vertici e
manager Fiat».
Così il
vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) commenta
la decisione della Giunta regionale di costituirsi parte civile nei confronti
agli ex manager Fiat, tra cui l’Ad Paolo Cantarella, in relazione alla morte
per forme tumorali di 21 operai dello stabilimento motoristico, decessi
avvenuti a metà degli anni 2000 e che secondo l’accusa sarebbero stati
provocati dalla presenza di amianto nello stabilimento milanese. «Episodi di
questo tipo - sottolinea Cecchetti - non sono più tollerabili e con
questa azione Regione Lombardia lancia un messaggio chiaro. La salute sui
luoghi di lavoro e il rispetto delle norme di sicurezza fanno parte delle
conquiste di civiltà e coinvolgono in prima persona i lavoratori. Inoltre –
conclude il vice presidente - rappresentano un beneficio per l’intera società
che non è costretta di farsi carico dei costi per curare le persone che si sono
ammalate a causa di un uso poco attento di tecnologie, materiali o altri tipi
di componenti».
Cantarella
risponde di omicidio colposo in relazione alle sue cariche di ex presidente di
Alfa Lancia spa e Lancia Industriale nel 1991 e amministratore delegato di Fiat
Auto tra il 1991 e il 1996. Gli altri indagati sono Corrado Innocenti (ex ad di
Alfa Romeo), Piero Fusaro (ex presidente ed ex ad di Lancia Industriale spa),
Luigi Francione (ex presidente di Lancia spa), Giorgio Garuzzo (ex presidente
di Fiat Auto spa), Vincenzo Moro (ex ad di Alfa Romeo), Giovanni Battista
Razelli (ex ad di Lancia Industriale spa). Per tutti l’accusa è omicidio
colposo.
monica.guerci@ilgiorno.net
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