Il "piano Camusso"? Cacciare tutti i dissidenti in Cgil
Cosa significa? Che i seguaci di Giorgio Cremaschi – quelli del “maledetto” documento n. 2, “Il sindacato è un'altra cosa” - vengono allontanato nei modi che ognuno ha potuto vedere con i propri occhi, vedi ad es. a MILANO? Beh, per quelli era scontato.l
No, qui stiamo parlando dei normali sostenitori del “documento 1”, quello del “segretario generale” Camusso , che però hanno avuto la pessima idea di sostenere e votare – in assemblea e nei seggi – a favore degli “emendamenti” proposti da Landini e altri sostenitori del segretario generale della Fiom.
Una prassi come quella che vi stiamo per raccontare non è possibile – per ora – applicarla ai delegati della Fiom, perché qui Landini & co. sono assolutamente maggioritari (circa il 75% sostiene “il reggiano”, mentre un'altra buona quota va alla Rete28Aprile cremaschiana e solo un 15-20% ai “camussiani”.
Ma nelle altre categorie è strage di delegati. Bisogna naturalmente sapere che molti delegati (o addirittura “funzionari”) possono svolgere il loro lavoro sindacale solo perché “in distacco”. Ovvero, conservano il posto in azienda, ma lavorano a tempo pieno o parziale per il sindacato. Cosa fanno i segretari categoriali o territoriali, dopo la conclusione dei congressi locali? Semplice: fanno la lista dei “cattivi” e tolgono loro la delega per il distacco, rispedendoli “in produzione”. Se l'azienda esiste ancora...
Questa denuncia dettagliata viena dalla Fil (trasporti, dunque) della Campania, e merita di essere riportata per intero.
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A tutte le compagne e i compagni della Cgil
Per difendere la libertà, la democrazia il pluralismo nella Cgil
È appena terminato il Congresso Regionale della Filt Campania.
Il
Segretario Generale, appena rieletto, invia un sms ai dirigenti
regionali della categoria che hanno sostenuto gli emendamenti al
documento di maggioranza firmati da Landini e altri e sul “testo unico”
sulla rappresentanza. Vengono convocati per il giorno dopo per
comunicazioni urgenti.
Le
comunicazioni sono relative alla revoca dei distacchi sindacali e al
rientro immediato, il sabato successivo 1° marzo, nelle aziende di
provenienza.
Nessuna motivazione viene fornita per questa decisione: “è terminata la collaborazione”!?
Neanche il capufficio di un'azienda privata, la peggiore possibile, si sarebbe potuto comportare così.
Lo
fa il Segretario Generale Regionale di una categoria della Cgil, senza
nessuna decisione di una segreteria che, tra l'altro, non è neanche
stata ancora eletta.
Tantomeno del Direttivo.
Lo
fa contro i princìpi fondanti della Cgil. Come se fosse naturale
reprimere la libertà di espressione e il pluralismo nella Cgil. Lo fa
con una modalità che con cozza contro i più elementari princìpi della
civiltà dei rapporti, personali ed umani.
Ne
sono vittime due dirigenti della Filt: una compagna della Segreteria
Regionale uscente, responsabile del Dipartimento diritti, e un compagno
dell'apparato politico regionale, impegnato nel settore pubblico del
trasporto locale.
Tutto ciò è insopportabile.
Facciamo
appello a tutte le compagne e i compagni, al di là delle loro opinioni
congressuali, perché si esprimano contro questo atto inqualificabile di
autoritarismo e discriminazione, indegno della tradizione democratica
della nostra organizzazione.
Lo
chiederemo al Congresso Regionale della Cgil anche al Segretario
generale Susanna Camusso, perché, come ha sostenuto recentemente, “in
Cgil non cacciamo chi ha opinioni diverse dalla maggioranza”.
Fa
bene Susanna Camusso a dirlo, noi non dobbiamo farlo passare nel
silenzio e con il silenzio, la Cgil della Campania non lo merita.
Napoli, 5 marzo 2014
Le compagne e i compagni della Cgil Campania
sostenitori degli emendamenti al 1° documento congressuale
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