- per accertare le responsabilità di
questa aggressione
- per sospendere il trasferimento della
collega
- per far ritornare la normalità e il
quieto vivere nel centro per tutte le operatrici e per gli anziani
assistiti.
- Con la proposta ai compagni del movimento
e del sindacalismo di base, a tutte le lavoratrici e i lavoratori, di mobilitarsi su questa brutta vicenda,
oltre a tutte le iniziative legali che saranno avviate in ogni caso, affinché non succedano più episodi di
questo tipo e che nessun dirigente
possa giocare con la vita delle persone e delle donne.
Una ragione in più per sostenere
Lunedì 25 presidio davanti il Comune di
Milano, Piazza della Scala, dalle ore 10 alle 14,30.
Violenza sulle donne, 4 casi
al giorno in Lombardia: in aumento quella domestica
Presentati i
dati 2011-2013 del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) della
Fondazione Ca' Granda Policlinico e lo
spot realizzato
grazie anche ai finanziamenti della Regione Lombardia, del Comune di Milano e
di Adei Wizo.
Milano, 18
novembre 2013 - Nonostante le numerose iniziative contro la violenza sulle
donne, il numero dei casi di violenza non accenna a diminuire. Anzi,
i dati del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) dimostrano un
aumento significativo, di circa il 23% negli ultimi due anni. E le
proiezioni dicono che entro la fine di quest'anno avremo 769 casi, contro
i 576 dell'anno scorso. Quindi ci sara' un ulteriore incremento: più di
4 donne al giorno. Il SVSeD della Clinica Mangiagalli, Fondazione Ca'
Granda Policlinico di Milano, è il Centro di riferimento della regione
Lombardia ed è un servizio di emergenza che funziona grazie alla
collaborazione con la Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano,
l'ASL Milano e il Comune di Milano.
Ecco alcuni dati
VIOLENZE
DOMESTICHE IN AUMENTO RISPETTO AL 2011-2012-2013 - L’analisi del periodo 1
gennaio - 15 ottobre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2011 mostra
che gli accessi al servizio SVSeD sono stati 111 in più (un aumento del
23,2%), per un totale di 590. Ad aumentare sono soprattutto le violenze
domestiche, che registrano un +53,4% rispetto a due anni prima. Rispetto al
2012, invece, per lo stesso periodo si sono registrati 77 casi di
violenza in più, pari a +15% (513 casi in totale). Anche qui ad aumentare
maggiormente sono i casi di violenze domestiche, che registrano un
incremento del 44%. Rispetto al 2012, invece, sono in calo le violenze
subìte dagli uomini: erano 26 l'anno precedente (3,9% del totale), mentre
sono 9 nel 2013 (2,5%). Sempre analizzando i dati al 15 ottobre 2013 le
richieste di aiuto al servizio di reperibilità telefonica dell'SVSeD,
svolto da assistenti sociali e psicologhe, sono aumentate del 50,8% rispetto
al 2012; addirittura raggiungono il 314,6% in più se il confronto è con
il 2011, arrivando ad un picco di +460% nei weekend.
AUMENTO
VIOLENZE DOMESTICHE E DONNE ALL'ESTERO - Considerando il totale dei casi, le
violenze sessuali sono sempre state in maggioranza rispetto alle violenze
domestiche, ma nel 2013 la situazione è cambiata: se nel 2012 la
violenza sessuale costituiva il 58% delle richieste di aiuto e la violenza
domestica il 42%, nel 2013 la percentuale si è ridotta al 49,8% (-8,2%), con un
aumento delle violenze domestiche che ora rappresentano il 50,2% dei casi
(+8,2%). In aumento anche i casi di violenza sessuale subita da donne
residenti all'estero, che si trovano momentaneamente in Italia per motivi
di studio o di lavoro: erano 4 nel 2012 (0,6% del totale) e sono diventati 7
nei primi dieci mesi del 2013 (1,9%).
IN CALO
VIOLENZE SUI MINORI - In calo anche le violenze sessuali registrate sui minori:
al 15 ottobre 2013 si sono contati 60 casi (16,5% del totale), metà dei quali
si concentrano nella fascia 14-17 anni (29 casi), e a cui si aggiungono 24 casi
di maltrattamento su minori osservati nel 2013 nel Pronto Soccorso Pediatrico
della Fondazione. Nell’intero anno 2012 la violenza sui minori ha registrato
131 casi, pari al 20% del totale, con 62 episodi nella fascia 14-17 anni.
ETA' E
NAZIONALITA' DONNE VITTIME DI VIOLENZE - La fascia di età con il maggior
numero di casi si conferma quella tra i 25 e i 34 anni, e registra un
aumento del 3,3% (nel 2012 rappresentavano il 25,4% dei casi; a ottobre 2013
sono saliti al 28,7%). In aumento anche i casi nella fascia 35-44 anni
(23,5% nel 2012 contro 24,6% del 2013) e quelli sulle donne con più di 55
anni (4,4% nel 2012 contro 5,2% nel 2013). La nazionalità delle donne
vittime di violenza domestica rimane equamente suddivisa tra italiane e
straniere, come nel 2012: in particolare, nel 2013 solo 9 vittime straniere
di violenza domestica erano prive di permesso di soggiorno e 15 avevano già
ottenuto la cittadinanza italiana. Rispetto al 2011, si è registrato un
incremento significativo delle vittime di violenza domestica disoccupate (dal
14.6% del 2011 ad un 24.3% del 2013).
KUNSTERMANN
SPIEGA LE CAUSE - Alessandra Kustermann, direttore del Pronto Soccorso
Ostetrico-ginecologico della Fondazione Ca' Granda Policlinico e responsabile
dell'SVSeD spiega: "Sembrerebbe che la violenza domestica sia un
fenomeno in aumento. Le spiegazioni sono molteplici: da un lato
potrebbe esservi una maggiore emersione dei casi sommersi, perché le donne
trovano più frequentemente il coraggio di parlarne. Dall’altro la maggiore
formazione e sensibilizzazione degli operatori sanitari determina un aumento
delle diagnosi di sospetto maltrattamento nei Pronto Soccorso, anche quando la
persona offesa continua a nascondere la reale origine delle lesioni riportate.
Tuttavia, queste spiegazioni non bastano a giustificare il numero così elevato
dei casi giunti in SVSeD negli ultimi 2 anni". Un'ulteriore possibile
spiegazione, aggiunge Kustermann, "potrebbe essere legata alla crisi
economica e all’aumento della disoccupazione maschile, che determina una maggiore
tendenza alla depressione legata alla perdita di ruolo sociale da parte
degli uomini, una difficoltà a gestire le relazioni con la partner e con gli
eventuali figli, un aumento dei conflitti famigliari per le maggiori difficoltà
economiche che possono sfociare in maltrattamento psicologico e fisico".
IL PROGETTO
SAFE - Anche per questo è importante il progetto SAFE, che rientra
nell'ambito del bando di finanziamento europeo Daphne III: il progetto è appena
stato presentato da SVSeD insieme al Comune di Milano, che finanzia la rete dei
centri antiviolenza. "Il progetto SAFE si propone di mettere in
collegamento la rete che si occupa di aiutare le donne vittime di violenza con
i centri che trattano gli uomini che agiscono la violenza. Ci proponiamo di
ampliare la conoscenza del fenomeno e di implementare il trattamento degli
autori, per diminuire il numero delle recidive e per prevenire la violenza
domestica".
IL VIDEO -
Infine, è stato presentato oggi lo spot "La violenza non si cancella:
fermati", realizzato da SVS-Donna aiuta Donna (SVSDAD) onlus grazie
anche ai finanziamenti della Regione Lombardia, del Comune di Milano e di Adei
Wizo (Associazione donne ebree d'Italia). Lo spot, conclude Alessandra
Kustermann, "si propone di spostare lo sguardo sugli autori della
violenza e di comunicare che vi sono due numeri contattabili da loro per poter
chiedere aiuto, per un cambiamento possibile". Nello spot sono
elencati tutti i centri antiviolenza che fanno parte della rete del Comune di
Milano, e viene messo a disposizione il numero dell'SVSeD (02-5503-8585),
attivo 24 ore su 24 per un primo aiuto telefonico alle vittime di violenza, e
per dare supporto agli operatori sanitari di altri ospedali e alle forze
dell'ordine. (GUARDA
IL VIDEO)
Un altro
video è quello realizzato da alcuni studenti dello IED di Milano nell'ambito del progetto che
l'Associazione ha realizzato con IED e COOP Lombardia. (GUARDA
IL VIDEO)
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