Intanto si stanno concentrando nel centro di genova le forze dell'ordine per imporre di fatto con la forza, un accordo che prevede comunque esternalizzazioni in appalto di attività, riorganizzazioni interne, che per i lavoratori vorranno dire comunque tagli sia di posti di lavoro, sia di salari e orari, sia di diritti.
Quindi, non è affatto vero che l'accordo è passato a maggioranza.
"Genova, 23 novembre 2013 - Dopo oltre 3 ore e mezza di discussione i lavoratori di Amt hanno approvato a maggioranza la bozza di accordo siglata nella notte in prefettura da Comune, Regione, Amt, organizzazioni sindacali. Nell’ambito e al termine dell’assemblea si sono registrate tensioni fra i lavoratori e, in particolare, fra quelli d’accordo e quelli contrari all’approvazione del documento. L’intesa prevede, in primo luogo, che l’Amt resti pubblica. La Regione si impegna a finanziare l’acquisto in tempi brevi di 15 nuovi mezzi attraverso una riprogrammazione di risorse già impegnate e, nel quadriennio 2014-2017, di altre 200 vetture, con finanziamenti da fondi europei e nazionali.
La Regione, si impegna inoltre ad accelerare il percorso di costituzione dell’Agenzia unica per il trasporto pubblico locale entro marzo del 2014 in modo che operi a regime entro la fine dell’anno. I sindacati hanno riferito, poi, che, per ripianare il disavanzo di Amt, calcolato in 8,3 milioni di euro nel 2014, il Comune si è impegnato a ripatrimonalizzare l’azienda con un investimento pari a 4,3 milioni di euro. I restanti 4 milioni saranno invece recuperati attraverso riorganizzazioni anziendali che non toccheranno ne’ le retribuzioni, ne’ l’orario di lavoro, ne’ i riposi dei dipendenti. In particolare, secondo quanto riferito, tra gli interventi di riorganizzazione e’ prevista l’esternalizzazione di quote di attivita’ che verranno affidate in appalto. L’accordo prevede anche che, dopo la ratifica del testo si dovrà avviaere una trattativa aziendale per stabilire quante e quali linee appaltare. Questa misura dovrebbe consentire un risparmio per l’azienda pari a 2 milioni di euro.
Per recuperare i restanti 2 milioni di disavanzo, l’accordo prevede altre riorganizzazioni interne, che dovranno essere individuate entro il 31 dicembre di quest’anno in modo da essere realizzate a partire da gennaio del 2014. E’ stato precisato che l’accordo prevede esplicitamente l’inscindibilita’ delle singole misure stabilite: se un punto non dovesse essere rispettato, salterebbe l’accordo nel suo complesso".
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