martedì 19 novembre 2013

pc 19 novembre - LE DONNE "STRONZE"






Le donne "stronze" dei Riva - Ci sono le donne, ai Tamburi, a Paolo VI, ecc., inquinate, uccise, disoccupate, maltrattate; poi ci sono le donne di potere che si costruiscono la loro "bella" vita sulla pelle delle donne di Taranto. 

IL 25 NOVEMBRE SCIOPERO DELLE DONNE, anche contro 

le "donne stronze"

 

Mentre a Taranto gli ulteriori dati della Asl parlano di aumento dei 
tumori, soprattutto nei quartieri Tamburi e Paolo VI, e che le donne
sono colpite soprattutto al seno e tante muoiono; la figlia di Fabio 
Riva e la moglie di Emilio Riva invitano a denunciare i magistrati 
di Taranto per l'inchiesta su salute e ambiente - perchè: avrebbero 
danneggiato le casse miliardarie dei Riva...

TARANTO - Fabio Riva un anno fa, quando il gip Patrizia Todisco 
firmò l’ordinanza di custodia cautelare per il vicepresidente di Riva 
Fire, si rifugiò a Londra, dove peraltro si trova tutt’ora... I finanzieri, 
ascoltando i colloqui del vecchio e del nuovo skipper della famiglia 
Riva, apprendono che Fabio farà rientro in Italia soltanto dopo 8 
mesi, quando le cose si saranno sistemate e potrà, dopo appena un 
mese di reclusione, tornare libero. I familiari di Fabio Riva ovviamente 
adottano mille cautele, temendo le intercettazioni, e dunque cambiano 
spesso scheda sim (acquistando anche schede francesi), usano skype 
e adottano un linguaggio criptico. È la figlia Alice, in particolare, 
a fare la spola con Londra per trovare il padre.
...Fabio Riva sfugge all’arresto nei giorni successivi a Capodanno 
2013, quando passa alcuni giorni con i familiari sullo yacht di 60 
metri ormeggiato a Beaulieu Sur Mer, località balneare poco distante 
da Nizza, raggiunta con il Tgv, il treno ad alta velocità francese 
partito da Londra...
Oltre a tenere i contatti con il padre, Alice cerca anche di capire 
cosa accade in Ilva. I finanzieri intercettano i suoi colloqui con il 
lobbista-consulente Alberto Cattaneo. Secondo i militari, in 
particolare, «Alice parla con Alberto Cattaneo di una nuova figura 
che dovrebbe affiancare Bruno Ferrante, una persona di fiducia 
della famiglia che allo stesso tempo è una figura pericolosa ma 
che in questo momento rappresenta la chiave della situazione».
Esasperata per la piega che l’inchiesta giudiziaria sta assumendo, 
la figlia di Fabio Riva invita a «essere più cattivi a livello 
giudiziario» e a denunciare i magistrati di Taranto «per 
danni economici» non ritenendo sbagliato nemmeno «fare 
un po’ di paura (riferendosi ai licenziamenti dei dipendenti 
dell’Ilva), passando prima per la mobilità».

Qualche giorno prima dell’arresto di Fabio Riva, i finanzieri 

intercettano una telefonata tra Giovanna Du Lac Capet 
(seconda moglie di Emilio) e il presidente dell’Ilva Bruno 
Ferrante...
La seconda moglie di Emilio Riva svolge un ruolo molto attivo. 
Tiene i contatti con l’avvocato Marco De Luca, invita tutto lo 
staff legale a darsi da fare contro la Procura di Taranto («Mio 
marito si è stancato» ripete spesso), si sposta spessissimo, 
almeno così traspare dalle intercettazioni telefoniche, facendo 
la spola tra Milano, le Bahamas, Miami e Montecarlo... si procura 
il numero del vicedirettore del Giornale Nicola Porro e lo chiama 
per ringraziarlo per un articolo scritto contro i giudici di Taranto.

(da MFPR Taranto)

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