VERSO E OLTRE LO SCIOPERO DEL 18 OTTOBRE!
Quanto tempo come lavoratori possiamo continuare a chiederci : 'Come va ?
Sempre peggio' e ancora : 'Cosa vuoi ,così hanno deciso in Regione Lombardia.
E così mentre tentiamo di racimolare qualche euro in
più con il lavoro straordinario, ci dimentichiamo di quella identità collettiva
che in un passato recente è stata il contributo primario per l'affermazione dei
diritti dei lavoratori di cui ancora restano tracce.E noi lavoratori di
oggi dobbiamo essere grati a quei lavoratori che in passato con le loro
lotte unitarie hanno conquistato condizioni di lavoro migliori. Nulla ai
lavoratori è stato dato per l'idea illuminata di qualche leader politico/sindacale,
ma solamente quando i lavoratori uniti hanno espresso con determinazione la
loro volontà, uscendo da quella dimensione che li vedeva rassegnati e
subalterni accettare le politiche dei poteri forti.
Quando oggi ci parliamo ci vediamo così : rassegnati e
perdenti ,ognuno più solo alla ricerca di soluzioni individuali, di carattere
solamente economico, come piante che si preoccupano della propria crescita
incuranti del degrado del terreno, di quella terra dove peraltro gettano le
proprie radici.Queste piante come i lavoratori di oggi sono predestinati a
perire presto o tardi, perchè non comprendono che la loro vitalità dipende da
un bene comune che insieme ed uniti devono preservare.
E così il lavoro straordinario, come libera
professione o gettone, diventa la propria personale soluzione. Già
il lavoro straordinario, almeno quello non ce lo tolgono e così VIA ! a
lavorare 7-8-9-10 giorni di seguito, magari con un doppio turno ed ancora con
un 2° - 1° dove iniziamo a lavorare alle 7.00 però per non sporcare la tovaglia
timbriamo alle 9.00 così abbiamo pure goduto delle 11 ore obbligatorie di
riposo.
Questi sono i segni di un abbruttimento, di una via in
solitaria dei lavoratori, sempre molto gradita ad ogni padrone di ogni tempo.
E il sindacato? Quello che conta come CGIL-CISL e UIL.
Anche quello non ce l'hanno tolto. Già, ma a cosa ci serve se non ha altro
compito se non quello di servirci l'unico menù di un' Amministrazione
Pubblica sempre attenta a tagliare i costi di una Sanità fuori controllo.
Già fuori controllo, per aver seminato e cresciuto il
Privato senza altro criterio se non quello degli affari, dei soldi che fanno i
soldi.
Così ora tra Pubblico e Privato la Sanità divora
risorse Pubbliche fino ad un 80% dell' intero bilancio della Regione
Lombardia.
Ed allora ecco la soluzione ! Tagliare la spesa
Pubblica con il blocco del Turn-over e degli stipendi, con la cancellazione di
Servizi sul Territorio e la riduzione/accorpamento di quelli ancora esistenti.
La via maestra per contrastare l'impoverimento del
ruolo Pubblico nella Sanità rimane la lotta dei lavoratori.Occorre la lotta
dei lavoratori uniti tra loro (oggi non lo sono, perchè divisi per
la categoria che portano e per la accettazione di soluzioni personali)
per la rivendicazione di uno stipendio più alto(200-300 euro in più) senza
lavoro straordinario(per 36 ore di lavoro ordinario).
Il ricorso al lavoro straordinario per contratto
dovrebbe coprire richieste di prestazioni eccezionali ed impreviste, non
ordinarie e programmabili. Solo una larga adesione alla astensione dal lavoro
straordinario,così come lo conosciamo in Istituto obbligherà questa
Amministrazione ad assumere altro personale, altri nostri simili che si
affacciano oggi al mondo del lavoro.
Migliori condizioni di lavoro e più alti stipendi sono
risultati che i lavoratori possono raggiungere, contrastando uniti, la via
unica del liberismo e dell' affarismo che ha trovato modo di
investire e riscuotere guadagni anche sul bisogno primario di cura
delle persone.
Ficchì Donato
Slai COBAS “Fondazione INT” per il sindacato di classe
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