Proletari comunisti
aderisce alla manifestazione nazionale No Muos del 28 settembre a Palermo e il
circolo cittadino vi parteciperà condividendo appieno le parole d’ordine della
manifestazione:
Bloccare il MUOS, sabotare la
guerra, cacciare Crocetta!
Respingiamo con forza
l’installazione del sistema satellitare di comunicazione militare dell’esercito
statunitense noto come Muos e delle 46 antenne NRTF già esistenti!
Dopo i blocchi stradali
in Contrada Ulmo, oggetto di repressione da parte degli uomini della questura
di Caltanissetta ma mai fermatisi, dopo il taglio delle reti perimetrali della
base americana per sostenere a gran voce che la terra è di chi la abita e di
chi ci vive, dopo l’occupazione di molti consigli comunali, si è arrivati alla
grandiosa manifestazione del 9 Agosto dove centinaia di manifestanti hanno
invaso la base militare respingendo e aggirando gli inutili tentativi delle
cosiddette “forze dell’ordine” e arrivando fin sotto le antenne si sono ripresi
i compagni che per protesta pochi giorni prima vi si erano arrampicati.
Il grande risultato
raggiunto in quella giornata è stato possibile grazie alla mobilitazione
popolare e alla sua determinazione, in particolare dai giovani e dalle mamme
organizzate nel “comitato mamme no muos”, che ha dimostrato sul campo che non
ci sono reti che tengano e scudi e manganelli che possano fermare la volontà
popolare di raggiungere i propri obiettivi!
Il Muos è uno strumento
di comunicazione militare di importanza strategica per l’imperialismo americano
per intraprendere nuove guerre di aggressione. Data la posizione strategica
della Sicilia nel Mediterraneo, gli USA dal secondo dopoguerra la considerano
come una vera e propria portaerei naturale, basti pensare a Sigonella diventata
la principale base militare NATO da cui partono i droni che nei loro raid
assassini fanno strage di civili nel Medio ed Estremo Oriente in Afghanistan e
Pakistan in particolare.
In questa fase
particolare in cui sembra imminente un attacco alla Siria il dovere dei popoli
del mondo, dei rivoluzionari e dei sinceri democratici è quello di opporsi a
questa ennesima strage e, nel nostro caso particolare, all’impiego previsto
delle basi militari siciliane per l’intervento di aggressione insieme alle
altre basi sparse sul territorio nazionale da Taranto a Napoli a Vicenza. Ancora
una volta il governo americano parla di “prove” dell’esistenza di armi di
distruzione di massa per giustificare un intervento che utilizzerebbe davvero
armi di distruzione di massa in dotazione all’esercito americano come il
fosforo bianco, il napalm e munizioni ad uranio impoverito di cui già è stato
fatto abbondante uso in Irak e Afghanistan da parte dell’esercito americano
stesso.
Il movimento contro la
guerra e anti-imperialista deve
continuare a mobilitarsi e fare un salto di qualità prendendo ad esempio la
giornata del 9 Agosto e proseguendo sulla linea dei blocchi, del sabotaggio,
nella violazione di recinzioni e basi militari USA/NATO illegittime che vanno
smantellate. Nonché contro la partecipazione da parte del nostro paese a guerre
di aggressione imperialiste come successo in passato.
Inoltre vi è anche il
“fronte interno” rappresentato dalle vittime tra la popolazione siciliana che
subisce le onde elettromagnetiche nocive per la salute che sono causa di un
elevato tasso al di sopra della media di tumori e leucemie, così come
dimostrato dagli studi provenienti dal Politecnico di Torino;
Per tutto questo il Muos
non può essere considerato una grande opera speculativa al pari di TAV e ponte
sullo stretto di Messina, bensì come si diceva, uno strumento di importanza
strategica per l’imperialismo americano, indispensabile per la conduzione dei
propri piani di controllo e dominio mondiale di conseguenza il contrasto a esso richiede una maggiore organizzazione e
la comprensione che non si tratta di una mera questione territoriale o locale
bensì di una lotta d’importanza mondiale.
L’infame Crocetta che ha
costruito la sua campagna elettorale a Niscemi contro il Muos e che adesso
addita i nomuos come “mafiosi” e “violenti” invece è complice dei progetti
imperialisti guerrafondai e di tutti i malati e i morti da esso derivanti, va
cacciato come tutti gli altri ladroni che occupano poltrone istituzionali, il
suo palazzo va assediato, la sua vita deve essere resa impossibile a causa
della sua grave responsabilità. Cadute le illusioni, la popolazione di Niscemi
lo scorso 9 Agosto ha giustamente affermato che adesso Crocetta non è più il
benvenuto e nel caso provi a tornare riceverà l’accoglienza che si merita.
Anche i deputati del M5S dopo il bluff propagandistico del blocco della
finanziaria all’assemblea regionale per qualche giorno, al pari di tutti gli
altri deputati stanno sulle loro poltrone mentre la lotta prosegue per altre
strade più efficaci, stesso “risultato” inconcludente avranno questi
fantomatici ricorsi che non solo sono inefficaci ma che contribuiscono a creare
illusioni distogliendo dall’obiettivo creando quindi danni seri alla lotta
stessa.
Tutto ciò dimostra ancora
una volta che è il popolo e solo il popolo a fare la storia! Basta con le
illusioni elettorali e verso le istituzioni!
Così com’è utile che
lotte diverse si incontrino e si sostengano a vicenda (vedi l’esempio con la
lotta No Tav in primis) è bene imparare dalle altre lotte, in particolari dalle
sconfitte di esse. Ci riferiamo agli operai di Termini Imerese i quali si
trovano in questa situazione proprio perché invece di impugnare la lotta hanno
scelto di intraprendere “facili scorciatoie” come gli appelli allo showman
Fiorello e ancor più importante al Papa di turno. Abbiamo visto il risultato,
così come in altri casi, per questo facciamo appello al movimento No Muos che
recentemente ha indirizzato una lettera a “Papa Francesco” ancora una volta di
non farsi illusioni!
Così come con Crocetta e
il M5S anche quella del Papa come si suol dire “non è strada che spunta”!
Nonostante i soliti
opportunisti che trovano in queste lotte di massa il palco su cui inscenare la
propria attività inconcludente normalmente relegata agli ambienti dei salotti della
“sinistra alternativa” e del “movimento”, il 9 Agosto le reti sono state
sfondate e la base occupata. Bisogna diffidare da chi a parole sostiene questi
processi e che si traveste da “comitati no muos” locali e poi nell’ora
dell’azione si ritira vigliaccamente in una pratica opportunista di “non
azione” che si giustifica perennemente con “analisi” che spiegano che “ancora
non è il momento” passando oggettivamente dall’altro lato della barricata.
Sono gli stessi che creano una grande confusione dicendo che
invece delle spese militari bisognerebbe usare questi soldi “per uscire dalla
crisi” ovvero dalla crisi capitalistica. Basta leggere i giornali della classe
dominante e rendersi conto che questa è la stessa parola d’ordine della
borghesia che contemporaneamente all’aumento delle spese militari in vista di
nuove guerre di aggressione come mezzo di distruzione per poi ricostruire e
investire, “per uscire dalla crisi” teorizza l’utilizzo di capitale nello
stesso senso inteso da questi individui per distribuire briciole ai lavoratori
e alle masse popolari per tenerle buone e allontanarle dalla reale soluzione
dei loro problemi condannandoli ha vivere nella perenne miseria della schiavitù
salariale. L’unico modo per mettere fine a questo sistema di barbarie è
sfruttare la crisi che questo sistema attraversa periodicamente e che anzi si
aggravi ricevendo il colpo di grazia da parte della classe operaia e del
proletariato organizzato nel proprio partito rivoluzionario per costruire una
società senza guerra, miseria e sfruttamento elementi tipici del
capitalismo.
Altro che aiutare i
padroni ad uscire dalla crisi!
Per questo è bene
distinguere gli amici del movimento dai falsi amici che confondono e deviano e
che inneggiano sempre alla “calma e alla moderazione” in momenti in cui invece
è bene andare avanti con forza e determinazione nonché dai parolai estremisti
che come mosche cocchiere strillano al movimento di “andare oltre” lo status
attuale al di là delle possibilità oggettive pur non avendo essi stessi i mezzi
e la capacità di contribuire perché il movimento stesso possa farlo e/o lo
criticano di “arretratezza” quando il movimento invece
raggiunge grandi risultati riconosciuti come lo sfondamento delle reti lo
scorso 9 Agosto.
Fino a questo momento i
risultati dimostrano che questi soggetti non hanno avuto il sopravvento è bene
rimanere vigili perché non prendano campo all’interno pena la sconfitta del
movimento stesso.
Così come è bene tenere
alla larga i gruppuscoli neofascisti che ora travestiti da “anti-americani” ora
da “autonomisti” provano sempre ad infiltrarsi nei movimenti. Sono gli stessi
che vengono utilizzati dall’apparato dello stato proprio contro i movimenti
popolari quanto diventano un serio pericolo per il sistema, o nei momenti
iniziali come il caso del movimento No Muos perché non lo diventi troppo. Basti
guardare a quello che sta succedendo in questi giorni in Grecia dove i
neofascisti di Alba Dorata hanno ucciso un noto cantante antifascista con la
protezione delle forze dell’ordine proprio all’apice di numerose giornate di
scioperi dei lavoratori contro gli ennesimi tagli sociali e licenziamenti.
Facciamo appello ai
lavoratori, ai giovani, alle donne e alle masse popolari perché Sabato 28
Settembre scendano in piazza contro il Muos, contro la guerra imperialista. Assediamo
la regione, cacciamo Crocetta! Continuare la mobilitazione a Niscemi sulla
linea del 9 Agosto!
Concentramento ore 15:00
Pza Castelnuovo (Politeama)
proletari comunisti
23/09/13
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