martedì 24 settembre 2013

pc 25 Settembre - Bloccare il MUOS, sabotare la guerra, cacciare Crocetta!

Proletari comunisti aderisce alla manifestazione nazionale No Muos del 28 settembre a Palermo e il circolo cittadino vi parteciperà condividendo appieno le parole d’ordine della manifestazione: 

Bloccare il MUOS, sabotare la guerra, cacciare Crocetta!

Respingiamo con forza l’installazione del sistema satellitare di comunicazione militare dell’esercito statunitense noto come Muos e delle 46 antenne NRTF già esistenti!
Dopo i blocchi stradali in Contrada Ulmo, oggetto di repressione da parte degli uomini della questura di Caltanissetta ma mai fermatisi, dopo il taglio delle reti perimetrali della base americana per sostenere a gran voce che la terra è di chi la abita e di chi ci vive, dopo l’occupazione di molti consigli comunali, si è arrivati alla grandiosa manifestazione del 9 Agosto dove centinaia di manifestanti hanno invaso la base militare respingendo e aggirando gli inutili tentativi delle cosiddette “forze dell’ordine” e arrivando fin sotto le antenne si sono ripresi i compagni che per protesta pochi giorni prima vi si erano arrampicati.
Il grande risultato raggiunto in quella giornata è stato possibile grazie alla mobilitazione popolare e alla sua determinazione, in particolare dai giovani e dalle mamme organizzate nel “comitato mamme no muos”, che ha dimostrato sul campo che non ci sono reti che tengano e scudi e manganelli che possano fermare la volontà popolare di raggiungere i propri obiettivi!
Il Muos è uno strumento di comunicazione militare di importanza strategica per l’imperialismo americano per intraprendere nuove guerre di aggressione. Data la posizione strategica della Sicilia nel Mediterraneo, gli USA dal secondo dopoguerra la considerano come una vera e propria portaerei naturale, basti pensare a Sigonella diventata la principale base militare NATO da cui partono i droni che nei loro raid assassini fanno strage di civili nel Medio ed Estremo Oriente in Afghanistan e Pakistan in particolare.
In questa fase particolare in cui sembra imminente un attacco alla Siria il dovere dei popoli del mondo, dei rivoluzionari e dei sinceri democratici è quello di opporsi a questa ennesima strage e, nel nostro caso particolare, all’impiego previsto delle basi militari siciliane per l’intervento di aggressione insieme alle altre basi sparse sul territorio nazionale da Taranto a Napoli a Vicenza. Ancora una volta il governo americano parla di “prove” dell’esistenza di armi di distruzione di massa per giustificare un intervento che utilizzerebbe davvero armi di distruzione di massa in dotazione all’esercito americano come il fosforo bianco, il napalm e munizioni ad uranio impoverito di cui già è stato fatto abbondante uso in Irak e Afghanistan da parte dell’esercito americano stesso.
Il movimento contro la guerra e anti-imperialista  deve continuare a mobilitarsi e fare un salto di qualità prendendo ad esempio la giornata del 9 Agosto e proseguendo sulla linea dei blocchi, del sabotaggio, nella violazione di recinzioni e basi militari USA/NATO illegittime che vanno smantellate. Nonché contro la partecipazione da parte del nostro paese a guerre di aggressione imperialiste come successo in passato.
Inoltre vi è anche il “fronte interno” rappresentato dalle vittime tra la popolazione siciliana che subisce le onde elettromagnetiche nocive per la salute che sono causa di un elevato tasso al di sopra della media di tumori e leucemie, così come dimostrato dagli studi provenienti dal Politecnico di Torino;
Per tutto questo il Muos non può essere considerato una grande opera speculativa al pari di TAV e ponte sullo stretto di Messina, bensì come si diceva, uno strumento di importanza strategica per l’imperialismo americano, indispensabile per la conduzione dei propri piani di controllo e dominio mondiale di conseguenza il contrasto a esso richiede una maggiore organizzazione e la comprensione che non si tratta di una mera questione territoriale o locale bensì di una lotta d’importanza mondiale.
L’infame Crocetta che ha costruito la sua campagna elettorale a Niscemi contro il Muos e che adesso addita i nomuos come “mafiosi” e “violenti” invece è complice dei progetti imperialisti guerrafondai e di tutti i malati e i morti da esso derivanti, va cacciato come tutti gli altri ladroni che occupano poltrone istituzionali, il suo palazzo va assediato, la sua vita deve essere resa impossibile a causa della sua grave responsabilità. Cadute le illusioni, la popolazione di Niscemi lo scorso 9 Agosto ha giustamente affermato che adesso Crocetta non è più il benvenuto e nel caso provi a tornare riceverà l’accoglienza che si merita.
Anche i deputati del M5S dopo il bluff propagandistico del blocco della finanziaria all’assemblea regionale per qualche giorno, al pari di tutti gli altri deputati stanno sulle loro poltrone mentre la lotta prosegue per altre strade più efficaci, stesso “risultato” inconcludente avranno questi fantomatici ricorsi che non solo sono inefficaci ma che contribuiscono a creare illusioni distogliendo dall’obiettivo creando quindi danni seri alla lotta stessa.
Tutto ciò dimostra ancora una volta che è il popolo e solo il popolo a fare la storia! Basta con le illusioni elettorali e verso le istituzioni!
Così com’è utile che lotte diverse si incontrino e si sostengano a vicenda (vedi l’esempio con la lotta No Tav in primis) è bene imparare dalle altre lotte, in particolari dalle sconfitte di esse. Ci riferiamo agli operai di Termini Imerese i quali si trovano in questa situazione proprio perché invece di impugnare la lotta hanno scelto di intraprendere “facili scorciatoie” come gli appelli allo showman Fiorello e ancor più importante al Papa di turno. Abbiamo visto il risultato, così come in altri casi, per questo facciamo appello al movimento No Muos che recentemente ha indirizzato una lettera a “Papa Francesco” ancora una volta di non farsi illusioni!
Così come con Crocetta e il M5S anche quella del Papa come si suol dire “non è strada che spunta”!
Nonostante i soliti opportunisti che trovano in queste lotte di massa il palco su cui inscenare la propria attività inconcludente normalmente relegata agli ambienti dei salotti della “sinistra alternativa” e del “movimento”, il 9 Agosto le reti sono state sfondate e la base occupata. Bisogna diffidare da chi a parole sostiene questi processi e che si traveste da “comitati no muos” locali e poi nell’ora dell’azione si ritira vigliaccamente in una pratica opportunista di “non azione” che si giustifica perennemente con “analisi” che spiegano che “ancora non è il momento” passando oggettivamente dall’altro lato della barricata.
Sono gli stessi  che creano una grande confusione dicendo che invece delle spese militari bisognerebbe usare questi soldi “per uscire dalla crisi” ovvero dalla crisi capitalistica. Basta leggere i giornali della classe dominante e rendersi conto che questa è la stessa parola d’ordine della borghesia che contemporaneamente all’aumento delle spese militari in vista di nuove guerre di aggressione come mezzo di distruzione per poi ricostruire e investire, “per uscire dalla crisi” teorizza l’utilizzo di capitale nello stesso senso inteso da questi individui per distribuire briciole ai lavoratori e alle masse popolari per tenerle buone e allontanarle dalla reale soluzione dei loro problemi condannandoli ha vivere nella perenne miseria della schiavitù salariale. L’unico modo per mettere fine a questo sistema di barbarie è sfruttare la crisi che questo sistema attraversa periodicamente e che anzi si aggravi ricevendo il colpo di grazia da parte della classe operaia e del proletariato organizzato nel proprio partito rivoluzionario per costruire una società senza guerra, miseria e sfruttamento elementi tipici del capitalismo. 
Altro che aiutare i padroni ad uscire dalla crisi!
Per questo è bene distinguere gli amici del movimento dai falsi amici che confondono e deviano e che inneggiano sempre alla “calma e alla moderazione” in momenti in cui invece è bene andare avanti con forza e determinazione nonché dai parolai estremisti che come mosche cocchiere strillano al movimento di “andare oltre” lo status attuale al di là delle possibilità oggettive pur non avendo essi stessi i mezzi e la capacità di contribuire perché il movimento stesso possa farlo e/o lo criticano di “arretratezza” quando il movimento invece raggiunge grandi risultati riconosciuti come lo sfondamento delle reti lo scorso 9 Agosto.
Fino a questo momento i risultati dimostrano che questi soggetti non hanno avuto il sopravvento è bene rimanere vigili perché non prendano campo all’interno pena la sconfitta del movimento stesso.
Così come è bene tenere alla larga i gruppuscoli neofascisti che ora travestiti da “anti-americani” ora da “autonomisti” provano sempre ad infiltrarsi nei movimenti. Sono gli stessi che vengono utilizzati dall’apparato dello stato proprio contro i movimenti popolari quanto diventano un serio pericolo per il sistema, o nei momenti iniziali come il caso del movimento No Muos perché non lo diventi troppo. Basti guardare a quello che sta succedendo in questi giorni in Grecia dove i neofascisti di Alba Dorata hanno ucciso un noto cantante antifascista con la protezione delle forze dell’ordine proprio all’apice di numerose giornate di scioperi dei lavoratori contro gli ennesimi tagli sociali e licenziamenti.
Facciamo appello ai lavoratori, ai giovani, alle donne e alle masse popolari perché Sabato 28 Settembre scendano in piazza contro il Muos, contro la guerra imperialista. Assediamo la regione, cacciamo Crocetta! Continuare la mobilitazione a Niscemi sulla linea del 9 Agosto!
Concentramento ore 15:00 Pza Castelnuovo (Politeama)
proletari comunisti

23/09/13

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