LA LEGA E' UN MOVIMENTO IDEOLOGICAMENTE E PRATICAMENTE ANTIOPERAIO PER ECCELLENZA, DATO CHE FOMENTA DIVISIONE DEI LAVORATORI TRA NORD E SUD E CON IL RAZZISMO VERSO I LAVORATORI IMMIGRATI, IMPEDENDO L'UNIONE DI CLASSE DEI LAVORATORI E DEVIANDO DAL REALE OBBIETTIVO DEGLI OPERAI DI LOTTARE CONTRO PADRONI E GOVERNO.
Questa incursione populista e razzista della lega (basta leggere articolo sotto) è stata legittimata dai sindacati confederali che pochi giorni prima hanno accettato la "solidarietà" leghista facendo parlare un loro esponente davanti a centinaia di operai, è stata legittimata anche dal sistema in questo caso dalla polizia con un blocco concordato e inutile per dare risalto all'azione di propaganda della lega, non è stata contrastata dagli operai in quanto l'ideologia che li guida che non vuole nessuna bandiera di partito alle iniziative, porta in pratica a mettere tutti sullo stesso piano annullando differenze sostanziali....e accettando che passino vere mistificazioni della realtà
Alla Riva a rischio 430 posti più tutta l’economia dell’indotto. Ma la comunità locale non ci sta e si mobilita. Rolfi: «Impensabile accollarsi l’inefficienza dell’Ilva di Taranto"
Riaprire al più presto lo stabilimento di Cerveno per ridare lavoro ai 430 operai camuni e far ripartire un’azienda importante per l’indotto dell’intera Valle Camonica, altrimenti saranno guai: è questo l’avviso che la Lega Nord, ieri a fianco ai lavoratori della Riva, ha voluto lanciare, forte di una protesta che ha consentito di bloccare sia la statale 42 che la tangenziale. Operai a fianco di parlamentari leghisti, consiglieri di tutti i livelli amministrativi, sindaci, tutti insieme per mandare un messaggio a Roma, come ai magistrati: o si trova immediatamente una soluzione o la protesta messa in campo, ieri, è stata solo un assaggio delle potenzialità di quelle che saranno le proteste messe in campo dalla Lega.
«Stiamo occupando con gli operai sia la tangenziale che la statale per far comprendere a tutti il dramma che questi lavoratori e le loro famiglie stanno vivendo, privati dalle scelte di un magistrato pugliese del sostentamento derivante dal proprio lavoro» ha sottolineato il consigliere regionale Fabio Rolfi, particolarmente preoccupato per una situazione, quella della Valle Camonica, già messa dura a prova da una crisi economica che, ormai, impera da anni.
La versione integrale sul quotidiano Padania Alessandro Montanari 26 Settembre 2013 - 20:36
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