ILVA - Martedì 11 con presidi alle portunerie A e D dell'Ilva e con un attivo
serale alla sede dello slai cobas per il sindacato di classe chiameremo
gli operai a far sentire la loro voce di classe di fronte al
decreto bis "salva-Riva".
Bondi commissario.. nominato prima da Riva e poi dal governo per ristrutturare l'Ilva e riconsegnarla a Riva
fa restare e in un certo
senso aggrava i problemi di salute e lavoro.
Il governo e lo Stato socializzano le perdite e per tornare a privatizzare i profitti.
Lo Stato
costringe quella parte della magistratura che ha inchiodato le
responsabilità di padron Riva per disastro ambientale e messo a nudo il
sistema di complicità collusione politico, istituzionale, sindacale a stare
alle regole e ai limiti del gioco.
Si pone, più di prima, il problema per
gli operai di sviluppare la lotta di classe e il sindacato di classe, dato
che anche questa volta Fim, Fiom, Uilm hanno solo partecipato al
banchetto delle chiacchiere e hanno reso invisibili e silenti gli operai,
che quindi, senza la lotta, non hanno pesato affatto per una vera soluzione
che partisse dagli interessi operai e popolari.
Così come si pone il problema
dell'organizzazione popolare degli abitanti nei quartieri più inquinati,
a partire dai lavoratori cimiteriali, organizzati tutti nello slai cobas per il sindacato di classe, dai Tamburi, fuori e contro i partiti e parlamentari tutti,
complici della non-soluzione del governo.
Slai cobas per il sindacato di
classe taranto
slaicobasta@gmail.com
8 giugno 2013
APPALTO ENI - Anche oggi sabato e domenica continua lo sciopero compatto dell'appalto ENI, con i blocchi della portineria "varco 3" dove entrano gli operai dell'appalto, e davanti all'ingresso principale dell'ENI. Blocchi che già da lunedì saranno estesi e induriti.
Lo
slai cobas in questa vertenza chiama in
causa l'ENI.
La gestione frammentata dell'appalto senza tutela dei
diritti dei lavoratori, oltre che far comodo alle ditte che possono assumere
personale ex novo, con meno diritti e a salari più bassi, fa comodo all'ENI
per fare
appalti al massimo ribasso, i cui effetti, come si vede, vengono
scaricati sui lavoratori, e non avere a che fare con una forza contrattuale
dei lavoratori significativa.
QUESTA
MANOVRA STA SALTANDO. GLI OPERAI, ANCHE QUELLI NON AL MOMENTO INTERESSATI AL
CAMBIO DI APPALTO, SOLIDARIZZANO CON I LORO COMPAGNI DI LAVORO GIA' IN
MOBILITA' O IN CASSINTEGRAZIONE, E NEI FATTISI E' DETERMINATA QUELL'UNITA'
DI CLASSE CHE DITTE E ENI VOGLIONO SCONGIURARE.
LO SCIOPERO E I BLOCCHI SARANNO AD AOLTRANZA FINO A
RISULTATI CONCRETI.
SE NON VI SARANNO RISPOSTE POSITIVE L'ENI ne subirà le conseguenze in termini di azioni di lotta più incisive e anche la città sarà investita.
Nello stesso tempo lo slai cobas denuncia tutto
quello di illegale che succede all'interno di questo stabilimento: ricatti
verso i lavoratori dell'appalto per fare lavori pericolosi di notte con la
promessa
di qualche premio; applicazione non corretta dei livelli
contrattuali; straordinari a volte occultati sotto altre voci; sottorganico
in alcune lavorazioni a rischio; irregolarità fiscali; ecc.
SLAI COBAS
per il sindacato di classe
per informazioni immediate contattare 3403249863
(Galasso Salvatore)
TA. 8.6.13
Nessun commento:
Posta un commento