Ad un anno dalla sua elezione a sindaco
di Palermo Orlando dimostra che i sindaci cambiano di nome, ma non
cambia la sostanza della politica e dell'amministrazione.
Questo articolo “disperato” che
pubblichiamo, e che non abbiamo scritto noi!, al di là dei numeri,
che sono comunque “vecchi” perché riferiti allo scorso anno,
elencati da Istituti ufficiali e che quindi sono sempre ufficiali e
cioè al ribasso rispetto alla realtà, esprime bene però le
chiacchiere e la sfacciataggine di Orlando che continua a dire che il
sindaco “lo sa fare”.
Ma non solo, davanti ai dirigenti
dell'Istituto Tagliacarne che gli snocciolano davanti questi dati,
dice, e ogni tanto bisogna pur dirlo, come un cretino, che ha
presentato la candidatura di Palermo come capitale europea della
cultura! La borghesia, di cui Orlando è un rappresentante, è oggi
impossibilitata, in quanto in profonda putrefazione, a risolvere
anche i problemi sociali più semplici. Figurarsi quelle elencati
qui!
***
Economia in ginocchio
Un quadro che trasmette disperazione,
una scena in cui si grida aiuto e in cui non si vede speranza. Non è
arte, non è immaginazione come ne “L'urlo” di Munch. È pura e
tragica realtà quella descritta dall'Osservatorio economico 2012 su
Palermo e provincia. Nel documento, redatto per l'undicesimo anno da
Camera di Commercio e Istituto Tagliacarne, su un campione
rappresentativo di 500 aziende, c'è tutto il disagio sociale di
un'area metropolitana di un milione e 250 mila abitanti. Con 80 mila
persone in cerca di un lavoro, con la disoccupazione che raggiunge il
19,4% (+3,5% rispetto al 2011), Pil indietro del 2,4%, fatturato
delle imprese in calo del 12,4%. pagano maggiormente il settore edile
(-15,9%) e quello turistico (-15%), ma non stanno granché bene
commercio (-13,4%) e manifatturiero (-12,7%). e i numeri diventano
spaventosi se si considerano gli ultimi 4 anni. Contrazione di oltre
il 50% del volume di affari delle aziende con il Pil che ha perso 6
punti percentuali. Solo Napoli ha un tasso di disoccupazione più
alto della provincia palermitana. Cresce di contro il ricorso alla
cassa integrazione (+50,9%), 13,1% di più rispetto alla Sicilia e
38,8% di più rispetto all'Italia. Tutte cifre esposte dal presidente
della Camera di Commercio, Roberto Helg, che ha lanciato l'sos per
l'economia palermitana davanti al sindaco Leoluca Orlando,
all'assessore regionale Linda Vancheri e al sottosegretario alle
attività produttive simona Vicari.
Helg ribadisce anche un dato già
anticipato un paio di mesi fa: “Dobbiamo confermare che, purtroppo,
una famiglia palermitana su 10 è in condizioni di miseria”. Poveri
che sono l'ultimo anello di un sistema alla deriva, che non riesce a
investire (solo il 10,8% delle aziende lo ha fatto nel 2012 contro il
24,6% del 2010), a produrre innovazione e occupazione. Basti pensare
che il tessuto produttivo locale è caratterizzato dalla presenza di
micro e piccole imprese: le aziende commerciali rappresentano il 40%
del totale, ma producono solo l'8% della ricchezza. Realtà deboli, a
bassa redditività. Che spesso sono state costrette negli ultimi mesi
a chiudere i battenti. Nel 2012 hanno cessato l'attività 5,231
aziende su un totale di centomila. E le previsioni per il 2013 sono
ancora peggiori con nuove contrazioni per numero di occupati (-1,6%)
e fatturato (-4,1%). trema l'edilizia (previsto un -5,9%). nel primo
trimestre del 2013, tra l'altro, si registra una riduzione del numero
delle imprese, fenomeno che non si verificava da anni.
C'è anche qualche segno più nella
relazione economica presentata ieri in Camera di Commercio, ma si
tratta di dati illusori. Come le oltre 10 mila nuove partite Iva
registrate. Ma spesso si tratta di casi di autoimpiego e di attività
con un solo committente che nascondono un rapporto di lavoro
subordinato. Situazione, questa, che tocca quasi sempre i giovani che
continuano a are impresa, ma senza le giuste credenziali. Nel 2012
sono oltre 10 mila gli imprenditori di età compresa tra i 18 e i 29
anni (6,9% del totale), e nel primo trimestre 2013 il 40% dei nuovi
iscritti nei registri camerali è rappresentato da giovani. “Il
problema di fondo – dice però Helg – è che i giovani si
avvicinano con poca preparazione, spesso lo fanno solo per risolvere
il problema del posto di lavoro, in questi casi spesso chiudono
velocemente”. A ciò si aggiungono anche i problemi per ottenere le
“carte”: il 39,6% dei neoimprenditori segnalano una burocrazia
lenta, elefantiaca. Occorrono 316 giorni per avere i necessari
permessi edilizi e 1.366 per la risoluzione di dispute commerciali.
E tra i numeri neri c'è anche quello
relativo all'export locale diminuito dell'8,5%. Fa impressione perché
in netta controtendenza con quello che succede in Sicilia (+21,3%).
calo influenzato, secondo l'indagine, dalla flessione del settore dei
mezzi di trasporto e della cantieristica navale.
“La nuova giunta è stata impegnata
da emergenze serissime come Gesip – afferma Helg – spero ora si
possa occupare di sviluppo, come mi auguro che venga migliorata la
qualità e la velocità della spesa dei fondi strutturali”. Per il
sindaco Orlando “la candidatura di Palermo a capitale europea della
cultura è il segno di una città che non vuole essere schiacciata
dall'emergenza”. Con la speranza di imitare Marsiglia, capitale
della cultura di quest'anno dove, fa sapere Orlando, “negli ultimi
anni la disoccupazione è scesa dal 22 al 12%”.
Nessun commento:
Posta un commento