domenica 2 giugno 2013

pc 2 giugno: CONTRO I LICENZIAMENTI E LA REPRESSIONE, UNITA' PROLETARIA. Report dalla manifestazione di Bologna del 1° giugno

Proletari comunisti ha partecipato alla bella manifestazione di Bologna dei facchini della logistica, un corteo combattivo e determinato con tante bandiere rosse dei proletari immigrati organizzati dal S.I. Cobas e sostenuti da alcune realtà antagoniste bolognesi sempre presenti nelle lotte davanti ai cancelli dei magazzini di stoccaggio, il Crash e gli studenti che hanno cacciato la polizia da piazza Verdi.
Praticamente assenti l'USB (in piazza solo qualche bandiera del sindacato che aveva organizzato il corteo cittadino del 1° Maggio), mentre consistenti erano invece i componenti dello spezzone delle organizzazioni trotzkiste, PCL e PdAC.
In piazza anche i giovani della comunità turca in solidarietà alla rivolta scoppiata ad Istambul contro il governo Erdogan .
La delegazione di proletari comunisti ha portato in piazza anche la solidarietà alla resistenza palestinese e il sostegno alla guerra popolare in India con le locandine nazionali affisse al passaggio del corteo.
In testa al corteo, al grido di "sciopero, sciopero", i licenziati per rappresaglia della Granarolo e dell' Aster Coop, fieri e combattivi, uniti ai proletari della logistica del S.I.Cobas provenienti da Piacenza, Milano, Brescia.
Sono partite le giuste contestazioni davanti alla sede della CGIL, il sindacato dei padroni, puntello dello strapotere del sistema delle cooperative sfruttatrici con in testa la Legacoop.
Mentre i padroni licenziano, lo Stato reprime per difenderne gli interessi, non solo con i manganelli, le denunce, ma mettendo in campo anche la Commissione di garanzia sugli scioperi, sollecitata dal prefetto e questore, per portare l'attacco al diritto di sciopero che ha l'unico obiettivo di colpire le lotte per impedire l'organizzazione indipendente di classe.
Noi di proletari comunisti sosteniamo che l'attacco dei padroni e del loro Stato non è solo contro i lavoratori della logistica ma contro tutti i proletari che si organizzano su posizioni di classe, contro il movimento degli studenti, i comitati popolari NO MUOS, NO TAV. Ma la repressione dello Stato dei padroni alimenta la ribellione, come dimostra anche questa lotta che vede uniti lavoratori e studenti. Ed è proprio su questo terreno, cioè quello dello sviluppo dell'organizzazione di classe che bisogna lavorare con decisione e noi di proletari comunisti siamo impegnati su questo fronte strategico.
La prossima scadenza è l'assemblea nazionale del 15 giugno a Milano dove saranno prese decisioni per contrastare l'attacco al diritto di sciopero e per organizzare la cassa di resistenza per i lavoratori licenziati.

i compagni dei circoli Nord di proletari comunisti
per Ravenna: cobasravenna@libero.it




























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