Processo Cucchi, la prima sentenza
medici condannati, assolti agenti e infermieri
Assolti invece gli infermieri e
gli agenti della penitenziaria che secondo i giudici della III Corte
d'Assise non avrebbero in alcun modo contribuito alla morte di Stefano
Cucchi, il geometra romano di 31 anni morto a una settimana dal suo
arresto per droga nell'ottobre del 2009. Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, è in lacrime: "Io
non mi arrendo - dice - Questa è una giustizia ingiusta. I medici
dovranno fare i conti con la loro coscienza, ma mio fratello non sarebbe
morto senza quel pestaggio. Si tratta di una pena ridicola rispetto a
una vita umana. Sapevamo che nessuna sentenza ci avrebbe dato
soddisfazione e restituito Stefano ma calpestare mio fratello e la
verità così... non me l'aspettavo"."Me l'hanno ucciso un'altra volta. Andremo avanti fino in fondo, troveremo la verità, chi è stato un fanstama a farlo morire?" ha aggiunto la madre, Rita Calore. "Sono stati tutti assolti, non esiste - ha commentato il
padre di Stefano - Non hanno fatto indagini adeguate. E' una sentenza
inaccettabile. Proseguiremo". All'uscita dall'aula Ilaria è stata
accolta da un applauso dei manifestanti: ''Non ti lasciamo sola'' le
hanno detto in molti. "Noi la verità la sappiamo" ha risposto lei.
Deluso anche l'avvocato della famiglia, Fabio Anselmo: ''Tre anni fa avevo previsto questo momento. Questo è un fallimento dello Stato, perché considerare che Stefano Cucchi è morto per colpa medica è un insulto alla sua memoria e a questa famiglia che ha sopportato tanto. E' un insulto alla stessa giustizia". "In questo processo lo Stato non ha risposto. Ad esempio non sono stati identificati gli autori del pestaggio'' ha concluso.
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