Richieste
di oggi dal Dayanisma Taksim, la piattaforma di solidarietà di Taksim
che ha lanciato le proteste per Gezi Park dal lunedi:
1) le dimissioni immediate del governatore dell 'area metropolitana di Istanbul e il capo polizia della stessa
2) La cessazione immediata della violenza della polizia contro le persone
3) L'immediata rimozione di barriere di sicurezza, ritiro dell'assedio della polizia e l'apertura di Gezi Park all'uso pubblico
Nel
frattempo la piazza continua a resistere sotto il continuo uso di gas
lacrimogeni, urticanti, al peperoncino, idranti, e così via, con tutto
l’armamento possibile. Tutti i quartieri adiacenti a Taksim ormai stanno
entrando nella rivolta, con barricate un po’ ovunque per difendersi dai
reparti di polizia, e portoni che offrono rifugio e respiro a chi
fugge. Ormai l’aria è satura e dalle finestre, oltre alle urla di rabbia
di chi non può più respirare nemmeno in casa, arriva acqua e ristoro
per chi manifesta e resiste contro la polizia e la sua violenza.
Insomma
quel che ieri abbiamo appena accennato a raccontare dal Gezi Park e da
tutto il quartiere di Taksim non ha avuto la minima tregua durante la
notte. La quantità di lacrimogeni tirati è impressionante e non si
ferma, il tiro è ovviamente sempre più rivolto verso il basso, dritto
dritto sulle teste di chi sta manifestando e sta tentando di bloccare
ruspe e buldozer in tutti i modi.
Non un albero verrà tagliato senza rivolta, non un grammo di cemento armato calerà ancora senza che lo pagherete caro.
ISTANBUL RESISTE!
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