Ovviamente tra la verità e le notizie riportate dai pennivendoli c’è di mezzo un mare di bugie. Per questo abbiamo pensato di raccogliere materiale di vario tipo per ricostruire la giornata e infine, magari, cercare di far passare il messaggio per cui, alle 11 del mattino, ci siamo diretti fuori la Prefettura a piazza del Plebiscito, per poi tornare a casa con segni di manganelli, segni di calci e pugni, ma con la consapevolezza, ancora più forte, che tutto questo va cambiato e subito!
Oggi il nuovo ministro dell'istruzione Carrozza (che di "nuovo" ha davvero poco), aveva un tour napoletano per inaugurare una nuova stagione di sottrazzione di diritti, il tutto, probabilmente, da concordare simbolicamente con i rettori delle università campane, con cui era previsto l'incontro. Rettori come quello della Federico II che, ricordiamo, riguardo la questione delle borse di studio e il problema degli idonei non beneficiari, al fronte di un aumento della tassa regionale del 126%, si è dichiarato completamente inconsapevole! Abbiamo pensato, allora, che forse era giusto rinfrescargli la memoria e ricordare a tutti loro la situazione in cui siamo costretti a vivere nelle nostre università, a cui, ormai, è sempre più difficile accedere.
Volevamo ricordargli in che modo il rettore Vago dell'università Statale di Milano, ieri ha risposto agli studenti che da anni lottano per riconquistare i diritti che loro stessi ci sottraggono (per i più pigri: chiamando la celere per sgomberare la libreria autogestita Ex-Cuem e facendo caricare gli studenti DENTRO l'università).
E infatti, l'abbiamo fatto! Anzi, sotto la Prefettura, ci siamo affiancati ad una trentina di ex dipendenti dei consorzi di Bacino. Peccato che a questi si siano aggiunti, all'isaputa degli studenti, alcuni nazifascisti e soprattutto Salvatore Lezzi, noto fascista, tra i fondatori a Napoli della formazione nazifascista Forza Nuova, a processo nel 2003 per aver chiesto tangenti ai disoccupati delle cooperative in combutta con camorristi. Questi hanno effettuato provocazioni verbali e non, saluti romani e lanciato un casco contro i manifestanti. A quel punto la tensione è salita e la polizia ha violentemente caricato più volte gli studenti (a differenza dei fascisti che avevano la libertà di muoversi nella piazza e attraversare il cordone di polizia), ferendone molti e "prelevando" con la forza degli altri. Sono stati tutti rilasciati, ma non prima di aver subito nei locali della Prefettura intimidazioni fisiche e verbali e finanche danneggiamenti agli effetti personali da parte delle forze dell'ordine. Ma è evidente: si trattava di pericolosi criminali dotati di berretto e zaino, con dentro addirittura un panino! E quindi via al 7 contro 1. Comunque non ci preoccupiamo, la Carrozza ha dichiarato che è disposta al dialogo, ma non con "i violenti". Non pensiamo che la celere fosse interessata ad incontrare il ministro dell'Istruzione, ma ad ogni modo mi sa che dovrete prendervi un altro appuntamento!
A testimonianza della violenza della celere, che ha permesso ai fascisti di continuare a provocarci e aggredirci c'è questo video della seconda carica, iniziata dopo il lancio di un casco da parte di Salvatore Lezzi.
A quel punto ci siamo diretti in un'università per una conferenza stampa e poi abbiamo ritenuto indispensabile fare un corteo per il centro, volantinando e facendo interventi su quello che era successo la mattina. Le persone erano interessate e si fermavano a chiedere e a darci solidarietà e forse questo non è piaciuto a Digos, Questori e servi che hanno deciso di caricarci, a freddo, mentre salivamo S.Sebastiano (per i non napoletani: è una strada abbastanza in salita.
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