martedì 7 maggio 2013

pc 7 maggio: Ancora repressione. Le proteste contro il MUOS non si fermano e il governo manda la polizia a picchiare il presidio popolare




Niscemi. La polizia picchia i No Muos, una donna all'ospedale


Anche oggi -06 maggio- solito scenario: alle otto del mattino la polizia blocca le strade d'accesso alla contrada Apa Ulmo di Niscemi per impedire alla popolazione di frapporsi al passaggio di un convoglio di mezzi civili diretti al cantiere del MUOS nella base NRTF della marina militare statunitense.

Il convoglio, scortato da numerosi mezzi di polizia e anche da agenti in tenuta antisommossa, incappa ugualmente in un gruppo di attivisti e di mamme intervenuti sul posto sin dal mattino presto.

Alla richiesta degli attivisti e delle mamme rivolta alla polizia di lasciar passare solo gli eventuali militari americani e impedire l’ingresso degli operai e dei tecnici, gli agenti rispondono con un intervento in forza per rimuovere i cittadini italiani dalla strada al fine di consentire al convoglio di raggiungere la sua destinazione.

Una mamma del comitato No MUOS di Caltagirone, strattonata brutalmente e scaraventata violentemente a terra, perde i sensi. Soccorsa dai presenti che chiamano un’ambulanza è in questo momento in ospedale a Niscemi dove i sanitari le praticano le prime cure.

A Samanta Cinirella, questo il nome della signora, stanno giungendo attestati di solidarietà dal coordinamento regionale dei comitati No MUOS e da numerosissimi attivisti di ogni dove.


Al link seguente, uno dei primi video disponibili in rete sull'accaduto:
http://www.youtube.com/watch?v=kzJDN5bY4Io

A parte i mezzi italiani, è facile costatare come i mezzi del convoglio siano quasi tutti civili e non militari.

Comitati No Muos



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