domenica 5 maggio 2013

pc 5 maggio - riesce il corteo contro la repressione a Firenze

 
Sfilano collettivi e centi sociali "Solidarietà ai compagni sotto processo"
Attivisti dei centri sociali provenienti da tutta la Toscana e studenti del movimento fiorentino in corteo nel centro storico di Firenze, oggi pomeriggio, in solidarietà ai militanti e simpatizzanti anarchici dello “Spazio liberato 400 colpi” finiti nel maxi-processo che li vede imputati di 72 episodi di violenza scoppiati in città durante le manifestazioni di piazza tra il maggio 2009 e il dicembre 2010, tra cui una contestazione all'allora sottosegretario Daniela Santanchè, arrivata all'Università di Firenze per un dibattito. Gli antagonisti rinviati a giudizio - 85 ragazzi di età compresa tra i 20 e i 30 anni - sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata all'istigazione a delinquere, occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata.
Circa 150 i compagni e gli amici che hanno voluto esprimergli la loro solidarietà manifestando pacificamente per le strade del centro cittadino al suono della musica ska, reggae e balcanica sparata dagli altoparlanti montati sul furgoncino che guidava il corteo. Partito intorno alle 16 da piazza Annigoni, il serpentone aperto da uno striscione “contro la repressione” ha attraversato via dei Macci, via dell'Agnolo, via Verdi, via Sant'Egidio, via Bufalini, via dei Pucci, via Cavour, via Alfani, via dei Pilastri e piazza Sant'Ambrogio prima di ritornare al punto di partenza, dove in serata si terranno una cena “a prezzi popolari”, dibattiti e un concerto.
Durante il corteo, che cade a due anni esatti dall'operazione della polizia contro i militanti del centro occupato di area anarchica di via del Parione, di proprietà dell'Università di Firenze, non sono stati accesi fumogeni né vergate scritte sui muri. Soltanto slogan, bandiere rosse e no tav sventolanti e due comizi, uno davanti a Palazzo Medici Riccardi e un altro, conclusivo, in Sant'Ambrogio (di MASSIMO MUGNAINI, foto Cge)
 

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