Napolitano, non contento di aver partorito il mostriciattolo del governo di larghe intese al servizio di Berlusconi e di aver avuto l'arroganza di affermare che è per il bene del paese, con profondo disprezzo delle stesse regole del parlamento e delle masse italiane che, anche lui dovrebbe sapere, in maggioranza si sono astenute o hanno votato - per protesta (male) - per la sciagurata compagnia di Grillo, ora va avanti affermando che pure le parole possono essere eversive. In questa maniera ancora una volta dice cose in contrasto con la Costituzione e le leggi.
Intanto, gli apparati repressivi dello Stato vanno per conto loro e utilizzano sistematicamente in forme pretestuose, cariche e violenze per dare un segno e indirizzare sempre più la situazione verso uno Stato di polizia che governo e ministri competenti non mancheranno di sfruttare contro operai, studenti, movimenti.
Il moderno fascismo in formazione si autoalimenta delle sue stesse crisi e avanza.
Ad esso l'unica risposta è la lotta colpo su colpo.
La repressione non deve passare alla stessa maniera in cui non devono passare i provvedimenti economici antioperai e antipopolari, come i nuovi servigi all'imperialismo americano (No Muos, Siria, Palestina) che la patetica reazionaria, Emma Bonino, messa a fare ministro degli esteri, si appresta a concedere.
Proletari comunisti - PCm Italia
10 maggio 2013
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