giovedì 25 aprile 2013

pc 25 aprile - la CGIL contro il diritto di sciopero

Il Direttivo della CGIL, nella giornata di lunedì 22 Aprile, ha dato mandato alla segreteria di comporre insieme alla CISL e alla UIL una proposta sulla  rappresentanza sindacale, base di partenza per un nuovo accordo con Confindustria, come corollario del prossimo Patto tra Produttori.

Squinzi, presidente degli industriali ha già dichiarato che sui punti relativi al regolamento che disciplinerà le RSU non intende mettere bocca, al padronato interessa una sola cosa: la certezza che gli accordi raggiunti
a qualsiasi livello non saranno poi stravolti, in una parola la certezza della loro esigibilità.

Ed allora vediamoli i contenuti del mandato affidato dalla CGIL alla Camusso,con l'approvazione di tutto il direttivo tranne i componenti che fanno riferimento alla Rete 28 Aprile.

Il punto principale prevede che quei sindacati che concorreranno alle elezioni per le Rappresentanze sindacali unitarie aziendali (RSU) dovranno accettare preventivamente di non poter dichiarare sciopero su accordi
firmati da almeno il 51% dei rappresentanti aziendali, siano essi RSU o RSA; la consultazione dei lavoratori non è obbligatoria!

Si tratta in pratica del completamento di quanto già indicato nel famigerato Accordo del 28 Giugno 2011 seguito nel Novembre 2012 dal tristemente noto 'Accordo per la Produttività la Crescita e la Competitività' in cui si prevedono deroghe su praticamente tutti gli istituti contrattuali, con un bel good bye al contratto nazionale.

Di fatto, se si vuole partecipare alle elezioni, ci si deve impegnare a non scioperare e quindi ad accettare acriticamente ciò che viene deciso da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Per poter mantenere il diritto di sciopero, che è un
diritto costituzionale individuale, i lavoratori non potranno scegliere i propri rappresentanti sindacali, a meno che non siano addomesticati, notai di decisioni prese in altre sedi, occupati soltanto a perpetuare i propri
"privilegi".

Questa posizione, da sempre patrimonio di Bonanni e Angeletti, dall'alto del loro 'estremo spirito democratico', diventa oggi anche della Cgil della Camusso, con il voto favorevole anche dalle varie minoranze interne, tranne la Rete 28 Aprile, che come abbiamo già ricordato ha votato contro.

Così anche Maurizio Landini, quel "campione" delle libertà e della democrazia sindacale, insieme a Rinaldini, entrambi sponsorizzati dai media e da quasi tutta la sinistra, ha votato con la Camusso accettando un accordo profondamente antidemocratico e autoritario, probabilmente in cambio dei benefici e delle agibilità sindacali e di una nuova interlocuzione con Confindustria per la Fiom.
...

da una denuncia USB

Nessun commento:

Posta un commento