No ai tagli, Madrid torna in piazza
Accuse alla polizia per gli incidenti di ieri
Botta e risposta tra gli organizzatori della protesta e
il governo sulle responsabilità degli scontri. Oggi nuovo presidio nella
piazza del Nettuno. Le autorità: "Non è autorizzato".
di NOELLA VIZCARRA MIR
Gli organizzatori della manifestazione hanno detto che è stato un successo, ma hanno condannato la violenza della polizia e hanno annunciato che oggi pomeriggio ce ne sarà una nuova e che sará “pacifica”. Nel manifesto pubblicato da “Democracia Real YA” è stata segnalata la presenza di membri della polizia segreta, mimetizzati tra i cittadini, indicati come autori delle provocazioni che hanno poi causato gli scontri.
Ieri sera, nella assemblea tenuta a Puerta del Sol, dopo la manifestazione, gli indignados hanno convocato un'altra mobilitazione per il prossimo sabato 29, e di nuovo cercheranno di circondare in maniera simbolica il Parlamento. Anche in Portogallo sono previste manifestazioni per questa giornata.
Ma dal governo Rajoy arrivano altre dichiarazioni. Il Ministro dell’interno, Jorge Fernández Díaz, ha giustificato le cariche della polizia contro i manifestanti. Il ministro ha ringraziato e fatto gli auguri ai poliziotti che, secondo lui “sono stati obbligati a caricare per evitare che i manifestanti arrivassero al Congresso”. L’occupazione della Camera poteva condizionare i deputati e questo “è espressamente vietato”. Fernandez Diaz ha insistito che la polizia aveva l’ordine di attuare tutti i necessari interventi “in difesa della legalità costituzionale. Il Congresso è inviolabile”, ha concluso.
Anche la delegata del Governo di Madrid, Cristina Cifuentes, ha manifestato il suo appoggio e difeso “in maniera assoluta” le cariche della polizia e ha detto che i colpevoli degli incidenti sono stati “alcuni manifestanti e la loro violenza estrema”...
I 35 arrestati di ieri sera saranno accusati di delitti contro la Costituzione, le Istituzioni dello Stato (secondo il Titolo XXI del Codice Penale). E si profilano anche accuse di aver promosso manifestazioni contro l’organo legislativo (art.494 del Codice Penale), con l'obiettivo di entrare con la forza in una sede legistativa. A questa serie di delitti “maggiori” si aggiungono i delitti contro l’ordine pubblico, gli insulti alle autorità e i danni materiali. In Spagna, le manifestazioni di fronte al Congresso sono vietate quando c’è attività parlamentare...
...La giornata si era svolta pacificamente fino alle 19, quando sono iniziate le cariche della polizia sparando proiettili di gomma verso i manifestanti. La tensione è andata via via crescendo fino a mezzanotte quando gli scontri tra poliziotti e manifestanti si sono ripetuti in varie zone del centro storico di Madrid.
Per la manifestazione di oggi, la delegata del governo ha ricordato che non è autorizzata e che “applicherà la legge con tutte le conseguenze del caso”.
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