(da Assemblea 29 giugno)
Lunedì 29 aprile alle ore 9.30 al Polo fieristico di
Lucca riprende l'udienza preliminare per la strage
ferroviaria di Viareggio.
Dopo il
fallimento degli avvocati di Ferrovie e Gatx sulle costituzioni di
parte civile (117 ammesse su 120), l'avvocato di Moretti e del Gruppo
ferrovie dello Stato italiane, A. D'Apote, prosegue nella sua offensiva
giudiziaria e mediatica. Ora punta il dito
sul fatto che il processo subisca l'effetto mediatico, si basi su
accuse artificiose ed esagerazioni e (udite udite) sia oggetto di "
...istanze che giungono dall'esterno ...".
Come si suol dire,
la migliore difesa è l'attacco. L'avvocato ci riprova.
Dopo quanto aveva detto e fatto nell'incidente probatorio (a Viareggio
non c'è il clima per questo processo ... c'è chi strumentalizza ... è
ipotizzabile la richiesta dello spostamento ...).
L'avvocato ancora non
ha capito cosa è accaduto il 29 giugno 2009 a Viareggio e non ne
vuole sapere; i suoi pensieri sono diretti in altra...
direzione. Continua a ripetere che i suoi assistiti (Moretti e
ferrovie) non hanno alcuna responsabilità.
Negando la
realtà sul 29 giugno si uccidono una seconda volta le Vittime.
Se fosse vero quanto sostiene l'avvocato (" ... istanze
che giungono dall'esterno"), questa dichiarazione appare come
un invito a proseguire la battaglia per la sicurezza, la verità,
la giustizia con maggiore forza e determinazione. Con questa
uscita ha pensato bene di condizionare i giudici, ma il
risultato potrebbe (e dovrebbe) essere, invece, di stimolare
familiari, ferrovieri, cittadini e la città di Viareggio a
mobilitarsi maggiormente rispetto a quanto avvenuto fino ad
ora.
Sull'affermazione dell'avvocato di Moretti che "l'Ad
delle ferrovie è il vero obiettivo di questo processo ...",
ricordiamo che a Viareggio sono state raccolte 10.000 firme per le
dimissioni di Moretti. E come ogni cosa seria e responsabile, questa
raccolta popolare è stata cestinata da coloro ai quali furono
consegnate: presidenti di Camera e Senato (Fini e Schifano) e ministro
delle Infrastrutture (Matteoli).
Anzi, da questa pletora
istituzionale, l'Ad è stato nominato cavaliere del lavoro (Napolitano),
inserito a pieno titolo nella giunta di Confindustria (Squinzi),
rinnovata la carica di Ad delle ferrovie, di presidente delle ferrovie
europee, insignito di onorificenze, premi e attestati. Solo al pensiero
che è imputato per una strage ferroviaria che ha provocato 32 Vittime e
numerosi feriti, c'è da
rabbrividire.
Nessun commento:
Posta un commento