Sono scesi in piazza
mercoledì per dire no al razzismo e per ricordare tutti gli stranieri
morti in città in modo violento. L'ultimo, Hussan Sohag Sagar, ragazzo
bengalese di 27 anni, ucciso il 7 aprile a coltellate per difendere la
sua merce. La comunità bengalese, ma non solo, si è incontrata al
Politeama per sfilare in corteo fino a Palazzo delle Aquile. Sugli
striscioni e sulle magliette la foto di Hussan, ma anche quella di
Noureddine Adnane, l'ambulante marocchino che si è dato fuoco per
protestare contro i controlli dei vigili e quelle di Favour e Loveth,
ragazze nigeriane schiavizzate dalla prostituzione e morte tragicamente.
Con i migranti, anche i rappresentanti dell'associazione Arca e tanti
cittadini. "Vogliamo vivere - dicono i migranti in corteo - in una
città sicura senza razzismo e violenza. Abbiamo paura. Chiediamo
giustizia per i nostri morti". (Claudia Brunetto - Foto Grazia Bucca /
Studio Camera)
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