venerdì 26 aprile 2013

pc 26 Aprile- UN 25 APRILE DI LOTTA NO MUOS A NISCEMI




Ieri in occasione della giornata di Liberazione dal nazi-fascismo siamo stati costretti come ogni anno a sentire le dichiarazioni della politica ufficiale: dall'improbabile parallelismo fatto da "re Napolitano" sul coraggio dei partigiani in quel momento storico paragonato impropriamente a quello attuale nella fattispecie circa la formazione del nuovo governo (!), al reazionario Grillo che si conferma tale bollando la Resistenza come "morta", pronta la risposta dei partigiani della Brigata Stella Rossa di Marzabotto: "è Grillo che è mezzo morto".
La borghesia mette il becco pontificando circa una festa che non le appartiene e stravolgendone il significato: anche ieri come succede già da alcuni anni per il 25 Aprile e il Primo Maggio molti lavoratori, in particolare giovani precari, sono stati costretti a sgobbare per il profitto del padrone.

Contro tutto questo quest'anno abbiamo deciso di riappropriarci del significato della Resistenza Antifascista andando a Niscemi al fianco della popolazione che lotta per la difesa alla propria vita contro il mega-impianto satellitare di comunicazione della marina militare statunitense chiamato MUOS.


Una giornata intensa dalla mattina alla sera: in mattinata è partita la "passeggiata" per i sentieri a ridosso della base militare interrotta da pause con interventi storici e tecnici sui vari aspetti della vicenda. Come ogni movimento che si rispetti, alle parole seguono i fatti: giù qualche metro di rete e la bandiera No Muos sventola ancora una volta sulla terra occupata illegittimamente!
Finita la passeggiata e tornati al presidio permanente un grande pranzo collettivo ha rifocillato i partecipanti con un pranzo autorganizzato, ricco di prelibatezze locali dove non è mancata neanche la torta no muos!

Le nostre compagne aderenti al Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario hanno incontrato e fraternizzato ancora una volta con le mamme no muos e in generale tutti i compagni hanno avuto modo di scambiare esperienze e opinioni nell'attesa del partigiano Ursus che arrivato, è stato accolto da tutti e accompagnato a visitare la mostra sulla resistenza: interessante mostra fotografica sulla lotta no muos e la brigata partigiana Stella Rossa di cui si parlava all'inizio.
 http://www.youtube.com/watch?v=5jzCXc2CoK0


Un 25 Aprile all'insegna della lotta,  una lotta di resistenza contro il ("nuovo") occupante americano  che come ha spiegato impeccabilmente Antonio Mazzeo durante la passeggiata tra i sentieri no Muos ,  ha prima eretto le 43 antenne che di per se emettono radiazioni con ricadute negative sulla salute della popolazione, ma anche sull'ambiente in generale come sulla macchia mediterranea che è visibilmente ridotta nei pressi della base, e adesso si appresta a erigere il nuovo scempio.
Partigiano Ursus

 E' stato specificato che in barba alle dichiarazioni del ministro della difesa circa la necessità del MUOS per la "sicurezza nazionale" la base militare è americana e non una base NATO (ammessa e non concessa l'utilità di quest'ultime), gli americani non devono rendere conto della propria attività al di là delle reti agli alleati, compreso il governo italiano.

Viceversa lo stato italiano collabora e favorisce l'attività dell'occupante, utilizzando gli apparati repressivi come forze dell'ordine e magistratura per contrastare la lotta della popolazione No Muos che spesso prova a bloccare con i propri corpi, come successo anche oggi, i mezzi pieni militari americani e operai che entrano ed escono dalla base.
Nonostante formalmente i lavori siano sospesi fino al 31 Maggio in attesa di una valutazione di impatto ambientale, lo stato italiano viola le sue stesse leggi e oltre il danno la beffa: il ministero della difesa ha dichiarato che per ogni giorno di ritardo la sicilia dovrà rimborsare agli americani la cifra di 25 mila euro al giorno con decorrenza dal 29 Marzo.
Il popolo No Muos invece combatte a testa alta con dignità nonostante le denunce e gli arresti degli ultimi giorni contro tutto questo!

In questa fase in cui la democrazia borghese si struttura da tempo in uno stato di polizia che avanza verso il moderno fascismo è fondamentale riappropriarsi della nostra storia e respingere tutti i tentativi di annacquamento dei valori della resistenza come succede nei cortei del 25 Aprile capeggiati da figure istituzionali che nulla hanno da spartire con i "nuovi partigiani", per citare la studentessa attaccata ieri miseramente da Santoro nel suo programma.

Per questo condividiamo e ci uniamo ai fischi che ieri hanno sommerso Il neo presidente del Senato Piero Grasso e per lo stesso motivo abbiamo scelto di non mischiarci nel corteo istituzionale che ogni anno si svolge a Palermo dove tranquillamente (purtroppo non ha avuto luogo nessuna contestazione) ha sfilato il sindaco Orlando, quello che invoca la repressione contro gli operai Gesip (sedotti in campagna elettorale e poi abbandonati una volta seduto sulla poltrona), accompagnato dai più alti esponenti militari, della polizia ecc. Gli stessi che attaccano i No Muos a Niscemi.


ORA E SEMPRE NO MUOS!
YANKEE GO HOME!
CACCIAMO TUTTI I GOVERNI DEI PADRONI!




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