martedì 11 dicembre 2012

pc 11 dicembre - il nuovo processo Thyssenkrupp è una battaglia nazionale - comunicato della rete nazionale

la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro in occasione
dell'assemblea nazionale di taranto del 7 dicembre
è naturalmente tornata sul processo di appello  in corso per tTorino per la
Thissenkrupp  e nel suo intervento introduttivo si è fatto riferimento
all'importanza della mobilitazione della rete in occasione del precedente
processo e di come l'asse Thissenkrupp- ilva taranto sia stato una delle
realizzazioni più riuscite dell'attività della rete di conseguenza ha deciso
di pianificare la sua iniziativa per le udienze per fare di alcune di esse
momenti di mobilitazione e di attenzione non solo a torino ma nelllediverse
realtà italiane della rete

invitiamo quindi tutte le realtà organizzate a seguire con noi questa
vicenda


rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@gmail.com


Da poche settimane è
ripreso il processo d'Appello ThyssenKrupp, che vede indagati 6
imputati per la morte dei nostri 7 compagni di lavoro uccisi per
profitto la notte del 6 dicembre 2007. La Procura non contesta
loro solo il reato di gravi omissioni di cautele antinfortunistiche e
incendio doloso ma anche di omicidio volontario (per l'AD H.
Espenhahn) con dolo eventuale e per un altro degli imputati, il RSPP
Cosimo Cafueri, il reato di istigazione alla falsa testimonianza, avendo
avvicinato alcuni testimoni di parte per indurli a testimoniare
condizioni di lavoro all'interno dello stabilimento “idilliache”.
Le stesse condizioni di abbandono e trascuratezza degli impianti che,
come ha dimostrato l'indagine compita dal pool di Guariniello, avrebbero
portato alla
morte dei nostri compagni.



Nonostante il vergognoso
tentativo di scaricare la colpa dell'accaduto sui nostri compagni di
lavoro, distratti e intervenuti in ritardo secondo la difesa,
ricordiamo che Antonio, Bruno, Roberto, Angelo, Saro, Rocco e
Giuseppe sono morti proprio perché hanno compiuto fino in
fondo il loro lavoro, anche se sapevano benissimo che stavano per
perderlo di lì a poco. Proprio questo attaccamento al loro
lavoro gli è stato fatale.



Ritiratesi tutte le Parti Civili dal procedimento (ad eccezione di Medicina
Democratica), anche quelle che avrebbero, a parer nostro, dovuto
rimanere all'interno del processo anche nei successivi gradi di
giudizio, come per esempio il Comune di Torino (che appalta al gruppo
tedesco la realizzazione delle scale mobili sia a Porta Susa che a Porta
Nuova, con tanto di logo in bella vista!) e gli altri Enti
locali e i sindacati, che si sono invece defilati lasciando un vuoto
enorme in un procedimento importantissimo non solo per il clamore che
la vicenda ha suscitato in termini umani (non solo a Torino) ma anche
per i suoi risvolti giuridici e sociali. Un procedimento già
definito storico ma che per noi non potrà che esserlo in una
sola maniera: quando vedremo tutti gli imputati dietro le sbarre.



Pubblichiamo di seguito
il calendario delle prossime udienze che si terranno tutte, salvo
diverse indicazioni  della Corte alla fine di ogni udienza, alle ore
9 nell'Aula 6 Corte d'Assise presso il Palagiustizia di Torino:
12/12/2012
13/12/2012
14/12/2012
17/12/2012
18/12/2012
19/12/2012
20/12/2012
2/01/2013
3/01/2013
4/01/2013
7/01/2013
8/01/2013
09/01/2013
11/01/2013

Invitiamo cittadini solidali, studenti, lavoratori, precari e disoccupati,
giornalisti, organizzazioni sindacali e di partito, associazioni e tutti
coloro che hanno a cuore il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro a
partecipare numerosi alle udienze in solidarietà con le famiglie delle
vittime e con gli ex lavoratori coinvolti in una delle pagine più brutte
della storia recente del nostro Paese: un concreto gesto di solidarietà che,
legato alle lotte e alle mobilitazioni per il diritto alla casa, alla
salute, al lavoro sicuro e dignitoso, sia mirato alla costruzione di una
società non più basata sul profitto di pochi ma sul reale progresso
dell'umanità e sulla dignità dei lavoratori e delle loro famiglie.

Torino, 11 dicembre 2012
Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino


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