domenica 9 dicembre 2012

pc 8 dicembre - Ilva taranto .. in fabbrica continua la lotta dei gruisti

Ilva, i gruisti restano a terra.. azienda e sindacati li vogliono far risalire con i psicologi... TARANTO - Gli psicologi varcheranno le porte del siderurgico, per provare ad aiutare i gruisti a superare il trauma della morte del loro compagno. Francesco Zaccaria, dieci giorni fa, precipitava in mare con la cabina della gru. Strappato alla vita dal tornado che ha colpito la zona industriale, vittima del lavoro e della natura. Sotto gli occhi dei colleghi la tragedia che ora è indelebile traccia nella memoria. Al punto che ora i gruisti non vogliono più percorrere quelle scalette e salire sulle gigantesche gru che al porto scaricano i minerali dalle navi. Ieri hanno fatto alcune prove agli impianti marittimi tecnici e capireparto. Alcuni impianti sono funzionanti: lo hanno certificato anche ingegneri di ditte specializzate incaricate dall’Ilva di ispezionare accuratamente le macchine. Si può lavorare sulla Dm6, sulla Dm1 e sulla Dm2: tre gru che, insieme, potrebbero portare 30mila tonnellate dalle navi ancora in rada fino ai parchi minerali. Quelle scorte sono la benzina dell’Ilva: le materie prime attuali riusciranno ad alimentare l’acciaieria di Taranto per altri tre o quattro giorni al massimo. Così l’azienda tenta ogni strada per convincere i gruisti a risalirci sulle loro gru. Ne servono almeno dodici per garantire il funzionamento della Dm2 che è l’unica delle tre macchine che non può funzionare con il radiocomando. E da oggi cercheranno di riprovare a far salire gli operai specializzati, su base volontaria. Ieri mattina e poi nel pomeriggio due incontri sindacali «I gruisti hanno manifestato la loro volontà di non riprendere il lavoro sulle macchine. Come Fim Cisl siamo loro vicini - ha detto Vincenzo Castronuovo, Rsu del sindacato -. La direzione ha dato la sua disponibilità e ha acconsentito alla proposta di consulenze con psicologi dell’Asl ed esterni, per aiutare gli operai a superare lo choc per la tragedia di Francesco».

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