Messaggio alla Conferenza internazionale a sostegno della Guerra Popolare in India
Non si può raggiungere nessun risultato sostanziale senza realizzare
l'unita tra le masse oppresse e i partiti rivoluzionari dell'India. Sarebbe un
approccio opportunista e organizzativista se un partito rivoluzionario negasse
e trascurasse il movimento storico sviluppatosi nel cuore delle Regioni a Sud-Est
dell'Himalaya, oggi sotto dominazione coloniale indiana. Non si può prendere
alla leggera la coraggiosa lotta rivoluzionaria del movimento comunista in
Manipur rappresentata a suo tempo dal compagno Hijam Irabot. Quel movimento è
un capitolo sconosciuto e poco letto della storia movimento comunista mondiale,
che si è sviluppato in piccole remote regioni di questo mondo come movimento di
liberazione nazionale del Manipur, che si estende al Nagaland, Assam, Tripura,
Mizoram, Meghalaya, Punjab e anche Kashmir. L’India può essere definito propriamente
come un modello di “prigione delle nazioni”. Se il movimento comunista mondiale
vuole realmente sostenere la guerra popolare in India, come può disconoscere il
movimento comunista Manipuri, che di recente si è sviluppato ulteriormente grazie
alla verità universale del marxismo, del leninismo, e del maoismo. Cogliamo l'occasione
per portare alla vostra attenzione quanto segue.
Il Movimento comunista Manipur ha una sua storia di 70 anni.
Il compagno Irabot diresse le masse contro il Manipur feudale e colonia
britannica, contro il Manipur semi-feudale e semi-coloniale colonia indiana. Combatte
insieme al movimento popolare contro il la feudalità e intraprese una
rivoluzione agraria armata contro l'espansionismo indiano dal 1948 al 1951.
Dopo la morte del compagno Irabot il Partito Comunista dell'India (PCI)
disorientò la linea politica dei comunisti in Manipur e deviò le loro posizioni
rivoluzionarie verso il revisionismo mondiale. Solo pochi compagni non vollero
accettare l'influenza delle linee revisioniste del PCI e continuarono il
movimento armato. Nel 1980 un gruppo di compagni generosi ma senza linea
politica fondò Partito Comunista del Kangleipak (PCK). Il nostro giudizio viene
da uno studio obiettivo dello sviluppo organizzativo, del sistema politico e dello
stile di lavoro del Partito Comunista Kangleipak fin dalla sua fondazione. Dopo
la morte del compagno Irabot, il movimento comunista nel Manipur si separò in
due-tre sezioni. La maggior parte dei compagni seguì la linea revisionista del
Partito Comunista dell'India (PCI) e pochi altri compagni presero il nome di
comunisti senza aderire alla vera ideologia politica comunista.
Nel 2009, un gruppo di giovani Manipuri prese la decisione di
iniziare un movimento rivoluzionario in Manipur. Abbiamo formato il Partito
comunista Kangleipak (maoista) come un nuova formazione rivoluzionaria, non legata
al vecchio PCK del Manipur. La formazione del PCK (maoista) era allora la necessità
posta dalla situazione concreta della situazione politica in Manipur, non come
la continuazione della deviazione ideologica del PCK, ma come una continuazione
del movimento comunista del popolo Manipuri. È un nuovo inizio per giungere ad
una nuova forza comunista in Manipur. Infine, il 10 agosto 2011, abbiamo
adottato il marxismo, leninismo e maoismo come principio guida del nostro
partito e fondato il Partito Comunista maoista, Manipur. Il Partito Comunista maoista,
Manipur è in assoluto l'unico partito rivoluzionario che l’ha adottato nella
storia del movimento rivoluzionario in Manipur e anche nel contesto della parte
nord-orientale dell’attuale India.
Abbiamo invitato il Partito Comunista dell'India (Maoista) e
il Partito Comunista dell'India Marxista-Leninista (Naxalbari) a formare un
fronte unito rivoluzionario tra PCI (maoista), CPI-ML (Naxalbari) e Partito Comunista
maoista, Manipur. Come Partito Comunista maoista, Manipur facciamo appello a
tutti i compagni in questa conferenza e in tutto il mondo ad analizzare e
comprendere la realtà storica del movimento comunista Manipuri nella lotta
contro l'espansionismo imperialista coloniale indiano.
La Operazione Green Hunt è anche un estrema repressione
reazionaria contro l’umanità e lo rmed Forces Special Powers Act-1958 è anche
un legge razzista imposto solo sugli stati a popolazione mongola nella Regione
nordorientale dell’attuale India, stati che sono stati forzatamente annessi
all’India imperialista. L’esercito indiano ha ucciso migliaia di persone e
centinaia di donne sono state violentate.
14 marzo 1984: strage di Heirangoi-thong. Migliaia di
persone assistevani una partita di pallavolo al Heirangoithong Volley Ground di
Imphal. Tredici persone furono uccise e 31 ferite sotto un fuoco proseguito per
mezz'ora.
10 luglio 1987: Operazione Blue Bird a Oinam. Tre mesi di terrore
ad opera degli Assam Rifles in 30 villaggi. Quattordici civili stati uccisi e
molti altri sono morti di fame, malnutrizione e torture nei campi di
concentramento, costretti assistere alla tortura di familiari. Un infame
esempio dell'operazione: una donna fu costretta a partorire il suo bambino in
pubblico all’aperto, mente le truppe fischiavanoa.
25 marzo 1993: massacro di Tera Bazar. Giovani non
identificato spararono contro forze di polizia a Tera Keithel, in Imphal uccidendo
2 uomini. Per rappresaglia, i poliziotti si precipitarono per le strade e
spararono indiscriminatamente. Cinque civili furono stati uccisi e molti altri feriti
dei proiettili. Fino ad oggi non è stata disposta nessuna inchiesta.
7 Gennaio 1995: massacro al Regional Medical College (RMC). La
mattina del 7 gennaio 1995, uomini della Central Reserve Police Force (CRPF) uccisero
nove persone innocenti nel RMC di Imphal, in rappresaglia per gli attacchi subiti
per mano di un gruppo di opposizione armata. Shri.DM Sen, Giudice emerito dell’alta
Corte di Calcutta ha condotto un'inchiesta che ha confermato gli spari
intenzionali e indiscriminati da parte del CRPF. Si è saputo che uno del CRPF poco
prima di aprire il fuoco ha gridato “Hanno ucciso dei nostri, andiamo a
massacrarli”. Dopo aver ucciso due dello staff medico del CRPF andarono verso
l’ingresso del RMC e gridarono contro i trainato di risciò cominciando a
sparare contro di loro. Uno trainatore di risciò, Mohammed Zakir, quando fu
ferito gridò 'Allahu Akbar'. Un poliziotto gli urlò, 'kya Allah?' E gli sparò
ancora. Zakir cadde e morì sul posto. Cinque traina tori di risciò furono uccisi.
2 novembre 2000: massacro di Malom. Un convoglio di Assam
Rifles convoglio fu attaccato dagli insorti nei pressi di Malom, Manipur. Per
rappresaglia, le truppe spararono contro i civili in attesa ad una vicina
fermata del bus, lasciando 10 morti tra cui una donna di 60 anni e un ragazzo cui
era stato assegnato un premio al coraggio dall'ex primo ministro Rajiv Gandhi. Seguì
una feroce operazione rastrellamento. Il celebre sciopero della fame di Irom
Sharmila ebbe inizio in seguito a questo episodio.
5 novembre 2000: Irom Chanu Sharmila, la donna di ferro. Ha
combattuto contro le uccisioni inumana e l’imposizione coloniale in Manipur
dell’ Armed Forces Special Powers Act (1958). Digiuna per protesta, in questi
giorni da 12 anni.
Come Partito Comunista maoista, Manipur abbiamo fatto
appello a tutti i compagni in tutto il mondo a sostenere la guerra popolare
diretta dal Partito Comunista maoista, Manipur contro l' espansionismo
imperialista coloniale indiano.
Uniamoci e
riaffermiamo il ruolo del CCOPMSA. Chiamiamo tutti i Partiti maoisti del Sud Asia
a unirsi su una base comune.
Il Partito
Comunista maoista, Manipur appoggia con forza la campagna e la conferenza a
sostegno della guerra popolare in India.
Viva la Rivoluzione!
Viva il marxismo,il
leninismo, il maoismo!
Compagno Yaibeelen
Presidente,
Partito Comunista maoista, Manipur.
2012/11/11
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