Due cortei esprimono il no dei triestini al progetto
di realizzare un gassificatore al largo della città. I manifestanti
invadono la sala dove stava per iniziare un convegno e lo interrompono,
poi intercettano il ministro Clini in fuga e lo inondano di fischi e
slogan.
Dopo le ormai abituali fughe di Elsa Fornero e poi quella eclatante di alcuni Ministri portati via in elicottero da Carbonia per sottrarli alle dure contestazioni dei lavoratori sardi, ieri è toccato ad un altro ‘glorioso’ esponente del governo Monti. Corrado Clini, formalmente Ministro dell’Ambiente ma Ministro dell’Industria bis, di fronte alla contestazione di alcune centinaia di persone ha preferito disertare una conferenza alla quale si apprestava a partecipre e se ne è andato, in tutta fretta.
E’ così saltata la conferenza organizzata dalla diocesi di Trieste dal titolo "Sviluppo e Ambiente: disinquinare Trieste". Che oltre all’illustre Clini e al presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo, vedeva tra gli invitati anche altri esponenti dell’establishment politico locale e alcuni imprenditori. Tutti sponsor di una grande opera pesantemente contestata dagli abitanti della città – un rigassificatore nel golfo a pochi chilometri da Trieste – in via di realizzazione.
Tutto era cominciato dalla convocazione di due diverse manifestazioni partite da Piazza Unità e da Barcola per poi ricongiungersi, gonfiate di partecipanti, in Porto vecchio. Così alcune centinaia di manifestanti - studenti, No Tav, comitati e associazioni ambientaliste, centri sociali e sindacati di base - sono arrivati a ridosso del Magazzino 26, sede della conferenza. I manifestanti si sono quindi piazzati davanti all’ingresso della sala dove era in corso l’incontro, dopo averla scovata in mezzo ad altre decine di magazzini, e sono partiti slogan e canti contro la devastazione ambientale, il Ministro Clini, il gassificatore e il presidente della regione. Poi, portando striscioni, cartelli e bandiere, i contestatori hanno letteralmente invaso la sala già piena di ‘autorità’, tra le quali il vescovo Crepaldi che ha cercato di placare i manifestanti per essere sommerso di fischi e slogan. A quel punto, raccontano i manifestanti, i vip se la sono squagliata in tutta fretta e al loro posto è stato piazzato lo striscione del Comitato NoTav di Trieste e del Carso, in solidarietà con la popolazione della Val Susa da decenni si batte contro l’alta velocità e la devastazione ambientale..
Dopo le ormai abituali fughe di Elsa Fornero e poi quella eclatante di alcuni Ministri portati via in elicottero da Carbonia per sottrarli alle dure contestazioni dei lavoratori sardi, ieri è toccato ad un altro ‘glorioso’ esponente del governo Monti. Corrado Clini, formalmente Ministro dell’Ambiente ma Ministro dell’Industria bis, di fronte alla contestazione di alcune centinaia di persone ha preferito disertare una conferenza alla quale si apprestava a partecipre e se ne è andato, in tutta fretta.
E’ così saltata la conferenza organizzata dalla diocesi di Trieste dal titolo "Sviluppo e Ambiente: disinquinare Trieste". Che oltre all’illustre Clini e al presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Renzo Tondo, vedeva tra gli invitati anche altri esponenti dell’establishment politico locale e alcuni imprenditori. Tutti sponsor di una grande opera pesantemente contestata dagli abitanti della città – un rigassificatore nel golfo a pochi chilometri da Trieste – in via di realizzazione.
Tutto era cominciato dalla convocazione di due diverse manifestazioni partite da Piazza Unità e da Barcola per poi ricongiungersi, gonfiate di partecipanti, in Porto vecchio. Così alcune centinaia di manifestanti - studenti, No Tav, comitati e associazioni ambientaliste, centri sociali e sindacati di base - sono arrivati a ridosso del Magazzino 26, sede della conferenza. I manifestanti si sono quindi piazzati davanti all’ingresso della sala dove era in corso l’incontro, dopo averla scovata in mezzo ad altre decine di magazzini, e sono partiti slogan e canti contro la devastazione ambientale, il Ministro Clini, il gassificatore e il presidente della regione. Poi, portando striscioni, cartelli e bandiere, i contestatori hanno letteralmente invaso la sala già piena di ‘autorità’, tra le quali il vescovo Crepaldi che ha cercato di placare i manifestanti per essere sommerso di fischi e slogan. A quel punto, raccontano i manifestanti, i vip se la sono squagliata in tutta fretta e al loro posto è stato piazzato lo striscione del Comitato NoTav di Trieste e del Carso, in solidarietà con la popolazione della Val Susa da decenni si batte contro l’alta velocità e la devastazione ambientale..
Il
Ministro Clini, che avvertito di quanto stava avvenendo si stava
allontanando dal luogo della conferenza, ha comunque fare i conti con un
folto gruppo di contestatori, che lo hanno intercettato mentre saliva
sull’auto blu accompagnato dalla scorta, e inondato di fischi e slogan
non propriamente amichevoli.
Scriveva questa mattina il corrispondente de ‘Il Piccolo’, il giornale cittadino: “fino a 15 minuti prima dell’inizio sembrava tutto sotto controllo. Nel piazzale davanti alla centrale erano radunate alla fine 600 persone (300 per la Questura) e davanti all’ingresso uno schieramento di forze di polizia, in tenuta antisommossa, appariva invalicabile. «Non potete bloccare l’accesso a un incontro pubblico. Siamo in democrazia». «Caro vescovo nel Vangelo sta scritto bussa e ti sarà aperto» gridavano i no global. Ma, a parte qualche altro slogan e due tre fumogeni da stadio, sembrava un dissenso gestibile. Alle 20.25 il vescovo ha preso posto alla cattedra con il moderatore, il giornalista Luigi Bacialli. È arrivato Tondo. La sala da 250 posti era praticamente esaurita. Mancava solo il ministro quando una fiumana di gente è entrata da tutte le porte saturando in un attimo la sala e mandando in tilt il labile servizio d’ordine. Un’invasione in piena regola. I manifestanti (No Tav, Trieste libera, associazioni ambientaliste, Trieste Gasata) hanno srotolato striscioni e urlato slogan per tutte le stagioni: “A casa”, “Vergogna” “Venduti”.”
Secondo la Rai il povero Clini avrebbe voluto partecipare alla conferenza per dare una notizia che sarebbe piaciuta ai contestatori: «Sul progetto del rigassificatore a Trieste è possibile la riapertura della Valutazione di impatto ambientale (Via), legata alle variazioni del traffico portuale che l'Authority giuliana potrebbe fornire al Ministero dell'Ambiente» avrebbe infatti detto il Ministro ai giornalisti.
E anche Tondo, dopo aver lasciato la sala, ha detto che «è pronto ad ascoltare tutti e anche a fare eventualmente un passo indietro».
Che coincidenza! Esattamente quello che chiedono da anni, inascoltati, migliaia di triestini… Diffondi su OkNotizie
Nessun commento:
Posta un commento