venerdì 3 settembre 2010

pc quotidiano 3 settembre - operai e impiegati..contro l'opportunismo

N+1

Attenzione attenzione, l'ultima voce dei piccolo borghesi attraversa la laguna, la Padania, e i cervellotici pensieri di molti opportunisti. Non sono produttori di plusvalore solo gli operai, ma anche gli impiegati !!!!



Il plusvalore si crea nel cuore del processo di valorizzazione del Capitale. Ma non è prettamente Capitale, bensì Reddito, il processo lavorativo che si svolge nel cuore degli apparati che il capitale stesso mette in piedi allo scopo di controllare e determinare il processo produttivo.

Il problema è assai visibile se si guarda al mpc nel suo complesso, ed alle esternalizzazioni. Mica esternalizzano gli impiegati del Comune di Venezia, magari gestendo il comune di Venezia in concordato con la capitale della Lituania !

Il fatto che vi siano pessime condizioni di lavoro anche tra gli impiegati, per non dire mobbing, insicurezza del posto ecc., nulla toglie al fatto più significativo che non è affatto sostenibile la indispensabilità di QUESTA sovrastruttura e di QUESTA divisione del lavoro.

Mentre moltissimi tra i processi produttivi in senso lato, che sono (nel loro cuore) anche processi produttivi di plusvalore, saranno utili anche negli anni immediatamente successivi alla presa del potere da parte del Proletariato.

Il punto quindi non è di negare che, in astratto, per esempio nella produzione cinematografica, esistano sfruttati (quelli che costruiscono il set o quelli che sono impegnati direttamente nella produzione della pellicola ? Gli ultimi. I primi, per quanto necessari, sono il corollario, il plusvalore si raccoglie nelle sale cinematografiche e nella diffusione -pagata- del film stesso, ossia del prodotto -la celluloide- o -il film registrato, la sua diffusione-. Però attenzione, vi porta fuori strada l'immaterialità che è anche -attraverso la duplicazione- la via per la diffusione -distribuzione- del prodotto film. Nel caso della diffusione di copie, il plusvalore si produce nella duplicazione, che è un processo produttivo di plusvalore).

Veniamo all'automazione. Certi personaggi traditori della classe operaia, mi chiedevano nel 1982: "Con l'automazione, non vi sarà più sfruttamento ?". Gli rispondevo no, perché ci sarà sempre qualche operaio che gestirà o manuterrà e controllerà il processo di produzione automatizzato. Gli rispondevo: anche quando i cessi saranno automatici, qualcuno li avrà prodotti. Ma pure a voler deviare sul servizio (la manutenzione), questo necessiterà pur sempre di salariati. Si muoveranno però per un salario dato contro reddito, non contro capitale. Gli "operai" sfruttati, saranno ancora una volta quelli che hanno prodotto il cesso, la chiave inglese, la rondella, il sacchetto di plastica ....

Non è il nostro problema una formuletta,ed è Marx stesso a spiegarlo. Basta leggerlo, ogni pagina smentisce i detrattori della CENTRALITA' OPERAIA. prendiamo il cap.16, Libro I del Capitale: La produzione del plusvalore assoluto e del plusvalore relativo - Differenti forme del sagglio del plusvalore.

Dice Marx: "Una terza formula che ho già avuto occasione di anticipare, è: plusvalore/valore della forza lavoro=pluslavoro/lavoro necessario=LAVORO NON RETRUIBUITO/LAVORO RETRIBUITO. IL MALINTESO A CUI POTREBBE CONDURRE LA FORMULA LAVORO NON RETRIBUITO/LAVORO RETRIBUITO cioè che il capitalista paga il lavoro e non la forza-lavoro, viene eliminato in base a quanto si è spiegato prima. LAVORO NON RETRIBUITO/LAVORO RETRIBUITO è soltanto un'espressione POPOLARE per PLUSLAVORO/LAVORO NECESSARIO. Il capitalista paga il valore della forza-lavoro o il prezzo di essa che si scosta dal suo valore, e riceve nello scambio la facoltà di disporre della stessa forza-lavoro vivente. Durante l'uno l'operaio produce un solo valore, eguale al valore della sua forza-lavoro, QUINDI PRODUCE SOLTANTO UN EQUIVALENTE. Il capitalista riceve in tal modo per il prezzo anticipato della forza lavoro un prodotto del medesimo prezzo. E' COME SE EGLI AVESSE COMPRATO IL PRODOTTO BELL'E FATTO SUL MERCATO. NEL PERIODO DEL PLUSLAVORO INVECE L'USUFRUTTO DELLA FORZA-LAVORO CReA VALORE PER IL CAPITALISTA SENZA COSTARGLI UNA REINTEGRAZIONE DI VALORE. IL CAPITALISTA HA GRATIS QUESTA FORZA-LAVORO RESA LIQUIDA. IN QUESTO SENSO IL PLUSLAVORO PUO' ESSERE CHIAMATO LAVORO NON RETRIBUITO."

Finisce il paragrafo: "IL CAPITALE NON E' SOLTANTO POTERE DI DISPORRE DEL LAVORO, COME DICE A.SMITH. E' ESSENZIALMENTE POTERE DI DISPORRE DI LAVORO NON RETRIBUITO. Ogni plusvalore, sotto qualunque forma particolare di profitto, interesse, rendita, ecc., esso si cristallizzi in seguito, è per sua sostanza MATERIALIZZAZIONE DI TEMPO DI LAVORO NON RETRIBUITO. L'ARCANO DELL'AUTOVALORIZZAZIONE DEL CAPITALE SI RISOLVE NEL SUO POTERE DI DISPORRE DI UNA DETERMINATA QUANTITA' DI LAVORO ALTRUI NON RETRIBUITO." (Karl Marx, il Capitale, vol.I, Editori Riuniti, IX edizione, settembre 1980, traduzione di Maria Luisa Boggieri, pagg.582-583).

Di conseguenza si capisce ora, basta non essere borghesi grandi o piccoli e in malafede, che è lo SFRUTTAMENTO CHE DETERMINA RICCHEZZA, IL VERO SFRUTTAMENTO. ED E' QUESTO CHE LEGITTIMA ED INCARICA LA CLASSE OPERAIA DI COSTRUIRE IL SUO AVAMPOSTO RIVOLUZIONARIO, IL SUO PARTITO COMUNISTA. NON ALTRO.

Infatti, prendiamo quelli che "producono" ricchezza per il capitalista di turno del call-center o della birreria-centro sociale a trucco.

Non c'è scambio di lavoro contro Capitale, ma di lavoro contro Reddito.

Il lavoratore del call center o della birreria-centro sociale a trucco, prende soldi che non vengono altro che dal processo produttivo di plusvalore, ne prende una fettina, il grosso se lo prende il padrone, che viene pagato con quote di plusvalore da altri padroni, via via, con I SOLDI DEGLI OPERAI !!!!

paolo dorigo

(2-9-2010)

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