sabato 11 dicembre 2010

pc quotidiano 11 dicembre - TARANTO: STUDENTI RIBELLI CONTRO LA RIFORMA CHE CI DIVORA I SOGNI






DAL VOLANTINO DEL COORDINAMENTO STUDENTI MEDI DI TARANTO:
“Qualcuno si deve essere meravigliato non poco nel vedere così tanti ragazzi che questa volta hanno detto no. Studenti ribelli che respingono con forza la riforma che divorerà i loro sogni e i loro progetti futuri. Gli studenti medi riprendono vita, non abbassano la testa e scendono nelle strade uniti, compatti, per urlare la rabbia e il dolore costretti a subire in questa terra tanto martoriata. Si scende in piazza a gran voce in una modalità che risponde appieno agli avvenimenti degli ultimi giorni, nelle maggiori città italiane. La forma conflittuale di questa protesta è rappresentata dall'esigenza di portare la lotta nelle piazze come in un grande corpo unico, che non si limita a dire no, ma che diventa nella realtà “un blocco” , un “disagio”, forma tangibile del bisogno democratico ed egualitario di non farsi scippare il futuro. Vogliamo essere quella voce fresca, arrabbiata, che coscientemente si ribella a questo governo, al nefasto ddl Gelmini, ma anche la forza per i nostri padri operai cassintegrati, per quelle sorelle e quei fratelli precari, per la nostra Taranto inquinata, per tutti gli amici che ogni giorno subiscono il razzismo di questo paese... per respingere il berlusconismo e Berlusconi. Radicalità del conflitto che parte dal basso, con le nostre piccole ma forti voci...”.

La grande manifestazione di ieri del movimento degli studenti, organizzata dal Coordinamento studenti medi di Taranto, ha invaso le vie del centro, bloccato il ponte girevole, assediato il Comune.
"Siamo studenti ribelli che respingono con forza la riforma che divora i nostri sogni e i nostri progetti futuri" - "Se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città".
Gli studenti tarantini sono entrati così nella rivolta studentesca in corso in tutto il paese contro la riforma Gelmini, contro una scuola ormai incapace di formarli, informarli, assicurare il diritto allo studio e al lavoro, contro una scuola che costa troppo e dà poco. Contro una scuola pubblica resa sempre meno efficiente e una scuola privata finanziata con soldi pubblici.
Gli studenti in piena autonomia dicono No a tutto questo. Ma lo fanno anche "in nostro nome", in nome di lavoratori, precari, disoccupati, settori più poveri della città, che pagano i costi della crisi.
La rivolta studentesca che arriva anche a Taranto è anche qualcosa di più.
E' una nuova ribellione generazionale contro società e poteri divenuti sempre più inaccettabili.
Ieri mattina al fianco degli studenti è scesa in campo una rappresentanza di
disoccupati, precari, lavoratori dello Slai cobas Taranto. Uno striscione "VIA I LADRI DEL NOSTRO FUTURO" è stato posto in p.zza Castello e un volantino di solidarietà e di appello alla lotta comune è stato diffuso tra gli studenti.

Anche a Taranto questa lotta comune è cominciata. MARTEDI' 14 in cui
tantissimi studenti e masse popolari assedieranno il parlamento in occasione
della fiducia al governo, anche a Taranto la città sarà invasa dal movimento
degli studenti e l'appuntamento che noi proponiamo è di assediare il Palazzo
del governo della nostra città: dalle 9,30 in poi SOTTO LA PREFETTURA

- per la caduta della riforma Gelmini
- per la caduta del governo
- per il diritto allo studio e al lavoro
- studenti, operai, disoccupati, uniti nella lotta!

DISOCCUPATI, PRECARI, LAVORATORI
SLAI COBAS per il sindacato di classe

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