domenica 5 dicembre 2010

pc quotidiano 5 dicembre - VILIPENDIO

Uno dei coordinatori nazionali del Pdl risponde al nome di Denis Verdini; questo (assai poco) onorevole si distingue per essere un delinquente abituale: corruzione, riciclaggio, appartenenza alla 'cricca' P3, sono i reati che la giustizia borghese ha contestato a questo gentiluomo, per i quali il reo dovrebbe già essere stato punito con la galera.


Sempre costui - siccome a quanto pare il gusto di commettere reati lo ha eccome - in questi giorni ne ha commesso uno gravissimo, che dà perfettamente il senso di quanto il clan al potere abbia in considerazione le massime autorità della Repubblica borghese: quando il presidente della Repubblica ha ricordato che le sue prerogative vanno rispettate, questo 'signore' ha risposto che "se ne frega".


Il presidente della Repubblica è il capo dello Stato: in quanto tale, tutti i cittadini italiani gli devono rispetto, altrimenti incorrono nel reato di 'vilipendio di capo dello Stato'; a maggior ragione questo deve valere per chi occupa una carica pubblica.
Se ciò non accade, come in questo caso, la magistratura borghese dovrebbe poter procedere immediatamente all'arresto del reo, senza dover chiedere l'autorizzazione a procedere ad un parlamento borghese che sistematicamente la nega (vedasi il caso del sottosegretario camorrista Nicola Cosentino).


Torino, 05 dicembre 2010

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Torino

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